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MILANO | ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti | Dal 24 gennaio 2019

Da domani, giovedì 24 gennaio, apre al pubblico un nuovo spazio per le arti contemporanee e la cultura. Si tratta di ICA Milano | Istituto Contemporaneo per le Arti, uno spazio all’interno di un edificio industriale degli Anni Trenta, situato nel quartiere Ripamonti, a Milano.
Un edificio che si sviluppa su due piani per un totale di 700 mq che hanno subìto un restauro molto leggero, quasi invisibile, per lasciare il più possibile presente la sua storia, la sua vita prima di noi.
La scelta del luogo sembra chiara visto che proprio in quella zona ha scelto di prendere residenza, cinque anni fa, anche Fondazione Prada. Un quartiere in divenire e che avrà un nuovo centro di interesse in via Orobia 26. L’opening come dicevamo, domani, alle 18.30.

Fondazione ICA Milano. Foto: Dario Lasagni

ICA Milano, che si ispira all’ICA londinese, fondato nel 1946, «Nasce da appassionati d’arte: curatori, esperti museali, collezionisti con l’intento di guardare alla cultura non come consumo ma come produzione».

Un istituto no profit per le arti, un organismo per la cultura contemporanea e un progetto ecologico per l’arte basato sul principio di sostenibilità e sulle relazioni tra le persone, il loro contesto e il mondo dell’arte. Leggiamo dalla statement del sito in work in progress.

Il Presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi, imprenditore e filantropo, ha già in mente su come dovrà essere il nuovo spazio no profit: interdisciplinare (arte, musica e cinema conviveranno in unico laboratorio di pensiero) e inclusivo (tutti potranno dare un contributo attivo alla crescita del progetto).
Il direttore artistico Alberto Salvadori storico e critico d’arte – in precedenza ha ricoperto i ruoli di direttore del Museo Marino Marini di Firenze e di direttore dell’Osservatorio per le Arti Contemporanee Ente Cassa di Risparmio di Firenze – concepisce il nuovo spazio come un Kraftwerk (centrale elettrica in tedesco), «un centro di cultura come una centrale di energia, dalle arti visive alla musica alla performance», come ha recentemente dichiarato su Repubblica.  nasce dal desiderio di un gruppo di appassionati che lo definiscono un progetto di ecologia e cultura.
Un progetto di ecologia e cultura, ancora nelle parole di Salvadori: «Ecologia è una parola formata da oikos, casa o ambiente, e logos, discorso o studio. E noi guardiamo ai processi vitali, alle interazioni, ai cambiamenti, ai movimenti attraverso le comunità di vita».

Fondazione ICA Milano. Foto: Dario Lasagni

Non solo mostre e arti visive, quindi,  ma editoria d’arte, cinema, performance, musica, letteratura, formazione, filosofia e molto altro comporanno la programmazione di ICA Milano che inaugura con  Apologia della storia – The historian’s craft una mostra a cura Alberto Salvadori e Luigi Fassi. Un progetto inedito e di respiro internazionale, in grado di dialogare con lo spazio e restituire la vocazione dell’Istituto a farsi crocevia di incontri e scambi culturali.

Fondazione ICA Milano. Foto: Dario Lasagni

Ispirata al volume Apologie pour l’histoire ou Métier d’historien scritto nel 1944 dallo storico francese Marc Bloch, la mostra propone una riflessione contemporanea sul ruolo della Storia come metodologia di conoscenza del presente e raccoglie le opere di dodici artisti differenti per età e provenienza geografica: Yto Barrada (1971, Francia), Lothar Baumgarten (1944 – 2018, Germania), James Lee Byars (1932, USA – 1997, Egitto), Nanna Debois Buhl (1975 – Danimarca), Ryan Gander (1976, Regno Unito), Haroon Gunn-Salie (1989, Sudafrica), Arjan Martins (1960 – Rio de Janeiro, Brasile), Santu Mofokeng (1956, Sudafrica), Antonio Ottomanelli (1982, Italia), Paul Pfeiffer (1966, Hawaii), Javier Téllez (1969, Venezuela), Mona Vatamanu & Florin Tudor (1968, Romania; 1974, Svizzera).

Fondazione ICA Milano. Foto: Dario Lasagni

ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti
Via Orobia 26, 20139 Milano

Info:office@icamilano.it
www.icamilano.it

Ingresso libero

Mostra d’apertura:
Apologia della storia – The historian’s craft
a cura di Alberto Salvadori e Luigi Fassi

25 gennaio – 15 marzo 2019
Inaugurazione giovedì 24 gennaio 18.30 – 21.30

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