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VENEZIA | Palazzo Grassi | 5 settembre 2021 – 9 gennaio 2022

di ALICE VANGELISTI

Venezia. Già solo il nome di questa città è in grado di evocare in chiunque il fascino di un luogo senza tempo, magico e misterioso, tra lo scintillio dell’acqua che si riflette sulle sue architetture e la leggera brezza che ne invade le calli. È così che deve aver esercitato il suo fascino fatale anche su Mario Peliti (Roma, 1958), autore della magistrale serie fotografica che anima gli spazi di un rinnovato Palazzo Grassi, che riapre in grande stile dopo i lavori di manutenzione.

Hypervenezia. Venice Urban Photo Project – Mario Peliti, veduta della mostra Photo credit Venice Urban Photo Project – Mario Peliti Courtesy Mario Peliti e Palazzo Grassi

Si tratta sicuramente di una ricerca complessa e ambiziosa quella avviata a partire dal 2006 dall’architetto romano, che immortala nei suoi scatti una Venezia molto diversa da quella che siamo abituati a vedere, tra le folle accalcate di turisti che la divorano, ansiosi di scoprirla: la città che ne emerge è invece vuota, senza alcuna presenza umana a interagire con le sue architetture, le quali diventano così completamente fuori dal tempo. Sono edifici solitari e silenziosi quelli che si stagliano negli scatti in bianco e nero di Peliti, che li documentano in maniera precisa e reale, esaltandone allo stesso tempo un fascino eterno. Infatti, Hypervenezia, a cura di Matthieu Humery, celebra non solo la città odierna ma la sua stratificazione di memorie che l’hanno portata ad apparire così come ci si presenta oggi. In questo senso, si susseguono immagini di spazi che lasciano trasparire tutti i propri anni di storia, affiancati da edifici più moderni che stridono con la pacata eleganza antica, ma che trasmettono comunque l’anima di una città in continuo movimento, che si evolve e trasforma, spesso quasi impercettibilmente, nel corso dei secoli.

Cannaregio, Corte del Camin, 2016 Photo credit Venice Urban Photo Project – Mario Peliti

In effetti, nessun’altra serie poteva raccontare in maniera così efficace e sottile i 1600 anni di fondazione di Venezia, manifestandosi all’interno di un percorso espositivo strutturato su tre diversi livelli di installazione e lettura. Un primo percorso, che scorre lungo le pareti del palazzo ad altezza d’occhio, presenta una serie di circa 400 fotografie che ripercorrono un ideale itinerario per i sestieri di Venezia, facendo immergere l’osservatore nelle differenze architettoniche che caratterizzano gli edifici della città. Il secondo livello è, invece, dedicato a un’installazione video di oltre 3.000 fotografie che scorrono accompagnate da una composizione musicale inedita realizzata per la mostra dal compositore Nicolas Godin. Infine, il terzo percorso si identifica con una grande mappa della città: si tratta di un enorme mosaico di circa 900 immagini geolocalizzate che offrono in questo modo un’inedita panoramica di Venezia, rappresentata attraverso gli edifici rappresentativi delle diverse zone.
Così, Venezia si presenta in tutta la sua magnificenza architettonica, raccontando la sua storia, la sua evoluzione e il suo futuro.

Hypervenezia. Venice Urban Photo Project – Mario Peliti
a cura di Matthieu Humery

5 settembre 2021 – 9 gennaio 2022

Palazzo Grassi
San Samuele 3231, Venezia

Orari: tutti i giorni 10.00-19.00; chiuso il martedì

Info: www.palazzograssi.it

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