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MILANO | Pinacoteca Ambrosiana | 15 settembre 2022 – 31 gennaio 2023

di MATTEO GALBIATI

Si dice spesso che un museo sia uno scrigno di capolavori, alludendo all’importante bellezza delle opere che conserva e tutela e che sono memoria dei maestri dei secoli passati, eppure, fuor di metafora, la Pinacoteca Ambrosiana di Milano torna ad essere un vero e proprio scrigno di gioielleria contemporanea grazie alla presenza della mostra Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce.
Dopo L’oro invisibile di Giulio Manfredi – sempre con la regia curatoriale di Alberto Rocca e Arnaldo Colasanti – quando, nel 2019, il maestro piacentino realizzò una collezione di 12+1 pezzi ispirati al Cenacolo leonardesco di S. Maria delle Grazie, Giulio Manfredi ritorna con un nuovo allestimento composto da creazioni inedite che, in questo caso, sono strettamente legate alle stesse collezioni dell’Ambrosiana e, nello specifico, al sontuoso cartone della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio.

Giulio Manfredi, Bramante, bracciale, disegno numero CCCXV, oro rosa, giallo e bianco, diamante, rubino, smeraldo, zaffiro, quarzo, quarzo lilla, topazio azzurro

Il cartone, il più grande disegno rinascimentale a noi pervenuto, si è meritato una sala interamente dedicata all’interno del percorso espositivo della Pinacoteca: così, in un ambiente che esalta la grandezza e la potenza espressiva dell’opera, realizzata nel 1509 come preparazione per l’affresco della Stanza della Segnatura in Vaticano voluta da Giulio II, qui interviene anche Manfredi che ha studiato un allestimento che, grazie a fluttuanti e sospese presenze, quasi invisibili, procede come estensione (o direzione) delle figure raffaellesche nella grande stanza. Questi supporti recano con sé 21 gioielli legati ad altrettanti personaggi le cui fattezze sono state ritratte dal pittore urbinate.
Manfredi ci regala una superlativa collezione di gioielli in cui, non sono solo i materiali preziosi a trasfigurare l’incanto e il mistero tra l’evocazione metaforica dei misteri umani e divini, ma anche le forme e la sinuosa eleganza dei loro contrasti dettano i confini delle emozioni e della bellezza dove, ammirazione e tributo, restituiscono con rispetto l’eccellenza dell’arte orafa di Manfredi al cospetto dell’imponente grandiosità raffaellesca.

Giulio Manfredi, Tolomeo, collana, oro giallo, bianco e rosa, smeraldi, diamanti, rubini

Per l’artista il Cartone è tanto testimonianza resa dal genio di una figura capitale della storia dell’arte e umana di ogni tempo, quanto è presenza attiva del suo insegnamento capace, in questo senso, di rinnovarsi nell’attualità ed essere, quindi, motore di ispirazione ancora oggi, come per le sue stesse creazioni orafe che ne sono tangibile esempio.
Senza tradire il suo stile, Manfredi si affida a Raffaello con lo stupore di tradurre qualcosa di nuovo, di restituire non citazioni, ma letture riflesse nella nostra contemporaneità: pietre e metalli preziosi cercano una forma capace di inseguire la vocazione a quel bello di cui è testimonianza, misura, esempio, ordine, realtà e verità. Manfredi omaggia personaggi che sono personalità e a queste attribuisce virtù d’animo che il gioiello vuole (e deve) incarnare.

Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce, veduta della mostra (allestimento a cura di Giulio Manfredi, progetto e regia luci Davide Groppi), Sala Raffaello, Pinacoteca Ambrosiana, Milano

La purezza del suo gesto combina allora movimenti improvvisi, elevazioni ed elaborazioni, pesantezze e leggerezze, opacità e brillantezze, connessioni di opposti che sono una traduzione ispirata della correlazione stretta tra corpo e anima dell’uomo. Se il cartone “mette soggezione e ispira”, come asseriva Federico Borromeo, Giulio Manfredi accoglie questo spunto per mettere in movimento il proprio talento che, anche in questa circostanza, non ci regala solo grandi gioielli, ma piccole e potenti opere che si rivolgono con umanità all’emotiva sensibilità degli individui del nostro tempo.

Gioielli di Giulio Manfredi celebrano Raffaello. Scuola di Luce
a cura di Alberto Rocca, Arnaldo Colasanti
con il patrocinio di Ministero della Cultura, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministero dell’Interno
catalogo Silvana Editoriale

15 settembre 2022 – 31 gennaio 2023

Sala Raffaello
Pinacoteca Ambrosiana
Piazza Pio XI 2, Milano

Orari: da lunedì a domenica 10.00-18.00; chiuso tutti i mercoledì; festività aperto mercoledì 7 dicembre; festività natalizie dal 24 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, 24 dicembre e 31 dicembre 2022 aperto 10.00-14.00; 25 dicembre 2022 chiuso; 1 gennaio 2023 aperto 14.00-19.00; tutti gli altri giorni aperto 10.00-18.00 mercoledì 28 dicembre 2022 e 4 gennaio 2023 inclusi
Esposizione inclusa nel biglietto di ingresso al museo: intero €.15.00; gratuito 0-5 anni; €5.00 6-14 anni; €10.00 15-18 anni, studenti universitari; €13.00 over 65

Info: +39 02806921
www.ambrosiana.it

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