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Follonica | Pinacoteca Civica e spazi urbani | 16 luglio – 2 ottobre 2016

Una realtà in piena trasformazione culturale e creativa. Così si presenta la città di Follonica, le cui buone pratiche hanno portato al recupero e riuso della zona industriale dell’Ex-Ilva che l’ha caratterizzata fino agli anni ’60. Un fermento che è in atto, con progetti all’attivo ed edifici che, da fonderie in stato di abbandono, sono diventati un polo culturale multidisciplinare, connotando un passaggio che conduce da officina della ghisa a Officina delle Idee.

Matteo “Ufocinque” Capobianco, installazione

Matteo “Ufocinque” Capobianco, installazione

Sono in corso, proprio in questi giorni e fino al 2 ottobre, una mostra e alcuni interventi in città dal titolo Heart – Shaped Box, un itinerario che parte dalla Pinacoteca Civica la quale si trasforma in una doppia project room, protagonisti due tra i giovani artisti più promettenti sulla scena nazionale. Matteo “Ufocinque” Capobianco e Opiemme sono accomunati da un segno fortemente poetico ed esperienze legate allo spazio pubblico, capaci di innovarsi e contaminarsi continuamente, passando da una tecnica espressiva all’altra, dal wall painting, alle scenografie, al neon, con crescente maturità e intensità espressiva.
La sala grande della Pinacoteca si trasforma, grazie alla magia delle installazioni di Matteo “Ufocinque” Capobianco, in un’inaspettata foresta urbana, un mondo ondeggiante che ci avvolge mentre lo attraversiamo. Un ambiente di poesia e di carta che vive dell’evanescenza dell’aria e delle azioni di chi lo attraversa, reagendo al nostro passaggio e alle nostre emozioni. Un labirinto di forme fluide e vegetali, sensuali e acquatiche in cui perdersi. L’intaglio della carta rivela grandi alberi formati da diversi livelli che si intrecciano, si sovrappongono e creano misteriose foreste urbane, invitando il visitatore a immergersi nell’immaginario delle sue creazioni tridimensionali.

Opiemme, installazione luminosa per la facciata del Museo Magma

Opiemme, installazione luminosa per la facciata del Museo Magma

Opiemme, invece, affronta lo spazio della Pinacoteca con la pittura, una serie inedita di tele di grandi dimensioni per il ciclo Vortex. Influenzato dal libro del genetista Sermonti, “L’alfabeto scende dalle stelle”, e da un’attrazione verso tutti quelli che sono i misteri che regolano l’universo. I cieli e le stelle a cui rivolgiamo il nostro sguardo fanno da sfondo anche all’installazione luminosa pensata per la facciata del Museo Magma.
Con un percorso di “andata e ritorno” dall’area Ex Ilva alla Pinacoteca civica, Opiemme interviene infatti con un segno luminoso sulla facciata del Museo Magma e un verso poetico a stencil, la cui lettura invita a scoprire il Museo. La scritta a neon bianco “Magma” si riflette in un gioco di ombre tra l’outline a stencil e la proiezione dei raggi del sole.
Il percorso in città prosegue con il wall painting sul muro del Casello idraulico, via Roma (tra la Pinacoteca e il Magma); la poesia di strada di Opiemme fonde suggestioni musicali in un murale tributo a Kurt Cobain, in cui le parole del flusso di coscienza sonoro e visivo dell’iconico leader dei Nirvana esplodono nel murale Heart-Shaped box (dall’omonima traccia del terzo e ultimo album In Utero, 1993), in un crescendo di intensità fino a disfarsi nella cascata di lettere che prelude alla tormentata passione del coro.

Opiemme, installazione luminosa per la facciata del Museo Magma

Opiemme, installazione luminosa per la facciata del Museo Magma

“Il museo Magma, che ha recentemente ricevuto il Premio DASA come miglior museo europeo che narra la storia del lavoro, il Teatro Fonderia Leopolda, diretto da Eugenio Allegri, con il suo respiro internazionale, e gli spazi recuperati in attesa di destinazione d’uso (la Fonderia Uno e il Carbonile) sono i protagonisti di una rigenerazione urbana dove è giunto il momento di attivare processi di sviluppo – scrive l’Assessore alla cultura Barbara Catalani – attivando una sorta di laboratorio urbano denominato Cantiere Cultura e nato a fine 2014, per attuare un progetto di rigenerazione che si concentri su alcuni settori prioritari: cultura, turismo, innovazione sociale, green economy e agroalimentare. In questo primo anno di vita del Cantiere Cultura è stato possibile mappare molte delle risorse del territorio, mettendole alla prova, aprendo dibattiti e discussioni, in un progetto che vede professionisti e associazioni collaborare e confrontarsi per la prima volta insieme secondo un percorso condiviso con l’Amministrazione. Il percorso è ancora lungo, molto lavoro resta ancora da fare ma ogni piccolo segnale di cambiamento ci dimostra come la comunità sia viva e attiva”.

Il programma di Officina delle Idee continuerà poi a settembre con una serie di talks sulla rigenerazione urbana e creativa in atto a Follonica per discutere su come creare nuove sinergie con pratiche innovative attive su tutto il territorio nazionale.

OFFICINA DELLE IDEE FOLLONICA
A cura di Karin Gavassa

HEART-SHAPED BOX. Mostra e interventi urbani
16 luglio – 2 ottobre 2016

Pinacoteca Civica
Piazza del Popolo, 1/2, 58022 Follonica
Orario estivo (16 Giugno – 15 Settembre):
Dal Martedì alla Domenica 17.30 – 20.00 e 21.00 – 23.30.
Orario invernale (16 Settembre – 15 Giugno):
Dal Martedì alla Domenica 15.30 – 19.30.
Lunedì chiuso.

I DIALOGHI DI OFFICINA DELLE IDEE
La rigenerazione urbana e creativa dell’Ex Ilva attraverso i linguaggi del contemporaneo
venerdì 30 settembre ore 17 e sabato 1 ottobre 2016 9.30 – 18, Teatro Fonderia Leopoda

Teatro Fonderia Leopolda e Museo Magma
Area ex Ilva
via Roma, Follonica

Info:
www.comune.follonica.gr.it/pinacoteca
pinacoteca@comune.follonica.gr.it
telefono: 0566 42412

FB: www.facebook.com/officinadelleideefollonica

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