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MILANO | AMY-d Arte Spazio | 7 – 28 ottobre 2021

La galleria di ricerca Amy-D Arte Spazio di Milano presenta, dal 7 al 28 ottobre, la personale di Alice Padovani, vincitrice del premio speciale Amy-d Arte Spazio ad Arteam Cup 2019.
Il progetto espositivo economART dal titolo Ecdysis. Economics of mutation, a cura di Livia Savorelli, è da concepire come un racconto diffuso e rizomatico intorno alla tematica del cambiamento – concepito come metamorfosi di stato fisico e metafisico – che si sviluppa negli spazi della galleria, attraversando idealmente la totalità della poetica dell’artista modenese che spazia dal disegno all’installazione, dalla fotografia alla performance.

Alice Padovani, Underground | Pupae, 2021
tecnica mista su carta, 150×240 cm

In effetti Ecdysis, letteralmente “fare la muta”, indica espressamente un cambiamento  che a partire dallo strato più materiale ed esterno, la pelle, muove verso quello più profondo, che resta per lo più nascosto dalla struttura e talvolta dalle resistenze morali. Un processo di mutazione, che prendendo a modello la metamorfosi della forma nel mondo animale, assume una connotazione più ampia che a partire dall’artista – la prima ad attivare su se stessa questo processo di distruzione, cambiamento e nuova nascita (emblematica in tal senso la serie fotografica Deimatico, realizzata in collaborazione con Massimiliano Camellini e scelta come immagine guida della mostra) – si estende idealmente a tutta l’umanità, manifestando l’urgenza di un’evoluzione, i cui resti sono abbandonati in favore di un corpo rinnovato, in una combinazione programmata o istintiva di distruzione e di crescita.

Alice Padovani, Deimatico, 2021, installazione a tecnica mista, dimensioni ambientali. Progetto in collaborazione con Massimiliano Camellini

Il giorno dell’opening, giovedì 7 ottobre, è inoltre prevista un’azione performativa di Alice Padovani. Con (1) 1 performance per 3 movimenti di transizione, il cui sonoro è realizzato dalla band Le Piccole Morti, l’artista muove proprio dal cambiamento di stato e forma, attraverso tre movimenti che agiscono sulle tre forme transitorie del corpo di un insetto: le uova, la larva e il coleottero.

Alice Padovani, Senza titolo | Exuvie project, 2020, tecnica mista: esuvia di cicala e metallo, 2x2x2 cm

Alice Padovani
Ecdysis. Economics of mutation
a cura di Livia Savorelli

7 – 28 ottobre 2021
Opening giovedì 7 ottobre alle ore 18
In occasione dell’opening l’artista realizzerà (1) 1 performance per 3 movimenti di transizione
Prenotazione obbligatoria entro lunedì 4 ottobre, inviando mail a: info@amyd.it

AMY-d Arte Spazio
via Lovanio 6, Milano

Orari: lun-ven 11-19
Sabato e festivi su prenotazione

Info: www.amyd.it
info@amyd.it
+39 02654872

 

ALICE PADOVANI
Nata nel 1979 a Modena, dove vive e lavora. Laureata in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli Anni ‘90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Il suo linguaggio espressivo spazia dal disegno, all’installazione e alla performance.
Fondendo la spontaneità dell’impulso creativo, al rigore del metodo scientifico, Alice Padovani propone nelle sue opere frammenti di una natura decontestualizzata e crea collezioni che sono, al contempo, cumuli e tracce: nature morte in cui fragilità e solidità giocano con la loro stessa materia e dove il tempo sembra aver perduto il proprio diritto di corruzione. Elementi vegetali e animali dialogano assieme ad altri objets trouvés nel tentativo di instaurare un equilibrio tra l’effimero del corpo organico e la solidità della forma inorganica.
Il rapporto con l’elemento naturale è ben spiegato in queste parole estratte da una recente intervista all’artista «la natura rappresenta per me il regno della molteplicità, del sensibile e della contraddizione perché in grado di suscitare sentimenti di gioia e disperazione, di dolore e di piacere. È vita e morte che si rincorrono in modo perpetuo del tutto fine a sé stesso, e ritrovandomi perfettamente nelle parole di Tolstoj, “già lo conosco, non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa oscillazione”». La natura è dunque un’entità da frequentare quotidianamente e “riclassificare” in maniera tutt’altro che scientifica, seguendo soprattutto il filo del tempo e dell’emotività.
Le sue opere sono state esposte in mostre personali, collettive e fiere d’arte a carattere nazionale e internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2019: il Premio Umberto Mortari come sostegno alla carriera – London Artrooms Awards, il Premio residenza Fonderia Artistica Versiliese – London Artrooms Awards, il Premio residenza Festival for the Earth e il Premio speciale Galleria Amy D Spazio Arte Milano ad Arteam Cup 2019; nel 2018: Primo premio Scultura – Premio Nocivelli 2018, Premio speciale Galleria Guidi&Schoen – Arteam Cup 2018, Biafarin honor award – Arte Laguna Prize, Paratissima Talent Prize – Paratissima Bologna.
I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

 

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