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BRESCIA | Pinacoteca Tosio Martinengo | 14 febbraio – 10 novembre 2023 

di ALESSIA PIETROPINTO 

Scene silenziose, assenti, segnate da una forte componente emozionale capace di alterare la normale percezione delle cose giungendo a una ridefinizione morale che abbraccia passato, presente e futuro.
I toccanti e sempre più contemporanei dipinti del pittore milanese Giacomo Ceruti (1698-1767) esposti presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, vengono presentati in dialogo con le opere del celebre fotografo americano David LaChapelle (1963) in occasione di una tra le quattro mostre dedicate a Ceruti – di cui una in programma al J. Paul Getty Museum di Los Angeles a luglio 2023 – realizzate grazie al Comitato Bergamo Brescia 2023. Viene così inaugurata una proficua collaborazione tra la Fondazione Brescia Musei e il Getty Center di Los Angeles avente una tematica trasversale e facilmente inscrivibile nella nostra contemporaneità.

David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land, veduta della mostra, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia Ph. Alberto Mancini

Il corpus pittorico di Ceruti, pittore definito da Giovanni Testori come l’“Omero dei diseredati”, rivive tra le sale della Pinacoteca bresciana mediante una retrospettiva in grado di conferire e donare risalto all’intero lavoro di un’artista la cui sensibilità ha dato voce ai marginalizzati della società. David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land è la mostra fotografica, a cura di Denis Curti, allestita presso il museo che vanta il più alto numero di opere di Ceruti nel mondo, ora in dialogo con le fotografie, di cui una inedita, di David LaChapelle. Un racconto, quello scaturito da questo significante confronto, che si rivolge allo spettatore utilizzando un linguaggio innovativo e contemporaneo, pensato per smuovere una sensibilità andata perduta e per ristabilire una sorta di giustizia sociale, mettendo così in evidenza le tristi differenze che da sempre contraddistinguono il genere umano. Un’insita fragilità correlata da un’audacia sorprendente è ciò che differenzia Ceruti e LaChapelle, due personalità ritrovatesi a “combattere” artisticamente per la medesima causa.

David LaChapelle, Gated Community, 2022 © David LaChapelle

Il linguaggio pauperistico di Ceruti, concettualmente in simbiosi con le opere del fotografo americano, trasla nella nostra contemporaneità, risultando attuale e bisognoso di essere fruito, recepito e assimilato da una società ormai troppo impegnata per rendersi conto della dilagante e contraddittoria situazione che la circonda.
L’emarginazione sociale a cui devono sottostare gli oltre 70.000 homeless presenti nella città di Los Angeles ha dato vita all’opera inedita – commissionata da Fondazione Brescia Musei e realizzata grazie al bando Strategia Fotografia 2022 del MiC – Gated Community: una sorta di palcoscenico scenografico costruito sulle contraddizioni insite nell’odierna società americana e non solo; una riflessione sull’ostentazione della ricchezza in contrasto con l’inarrestabile povertà attuata attraverso una fotografia schietta, viva e sincera, una panoramica leggibile come una sorta di indagine socio-antropologica che mette in luce le profonde disuguaglianze del nostro tempo.

David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land, veduta della mostra, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia Ph. Alberto Mancini

Il soggetto ritratto in Gated Community è presente e nel contempo assente, non viene palesato, ma fa sì che la sua implicita presenza venga percepita e assimilata attraverso un’azione silenziosa, ma necessaria. Come nei quadri colmi di rispetto e devozione di Ceruti, anche in questo caso ciò che suscita maggiore scalpore è la sottesa e conscia presenza di coloro che necessitano di riacquisire dignità e rispetto all’interno di una società griffata e gerarchicamente suddivisa. Il marciapiede antistante il LACMA, il museo di arte contemporanea di Los Angeles, viene immortalato dall’artista nel dicembre del 2022: un cielo azzurro e una sfilza di palme maestose fanno da cornice alla tendopoli presente e riadattata per l’occasione al contesto.
Le tende, infatti, presentano esternamente i pattern delle principali marche di lusso internazionali: Louis Vuitton, Dior, Gucci e tante altre ancora in una sorta di inaspettata e ambigua sfilata tra le ricche strade della città. Il silenzio e l’apparente calma predominano la scena, andando a creare un equilibrato bilanciamento visivo con le opere pittoriche del maestro settecentesco, lavori che lasciano trapelare umanità e rispetto, caratteristiche che contraddistinguono l’intero suo operato. Aristocratici e umili contadini, posti sullo stesso piano ed entrambi degni di essere raffigurati, appaiono avvolti in un silente misticismo non giudicante che interviene sul piano morale in modo pacato, riservato e rispettoso, trovando un confronto diretto con i reietti dell’odierna società, coloro reputati inadatti e non abbastanza degni di essere aiutati e ascoltati.

David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land, veduta della mostra, Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia Ph. Alberto Mancini

Tra le fotografie presenti in mostra, la serie del 2003 intitolata Jesus Is My Homeboy mostra, sempre mantenendo saldo il dialogo con Ceruti, Gesù circondato da prostitute, senzatetto e spacciatori, gli attuali lebbrosi del nostro presente. Il filo conduttore viene così maggiormente amplificato da immagini costruite e impostate ideate con il fine di guidare il visitatore in una personale riflessione tra il sacro e il profano, tra le crepe di una realtà che tenta di nascondere e relegare i componenti reputati “scomodi”, indegni e poco consoni a quell’immagine costruita, poco veritiera ma socialmente accettata. Pittura e fotografia animano le sale della Pinacoteca creando una crescente relazione emozionale indagabile sul piano formale e concettuale, visivo e metaforico, attraverso una serie di opere che risultano perfettamente in simbiosi tra loro e con l’ambiente circostante che le ospita. David LaChapelle e Giacomo Ceruti si ritrovano così ad affrontare questioni socialmente scomode all’interno di un contesto non propriamente adibito ad ospitare opere moralmente disturbanti, ma perfettamente in linea con l’idea iniziale da cui trae ispirazione l’intera esposizione.

David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land
a cura di Denis Curti
promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Alleanza Cultura
il progetto è sponsorizzato attraverso il Comitato Bergamo Brescia 2023 da Intesa Sanpaolo e Brembo Intesa Sanpaolo è Special Partner di Fondazione Brescia Musei
Fondazione Brescia Musei ringrazia Umberta Gnutti Beretta per il sostegno al progetto David LaChapelle per Giacomo Ceruti

14 febbraio – 10 novembre 2023

Pinacoteca Tosio Martinengo
piazza Moretto 4, Brescia

Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00; aperto lunedì 1° maggio 2023

Info: www.bresciamusei.com

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