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BOLOGNA | RACCOLTA LERCARO | FINO AL 18 FEBBRAIO 2024

di ISABELLA FALBO

La mostra Dalla materia la luce, a cura di Luigi Codemo e Giovanni Gardini, presso Raccolta Lercaro – Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro, museo di arte antica, moderna e contemporanea di Bologna, si manifesta come un dialogo spirituale con la vita che, attraverso l’arte, tocca le corde dell’umano e della materia per arrivare al divino, alla Luce; si sviluppa come un dialogo serrato e contrapposto fra le opere di CaCO3, collettivo formato da Aniko Ferreira da Silva, Giuseppe Donnaloia e Pavlos Mavromatidis, la cui ricerca artistica è legata al linguaggio del mosaico, e le opere di Davide Maria Coltro, uno dei protagonisti più importanti della pittura digitale.

Davide Maria Coltro, TRITTICO DI QUADRI MEDIALI TIPO QM-SYSTEM13, 2023, Flusso di astrazione mediale, serie Codes, cad. cm 32x20x4. Ph Marco Parollo

Il progetto espositivo esplora il tema del mosaico come “concetto”, aprendo a nuove ed inedite possibilità l’antica tecnica musiva. Come spiega il neo direttore della Raccolta Lercaro Giovanni Gardini “tutto idealmente può essere mosaico – frammentazione e unione – e la ricerca contemporanea porta a guardare l’arte musiva con occhi attenti anche ad altre forme espressive che non sono direttamente mosaici nel senso più tecnico del termine ma che, concettualmente parlando, si possono definire tali”.

CaCO3, INVERSO N2, 2023, Vetro cattedrale, ossido colorante, malta, legno multistrato, corten, cm 40x30x10

Il percorso espositivo è rarefatto e in stretta relazione con il luogo, il visitatore è accolto da Inverso n.2, 2022, di CaCO3 e Modulo Mediale tipo MD-System 19, 2022, di Davide Maria Coltro; appare subito evidente l’ispirato dialogo fra i due artisti, che caratterizza tutto il percorso espositivo, e la relazione fra le tessere musive e i pixel dei quadri mediali. Per i CaCO3 qui il lavoro diventa scultura: su allestimento di Nanda Vigo in cui gli specchi creano una sorta di estraniamento, il mosaico diventa bassorilievo.

Davide Maria Coltro, MODULO MEDIALE TIPO MD-SYSTEM19, 2023, Flusso di astrazione mediale, serie Codes, cm 33x41x12. Ph Marco Parollo

I fattori costitutivi delle opere in mostra sono la materia, la luce, il colore, il tempo e il movimento: paradigmatico il dialogo fra Movimento n. 230, 2023 di CaCO3 – che appare come un lungo fascio di luce di colore oro che nel tempo del movimento dello spettatore che la osserva, la attraversa, diventa nera, assenza di luce – e SYNOPTICOS, 2023, installazione composta da 18 quadri mediali tipo PL-System 19, in cui emerge l’attenzione puntuale di Coltro per il pixel.

Davide Maria Coltro, SYNOPTICOS, 2023, Installazione di Quadri Mediali tipo PL-SYSTEM19, flusso di astrazione mediale, serie Mosaic, cad. cm 33x41x5. Ph Marco Parollo

Se nelle opere di CaCO3 la tessera musiva si caratterizza per un “doppio movimento” – un movimento interno dato dalla tessera stessa che continuamente riflette la luce, e un movimento esterno dato dallo spettatore che si muove – in tutte le opere di Coltro i pixel sono in continuo movimento e mutamento e lo spettatore è chiamato a fermarsi, in silenzio e in “contemplazione” sperimentando le qualità percettive dei quadri mediali. Ipnotici come tele costantemente ridipinte, apparizioni fantasmagoriche optical, finestre di luce artificiale che diventano pura astrazione ma in cui, tuttavia, insinuandosi forme mentali, righe colorate possono diventare immagini di gioia come la luce dell’aurora del mattino di Pasqua (Modulo mediale tipo Md-System 19, 2022), stelle filanti del carnevale dei bambini (Trittico di quadri mediali tipo QM-system 42, 2022), o suggestioni klimtiane (Trittico di quadri mediali tipo QM-system 13,2023).

CaCO3, MOVIMENTO N226, 2023, Pasta vitrea con foglia d’oro, ossido colorante, malta, legno multistrato, ferro, cm 40x30x5. Ph Marco Parollo

I CaCo3 – il cui nome fa riferimento alla formula chimica del carbonato di calcio, o calcare, una delle materie prime comunemente usate per la realizzazione dei mosaici – vengono dal mondo del restauro e conoscono bene i fondi musivi ravennati. Nella loro pratica, finalizzata alla ricerca di nuove possibilità nella tecnica del mosaico e a possibili relazioni tra luce e materia, hanno portato all’estrema conseguenza gli andamenti della tessera, il taglio e la sua inclinazione. Nelle loro opere le tessere sono molto lunghe, disposte secondo disposizioni progressivamente crescenti che si spingono fino alla verticalità, così da amplificare l’interazione con la luce incidente che crea preziosi bagliori e i luccichii; anche la visione cromatica è di grande impatto, oltre all’oro il blu: intenso, profondo, notte. Opere come Cattedrale n. 110, 2023, Cattedrale n. 69, 2020 e Cattedrale n. 70, 2020 appaiono come finestre su cieli stellati e abissi marini. Spazialità cangianti che indicano profondità diverse e suscitano forme allo sguardo dello spettatore.

CaCO3, CATTEDRALE N70, 2020, Vetro cattedrale, ossido colorante, malta, pannello alveolare, ferro, cm 122x110x4. Ph Marco Parollo

Quasi come un contrappasso, nell’ultima stanza opere di calcare come Soffio n.10, 2014 e Soffio n.1 2001, 2012, appaiono di un’opacità assordante e assorbono la luce – non la riflettono come le altre – e dalla luce si torna alla materia: tattile, morbida, spugnosa. Qui il dialogo con le opere policrome di Davide Maria Coltro si fa contrapposto: un’esplosione di colore, una visione cromatica fortissima, come un incontro di sensi e indagine di spirito.

Davide Maria Coltro, TRITTICO DI QUADRI MEDIALI TIPO QM-SYSTEM42, 2023, Flusso di astrazione mediale, serie Borders, cad. cm 102x60x6. Ph Marco Parollo

Dalla materia la luce
Opere di CaCO3 e Davide Maria Coltro
A cura di Luigi Codemo e Giovanni Gardini

11 ottobre 2023  – 18 febbraio 2024

Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno 57, Bologna

Orari: martedì e mercoledì, 15-19; giovedì, venerdì, sabato e domenica, 10-13 / 15-19

Info: 051/6566210
https://www.fondazionelercaro.it/raccolta-lercaro/

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