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BOLOGNA | LABS Contemporary Art  | Prorogata al 23 dicembre 2023

Intervista a CLAUDIO VERNA di Matteo Galbiati

La testimonianza più preziosa della ricerca analitica sulla pittura di Claudio Verna (Guardiagrele, 1937) è la dichiarazione della sua vitalità e verità: nei decenni il suo colore, infatti, non ha mai perso un’energia attiva e sempre propositiva, carica di precise e indicative suggestioni che animano, dagli inizi, la necessità di indagare e esprimere quelle che lui stesso definisce come le “ragioni antiche e irrinunciabili” del linguaggio pittorico.
Nel tempo, il confronto con la dimensione del “quadro” risolve la superficie della tela – sempre con un’intenzione coerente e determinata – manifestando cromatismi, segni, profondità trasparenze e luminosità attraverso una sequenza incessante e rinnovata di procedimenti, di processi, di eventi visivi che riportano la pittura alla sua bellezza originaria, atavica e senza tempo, della sua essenza. Così i suoi quadri sono l’ambiente ideale in cui far vivere e prosperare la schietta grandezza poetica dell’ideale pittorico più vero.
Il dipingere di Verna non si abbandona mai a una silenziosa riflessione il cui pensiero è isolato e lontano dalle vicende e le esperienze del mondo, ma, tra un puntuale rigore lucido e una sensibilissima espressività emotiva, accoglie le evidenze di un colore, il suo, che sa essere davvero l’anima di tutto.

Claudio Verna, Mutuazioni, 2023, acrilico su tela, 90×100 cm

In occasione di Beautiful Life, bella e avvincente mostra personale a Bologna da LABS Contemporary Art curata da Davide Ferri, abbiamo posto al Maestro alcune domande raccogliendo la sua testimonianza in questa breve intervista:

Questa mostra offre un interessantissimo spaccato sulle opere degli Anni Duemila, che caratteristiche hanno? Cosa definisce questa sua pittura recente e a cosa guarda?
Mi piace pensare che le opere degli Anni Duemila siano prossime a quella libertà consapevole cercata per tutta la vita. Quindi nessuna definizione, nessun obbiettivo al di fuori della pittura: ma, casomai, ricerca del senso profondo delle cose, esperienza di vita.
Se guardo a qualcosa è soprattutto alla mia storia a cui mi riferisco, con “sorvegliata attenzione” (per dirla con Burri), per trovare la forza di azzardare ancora, in un dialogo ininterrotto con tutto ciò che mi circonda.

Claudio Verna. Beautiful Life, veduta della mostra, LABS Contemporary Art, Bologna

Non potevano mancare neppure opere degli Anni Settanta, quelle della stagione analitica dell’arte italiana di cui è stato uno dei protagonisti più significativi e indiscussi. Come si legano alle altre nel percorso espositivo?
Il senso di questa mostra, come le altre recenti o prossime, è proprio il legame, rappresentato dal colore, tra tutte le varie fasi della mia pittura. Non a caso, nella rassegna bolognese, le opere recenti sono state intervallate con le precedenti già in fase di allestimento, che è una vera e propria forma di lettura critica dovuta, soprattutto, alla interpretazione di Davide Ferri.
I quadri sono diversi, come le tecniche o le dimensioni, ma a ben guardare forse è possibile rintracciare un filo rosso che le rende in qualche modo contemporanee, o almeno vicine. Il colore è l’anima di tutto, con le sue infinite potenzialità e l’energia che sa sprigionare.

Claudio Verna. Beautiful Life, veduta della mostra, LABS Contemporary Art, Bologna

Il titolo è Beautiful Life… A cosa avete voluto riferirvi?
Dopo un breve, brutto periodo, tornare alla vitalità del dipingere è stato come riassaporare le qualità della vita. La pittura richiede passione, sforzo anche fisico, lucidità: senza, sei preda di cattivi pensieri e di dubbi (inevitabili sempre, ma non solo negativi). Beautiful life fa parte del mio diario personale, ma volevo anche condividerlo con altri.

Claudio Verna. Beautiful Life, veduta della mostra, LABS Contemporary Art, Bologna

Alla luce di tutto questo, che insegnamenti riesce ancora a darci la sua pittura così “tradizionale”, ma sempre tesa ad un’evoluzione profonda nei suoi presupposti fondamentali? Quale attualità ha?
Insegnamenti, mai! Quanto alla tradizione, questa esiste in quanto si modifica continuamente, altrimenti sarebbe un cimitero di feticci. È sempre attuale a patto che la si reinventi ogni volta. La pittura va fatta, e non usata come se fosse un codice immutabile nel tempo.
Da sempre la pittura viene data per morta, ma è una banalità sempre smentita dagli artisti che ne testimoniano l’urgenza e la necessità. Io amo moltissimi artisti che fanno esperienze extrapittoriche e anche a loro mi rifaccio per andare avanti: ma per me le ragioni della pittura sono antiche e irrinunciabili.

Claudio Verna. Beautiful Life
a cura di Davide Ferri

Prorogata al 23 dicembre 2023

LABS Contemporary Art
Via Santo Stefano 38,
Bologna

Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00 e 15.00-19.00 

Info: +39 051 3512448
+39 348 9325473
info@labsgallery.it
www.labsgallery.it

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