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SARZANA | Cardelli & Fontana artecontemporanea | 18 febbraio – 7 aprile 2012

“Uniti per una punta di capello e divisi dal volo di mosca”

Intervista a MASSIMO BIAVA di FRANCESCA DI GIORGIO

Non solo gli artisti hanno la loro poetica… Anche l’attività di una galleria – c’è chi la chiama “linea” chi “filosofia” – suggerisce, in modo più o meno manifesto, le scelte sottese ad un percorso che si costruisce giorno per giorno per volontà, dedizione e, perché no, anche per coincidenze e fatalità.
 Parliamo di Cardelli & Fontana con Massimo Biava attraverso Costellazione, aperta il 18 febbraio scorso: oltre trent’anni di attività di alcuni dei maestri storici dell’astrattismo geometrico italiano insieme ad artisti contemporanei il cui percorso ha incrociato, e spesso intrecciato, quello di galleria…

Francesca Di Giorgio: Avete scelto un’immagine astrologica che invita a riflettere sul potenziale dialogo tra le diverse generazioni di artisti in mostra, sul richiamo all’astrazione che le mappe stellari suggeriscono e sulla capacità dell’arte di concentrare (così come allontanare) lo sguardo sulle cose del mondo e relative inter-connessioni. Sotto quale “stella” è nata Cardelli & Fontana? Ricordate con noi i vostri inizi?
Massimo Biava:
Quando sono entrato la galleria aveva quasi vent’anni di attività alle spalle. La passione per l’arte aveva portato Cesare Cardelli ad aprire la sua prima galleria a La Spezia negli anni ’70. Nel 1980 insieme a Francesca Fontana, mia madre, aprì a Sarzana quella che allora si chiamava “Pomarancio” e che poi diverrà l’attuale Cardelli & Fontana. Non ho vissuto quindi gli inizi ma ricordo molto bene come l’incontro con l’arte di Bruno Ceccobelli, nei primi anni ’90, abbia segnato i miei primi passi in galleria, per me era un modo nuovo, tutto italiano, di intendere la pittura.

Nuti e Nativi con Baricchi e Marchelli. Nigro e Boero con Prevedello e altri… Com’è in pratica il percorso di Costellazione?
Non c’è stato uno studio, è una mostra nata da un’urgenza, o meglio, è come se si fosse creata e preparata da sola in tutti questi anni. Questo non vuol dire che sia contenuto nella mostra l’intento di rappresentare gli oltre trenta anni di attività quanto la possibilità di capire, attraverso accostamenti insoliti e eterogenei tra opere moderne e contemporanee, quali scelte hanno guidato il nostro percorso.

Il testo di Luigi Cerutti che accompagna la mostra ha la forma di un “racconto intimo” più che di un testo critico…
Come dicevo la mostra è nata di getto, direi sorprendendoci, così ho chiesto un primo parere a Luigi Cerutti che è un giovane curatore che stimo molto, volevamo sapere se la mostra riusciva a trasmettere la nostra poetica. Luigi lì per lì non ha detto molto poi, un paio di giorni dopo la sua visita, ho ricevuto il testo. Il fatto che sia un “racconto intimo” e non un classico testo critico mi sembra del tutto coerente con lo spirito che anima la mostra. Quel testo è per me, ai fini della mostra, importante quanto le opere esposte.

Da voi i collezionisti acquistano di “pancia” o di “testa”? E se lo fanno con entrambe si lasciano ancora in qualche modo guidare?
Sicuramente ascoltano contemporaneamente pancia e testa. Certo la testa, intesa come conoscenza, ha una forte influenza sulla pancia ma è la loro unione che può far scoccare la scintilla. In ogni caso se la scintilla è già scoccata per noi è più facile trasmetterla al collezionista e quindi, in qualche modo, guidarlo.

Prendo in prestito il “Back to the Future” di Artissima – dove, nell’ultima edizione avete partecipato con un progetto di Renata Boero – per chiedervi su chi – tornando indietro ma pensando al futuro – avreste voluto puntare ma vi è sfuggito e un sogno pronto per uscire dal cassetto…
Non trovo un sogno nel cassetto che spinge per uscire, è un momento in cui sentiamo il bisogno di concentrarci su quello che già abbiamo in campo. Forse un nascente interesse per una forma d’arte “urbana”, partecipata, è la novità che fa capolino.
Se mi volto indietro non posso evitare di pensare a Vettor (Pisani, n.d.r.) dal quale avevamo ancora tutti molto da imparare.

COSTELLAZIONE
Cardelli & Fontana artecontemporanea
via Torrione Stella Nord 5, Sarzana (SP)

18 febbraio – 7 aprile 2012

Orari: lunedì 16.30 – 19.30 | martedì – sabato 9.30 – 12.30 | 16.30 – 19.30
Info:
+39 0187 626374 – galleria@cardelliefontana.com
www.cardelliefontana.com



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