VENEZIA | LA FUCINA DEL FUTURO | 20 APRILE – 24 NOVEMBRE 2024
Intervista a EDDIE MARTINEZ di Francesca Di Giorgio
L’artista americano Eddie Martinez, conosciuto per opere di grandi dimensioni che incorporano figurazione e astrazione, pittura e disegno, rappresenterà la Repubblica di San Marino alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia con il progetto Nomader, a cura di Alison M. Gingeras.
Confermata la sede – La Fucina del Futuro – in linea con la Biennale Architettura 2023; confermato FR Istituto d’Arte Contemporanea S.p.a. nel ruolo di organizzatore, dopo la Biennale Arte 2022 e la Biennale Architettura 2023. L’azienda sammarinese, che fa capo a Roberto Felicetti, Vincenzo Rotondo e Alessandro Bianchini, è stata supportata nella realizzazione del Padiglione dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, dal commissario Paolo Rondelli e dal vice commissario Riccardo Varini.
La repubblica più antica del mondo, da sempre aperta e accogliente, ha spesso guardato ad artisti stranieri per le proprie partecipazioni nazionali. La biografia e i fondamenti concettuali dell’opera di Eddie Martinez, in particolare, presentano una stretta affinità con Stranieri Ovunque, il tema proposto da Adriano Pedrosa per la Biennale Arte 2024. Martinez, infatti, è stato segnato da un’infanzia itinerante, che lo ha portato ad appropriarsi di frammenti di immagini e temi. Tracce dei diversi paesaggi attraversati durante la giovinezza compaiono quindi nella sua iconografia, che unisce segno e materia, memoria e immaginazione.
L’allestimento, ripartito nelle due sale de La Fucina del Futuro, comprenderà un’ampia selezione di disegni e alcune sculture in bronzo, che l’artista ha realizzato assemblando vari materiali di scarto trovati sulla spiaggia di Long Island, unitamente ad una selezione di dipinti realizzati appositamente per il Padiglione San Marino.
A poche settimane dall’apertura della Biennale Arte 2024, abbiamo raggiunto Eddie Martinez per approfondire con lui la sua pratica artistica e per capire quale sia la genesi di opere monumentali come Borderlord (2024), un dipinto ad olio, acrilico e vernice spray su tela di lino esposto in anteprima a Venezia.
Quando ci si approccia ad un artista, è molto interessante capire come si sviluppi la sua ricerca e quali siano le diverse fasi della lavorazione…
Tutto parte dal disegno, l’elemento che ha dato continuità alla mia vita, anche quando ero sempre in movimento. Il disegno irrompe nella mia quotidianità, mentre sono a casa o in viaggio, e poi il lavoro prende vita in studio. Prendo frammenti da diversi disegni e, con questi, creo nuove composizioni. Lavoro in parallelo su vari dipinti, muovendomi tra opere che presentano diversi stadi di completezza. La realizzazione di un dipinto può richiedere da un giorno a un anno. Non esiste una regola.
Come capisci che un’opera è ultimata?
È l’intuizione a guidarmi. A volte mi capita anche di avere la sensazione che l’opera finale potrebbe, o dovrebbe, essere un dipinto diverso, ma lo accetto per quello che è, e per questo motivo mi piace molto.
Quali sono gli strumenti e i materiali del tuo lavoro? La tua tavolozza?
In termini di materiali, lavoro con olio, acrilico e vernice spray. Applico la vernice con qualunque strumento mi capiti a portata di mano: una vite, un tappo, l’estremità di un pennello. La mia tavolozza spazia dai rossi e blu brillanti, ai pastelli, ai marroni fangosi e ai neri profondi. Il bianco ha giocato sempre un ruolo importante nel mio lavoro e a volte quasi cancello del tutto un dipinto con contorni di vernice bianca o con una sottile sfumatura sulla tela, in modo che il fantasma di un colore sottostante faccia gradualmente capolino.
Musica e pittura: ascolti musica mentre dipingi?
A volte mentre dipingo ascolto la musica: il rap degli anni ’90 o cose basilari come i Grateful Dead… Altre volte non ascolto nulla, solo il silenzio attraverso le cuffie. Generalmente sento una canzone in loop. Il titolo di Borderlord, in realtà, fa riferimento a una canzone di Kris Kristofferson. Ciò che ascolto ha uno scopo: risolve un problema che penso di aver bisogno di risolvere in quel momento…
Padiglione della Repubblica di San Marino alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
Eddie Martinez. Nomader
A cura di Alison M. Gingeras
20 aprile – 24 novembre 2024
La Fucina del Futuro
Calle San Lorenzo 5063B, Castello, Venezia
Inaugurazione su invito: 19 aprile, ore 17.00
Orari: dal 20 aprile al 30 settembre ore 11.00-19.00, dal 1° ottobre al 24 novembre ore 10.00-18.00, chiuso il lunedì