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REGGIO EMILIA | GALLERIA DE’ BONIS | 18 MARZO – 10 APRILE 2023

Dopo un lungo lavoro di ricerca e i progetti presentati in occasione di diverse fiere di settore, tra cui l’ultima edizione di Arte Fiera a Bologna, la Galleria de’ Bonis di Reggio Emilia propone la sua prima mostra monografica dedicata ad Antonio Ligabue, intitolata Terra: luogo d’origine, campo di lavoro, scenografia di una impresa. Quindici opere ad olio che celebrano il grande artista e la sua terra, indagando il suo viscerale legame con la natura.

Antonio Ligabue, Volpe in fuga con paesaggio, 1956 (III° periodo), olio su faesite, cm 40×42

«Ho conosciuto a fondo Ligabue, fin da quando io ero bambino, e ritengo che l’unica sua ragione di vita sia stata solo ed unicamente la pittura», dichiara Sergio Negri, autorevole esperto del suo lavoro. «Ligabue non dipinge per trovare un punto di incontro con chi osserva – aggiunge il gallerista Stanislao de’ Bonis –, dipinge per sé stesso. Ligabue dipinge sé stesso, o meglio, libera sé stesso sulla tela».

A differenza di altri pittori, Ligabue non sembra osservare la natura per riportarla in modo descrittivo, ma sembra dichiarare pittoricamente la propria appartenenza ad essa, raccontandola dall’interno. Le opere esposte, infatti, sono scene di genere che narrano il lavoro nei campi, animate da contadini, solidi e massicci, come i cavalli da tiro che hanno al fianco, stanchi, al rientro da una giornata spesa a lavorare la terra, ma sereni: “…e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dì del suo riposo…” (Giacomo Leopardi).

La scelta della Galleria de’ Bonis spazia tra la terra natia del grande pittore, la Svizzera, riconoscibile in paesini caratteristici e in castelli che sembrano uscire da una fiaba, e la terra che lo ha accolto, la pianura padana, con i suoi campi e la sua tipica vegetazione.

Antonio Ligabue, Semina con cavalli, 1953 (III° periodo), olio su faesite, cm 43,3×55,2

Lo sguardo libero e indagatore di Ligabue si posa, allo stesso modo, sulla semplicità di una lumachina alla quale dedica una piccola tela, ma anche sull’esotismo di una tigre feroce e di uno sciacallo, per finire attratto dal suo stesso viso, che ritrae in un quanto mai sintetico, ma geniale, autoritratto.

Un nucleo della mostra è infine dedicato a dipinti che rappresentano cani, una raccolta unica nel suo genere. Questa sezione comprende opere del I°, II° e III° periodo, abbracciando l’intera produzione dell’artista.

Ogni quadro è un racconto perfetto, una scenografia magistralmente eseguita, in cui tutti i dettagli, anche i più minuti, come la piccola cicogna adagiata su un comignolo, recitano una parte sublime.

Antonio Ligabue, Autoritratto, 1956 (III periodo), olio su faesite, cm 27,5×18

La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, è accompagnata da un catalogo vanillaedizioni con testi di Sergio e Francesco Negri, Tiziano Soresina e Stanislao de’ Bonis.

Antonio Ligabue. Terra: luogo d’origine, campo di lavoro, scenografia di una impresa

18 marzo – 10 aprile 2023

Galleria de’ Bonis
Viale dei Mille 44/D, Reggio Emilia

Inaugurazione: sabato 18 marzo, ore 17.30
Orari: da martedì a sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00, giovedì ore 10.00-13.00, chiuso Pasqua e Pasquetta

Info: T. +39 0522 580605
M. +39 338 3731881
info@galleriadebonis.com
www.galleriadebonis.com

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