Non sei registrato? Registrati.
MONZA | Maurizio Caldirola Arte Contemporanea | 18 dicembre 2015 – 4 febbraio 2016

Il risultato di dieci giorni di intenso lavoro – ammirato direttamente dal pubblico in due giorni di live painting in cui è stato possibile anche avere un confronto diretto con l’artista – è visibile nel grande spazio della galleria Maurizio Caldirola Arte Contemporanea che, a Monza, presenta il progetto di 2501, a.k.a. di Jacopo Ceccarelli (1981).
Dopo le tappe presentate in precedenza a Miami (U.S.A.) e Bologna, infatti,  approda nella galleria brianzola con un intervento site-specific la nuova proposta di Nomadic Experiment, progetto che nelle intenzioni dell’artista, per una durata di dieci anni, si configura come una sollecitazione estrema della sua ricerca e del suo lavoro, costringendolo a lavorare “nomade” e senza studio.

2501. Negative Space, veduta della mostra, Maurizio Caldirola Arte Contemporanea, Monza © BlindEyeFactory

I progetti, le opere e gli interventi di 2501 si sviluppano proprio senza un luogo determinato, anzi il costante e continuo cambiamento ambientale porta a concentrare l’attenzione sul processo del fare, sul modus operandi con cui si definiscono, al contempo, sia il suo metodo che la sua ricerca.
Per la personale nella galleria monzese l’artista “nomade” ha realizzato Negative Space, grande opera pensata come un wall painting al negativo: su fogli di carta di ampie dimensioni la sua pittura dispiega le tracce di una gestualità che, per la disposizione direttamente a parete delle carte stesse, porta il segno a diventare parte integrante del muro e, di conseguenza, a descrivere in altro modo le dinamiche intrinseche non solo della pittura, ma anche dello stesso ambiente.

2501. Negative Space, dettaglio del work in progress, Maurizio Caldirola Arte Contemporanea, Monza © BlindEyeFactory

L’“eccesso pittorico” codifica le soluzioni nuove che insistono sull’agire e sul fare della manualità dell’artista: l’opera d’arte resta allora come ciò che supera e oltrepassa il limite della gestualità, dell’idea e del pensiero calibrati nella mente del suo esecutore. Un “incidente probatorio” che genera nuova energia creativa che, liberandosi nello spazio, si rigenera costantemente.
Proprio la gestualità si pone come principio fondante di tutta la ricerca di 2501: dalla dimensione delle gallerie a quella urbana, sia con piccole che con grandi opere, questo atto permea ogni azione, mutando sempre la sua identità ibrida che si adatta, si rigenera e ristabilisce le sue coordinate.

2501. Negative Space, veduta della mostra, Maurizio Caldirola Arte Contemporanea, Monza © BlindEyeFactory

Nomadic Experiment diventa quindi l’espressione puntuale di questo “fare in corsa”, il cui pensiero di fondo avverte l’esigenza di dichiarare come l’azione artistica sia uno stato in continuo cambiamento interno, sia nella sua concezione, sia nelle modalità con cui viene esibita.
In occasione della mostra è possibile anche ammirare alcune sculture in tubi di rame di grandi dimensioni completamente inedite e gli interventi che l’artista ha realizzato sul territorio cittadino, in una esplorazione continua e costante di tutto l’ambiente che lo circonda. Inoltre, BlindEyeFactory, studio indipendente di fotografia e videomaking, ha seguito 2501 durante l’azione dei wall painting in città, dimostrando come la testimonianza video sia momento di riflessione ulteriore sul senso dell’azione di questo eclettico artista.

2501. Negative Space
tappa di Nomadic Experiment
in collaborazione con BlindEyeFactory

18 dicembre 2015 – 4 febbraio 2016

Maurizio Caldirola Arte Contemporanea
via Volta 26, Monza

Info: +39 039 2623372
www.mauriziocaldirola.com

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •