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di FRANCESCA DI GIORGIO

Le “giornate internazionali” designate da Le Nazioni Unite per ricordare eventi o argomenti particolari “con lo scopo di promuovere gli obiettivi dell’Organizzazione, attraverso la consapevolezza e l’intervento” sono più di 140. Solo nel mese di aprile sono circa una ventina e oggi, 22 aprile è il turno della Giornata Internazionale della Madre Terra. Domani, 23 aprile, sarà invece la volta de la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, della lingua Inglese e della lingua Spagnola fino, al chiudersi del mese, con la Giornata Internazionale del Jazz.
Per alcuni solo un retorico momento celebrativo, per altri un’occasione concreta per riflettere e anche l’arte contemporanea italiana non resta a guardare viste le numerose e differenti iniziative sparse per il territorio nate da diversi ambiti.
Restore our Earth, tema di quest’anno, suona quanto mai critico nei confronti di una realtà “post” lockdown non certo favorevole al benessere del Pianeta, dato che le emissioni di CO2 non si fermano e restano al di sopra dei livelli pre-pandemia.
Forse non tutti sanno che a livello internazionale esiste una mappa per trovare tutti gli eventi a tema Earth Day e sui social esiste una pagina dedicata all’Earth Day Live 2021, un evento in diretta streaming (www.instagram.com/earthdaynetwork/). Tornando in Italia i siti da tenere d’occhio sono:  www.earthdayitalia.org da cui è nato: www.onepeopleoneplanet.it

L’arte, dicevamo, non sta a guardare e allora vi segnaliamo solo alcuni dei progetti  nati per leggere questa giornata in una chiave interdisciplinare, come è giusto che sia…

Paesaggi Universali. Opere della collezione Mazzoleni

Una mostra collettiva apre oggi, giovedì 22 aprile 2021, in concomitanza con la Giornata della Terra (Earth Day).  Il progetto, allestito nelle sale al piano terra e al primo piano della galleria di Torino, è accompagnato da un testo di Roberto Lacarbonara, autore del volume Passages / Paysages edito da Mimesis Edizioni, Milano 2020.

Rebecca Moccia, Coraggio, 2017, C-print, 10 x 15 cm, 4 x 5 7/8 in

Le opere in mostra di autori del calibro di Afro, Enrico Baj, Gianni Caravaggio, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Andrea Francolino, Renato Guttuso, Rebecca Moccia, David Reimondo, Salvo, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, indagano il tema del “paesaggio”, inteso in chiave universale: urbano, naturale, cosmico, mentale. I grandi maestri del XX secolo e le generazioni più giovani dialogano su un tema così presente nelle riflessioni di artisti diversissimi tra loro.

Paesaggi UniversaliOpere della collezione Mazzoleni
22 aprile – 3 luglio 2021
Mazzoleni, Torino
appuntamento: torino@mazzoleniart.com
www.mazzoleniart.com


AULA VERDE
. Il Video di Andreco

Nell’ambito di Flumen, il progetto tra arte e scienza ideato dall’artista Andreco e organizzato dall’associazione culturale Climate Art Project e di cui vi abbiamo già parlato, nasce un’opera di Land Art che è anche un servizio ecosistemico ed un’azione per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Andreco insieme a cittadini, ricercatori e ambientalisti, ha realizzato un’Aula verde, un’opera di Land Art ed un luogo d’incontro e socializzazione per tutti, ideale per la didattica ambientale a cielo aperto. È inoltre un’azione per il Clima, un’Infrastruttura Verde, un progetto pilota, nell’ambito di ricerca sulle Nature-Based Solutions, le soluzioni che utilizzano le piante ed i processi della natura per risolvere i problemi causati dagli esseri umani. Il video racconta la genesi dell’Aula Verde, creata sulle rive dell’Aniene in un processo partecipativo. L’opera prenderà forma negli anni e crescendo restituirà al territorio innumerevoli benefici.

 

FORMAFANTASMA. CAMBIO

Gli alberi, l’industria del legno e il suo cambiamento, sono al centro di una mostra multidisciplinare che mette in evidenza il ruolo centrale e la responsabilità del design nel generare consapevolezza sull’emergenza ambientale.
Inaugurerà il 15 maggio prossimo la mostra multidisciplinare del duo di designer italiani, residenti ad Amsterdam, Studio Formafantasma (Andrea Trimarchi, 1983 e Simone Farresin, 1980).
Fino al 24 ottobre 2021 al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato un progetto espositivo nato da una ricerca sulla governance dell’industria del legno. La mostra, originariamente iniziata e organizzata dalla Serpentine Gallery, è stata curata a Londra da Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin, e con Cristiana Perrella al Centro Pecci.
Si chiama CAMBIO la mostra che Studio Formafantasma organizza come gli anelli del tronco di un albero, protetti da quella membrana detta strato cambiale (ugualmente ricordata dal titolo dell’esposizione), che corre attorno al tronco degli alberi, producendo legno all’interno e permettendone così l’accrescimento.

Formafantasma, Cambio (Installation view, Serpentine Galleries, 2020). Photo credit: George Darrell

CAMBIO offre una riflessione sul ruolo degli alberi intesi come fonti di informazione, sensori dei cambiamenti climatici globali, ma anche come soluzione a questi cambiamenti, per la loro capacità di assorbire anidride carbonica. Dall’analisi microscopica del legno e delle sue caratteristiche si passa poi a una comprensione metafisica degli alberi come organismi viventi, capaci di essere per l’umanità un avvertimento contro lo sfruttamento dei territori e le monocolture che rendono la Terra più vulnerabile a eventi meteorologici intensi.
Le riflessioni nate dal progetto sono anche oggetto, nella mostra di Prato, di inediti accostamenti e suggestioni come, tra gli altri, il confronto con la pluriennale ricerca di Giuseppe Penone sugli alberi. Tra i lavori esposti, anche un’opera “olfattiva”, realizzata dalla ricercatrice e artista dell’olfatto Sissel Tolaas, capace di evocare la terra bagnata e la flora di un bosco che offre al visitatore un ricordo coinvolgente di ciò che perderemmo non tutelando l’ambiente e le foreste.

Info: www.centropecci.it

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