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VIAREGGIO | Plaza Project Art Room c/o Plaza e de Russie | 19 MAGGIO- 25 GIUGNO 2023

Riparte la stagione espositiva 2023 della Plaza Project Art Room, la prima galleria dedicata alla fotografia aperta in Italia nella lobby di un Design Hotel 5 stelle della catena Relais & Chateaux, il Plaza e de Russie di Viareggio, con all’interno il ristorante stellato Lunasia, diretto dallo chef Luca Landi.
La mostra FADES dell’artista fotografo Giacomo Infantino (classe 1993) è il risultato della seconda edizione di PlazaArtResidency, format di residenza d’artista (su invito) ideata e curata da Claudio Composti, curatore indipendente e fondatore e art director di mc2gallery. La residenza prevede di ospitare un artista in hotel nel periodo autunnale, che interpreti liberamente nel rispetto della propria ricerca il territorio toscano, attraverso l’uso della fotografia. Le opere poi prodotte, come risultato della residenza, verranno esposte in una mostra all’avvio della stagione estiva presso la Plaza Project Art Room ed entreranno poi a far parte della collezione ed allestite nelle suites e nelle parti comuni dell’hotel, di proprietà del collezionista Salvatore Madonna che ha voluto e sostenuto il progetto.

La terza edizione di PlazaArtResidency, con inaugurazione venerdì 19 maggio alle ore 18.30, vede come protagonista Marco Tagliafico, il cui sguardo si è soffermato sulle Alpi Apuane.

Marco Tagliafico, Metamorfica celeste, 2023, pittura fotosensibile su pietra delle Apuane, dimensioni variabili

Il profilo delle Alpi Apuane ricorda una montagna sacra. Le cave di marmo stesse sembrano gironi danteschi di pietra bianca che riflette una luce abbacinante. Un posto mistico. Antico. Fuori dal tempo. Sono i luoghi che ha percorso Marco Tagliafico durante la terza edizione di PlazaArtResidency. Ha fotografato paesaggi su cui interviene con la grafite: montagne e rocce che trasforma con segni a matita o colora pezzi di roccia con il metodo della cianotipia rendendole blu, come fossero resti alieni di meteoriti provenienti da profondità astrali. Questi paesaggi immaginati diventano specchio di mondi interiori. Immerge poi sotto vetri colorati vette che ricordano profondità marine o nasconde sotto strati di grafite picchi come fossero avvolti da nebbie. Con il suo gesto segnico, rende uniche queste stampe e ne fa preziosa testimonianza di mondi che furono. O che saranno. Come ricche di testimonianze sono le cave, che nascondono e tramandano storie di sapere e sudore, tragedia e amore per questa montagna sacra, sin da quando anche Michelangelo veniva qui a scegliere il marmo delle sue opere. Così Tagliafico si fa narratore di luoghi affascinanti e perfetti per storie e leggende inventate, che egli stesso crea. La montagna è un archetipo. La forma incute timore e reverenza. La luce e le vette nascoste dalle nuvole ci rammentano l’ignoto e il pericolo dell’ascensione. Lassù qualcosa riempie i vuoti che Marco colma con la sua matita per lasciare una traccia, atavica necessità umana di rappresentarsi, fin dai tempi delle caverne, quando l’idea di sé non aveva ancora possibilità di essere, ma lo aveva il rappresentare il mondo attorno come specchio del proprio esistere e dire io ci sono.
Così Marco in-segna le sue immagini a matita, per lasciare prova del suo saper vedere oltre, in quanto artista e demiurgo del suo mondo, laddove noi umani non possiamo. Al di là delle nuvole, che avvolgono sempre la cima della montagna sacra (dal testo La montagna sacra di Claudio Composti)

Marco Tagliafico, Otto vie 2023, acrilico su stampe ai sali d’argento, 95×38 cm

Marco Tagliafico. Fading ∆
a cura di Claudio Composti

19 maggio – 25 giugno 2023
Opening 19 maggio ore 18.30

Plaza Project Art Room
c/o Plaza e de Russie, Viareggio (LU)

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