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VENEZIA | 29 agosto 2012
Cronache da Venezia
Nelle giornate dedicate agli autori anche Giada Colagrande con il suo documentario Bob Wilson’s Life and Death of Marina Abramovic insieme ai  protagonisti sulla scena – Robert Wilson, Marina Abramovic, Willem Dafoe e Antony Hegarty – che dopo la proiezione hanno raccontato  l’esperienza dello spettacolo, del percorso comune, dell’esperienza vissuta. La regista italiana ha voluto mostrare la genesi del progetto: le interviste agli artisti si alternano alle immagini delle prove esplorando, dall’interno, una collaborazione unica nel suo genere. Lo spettacolo comincia dalla fine,  la morte di Marina Abramovic – «dopo i sessanta anni, impossibile non pensarci», dice l’artista – per tornare indietro nel tempo alla sua infanzia caratterizzata dall’incombente presenza di una madre dispotica… nel mezzo la telecamera di Colagrande a documentare il lavoro di “quattro artisti straordinari ma difficili da rappresentare e cogliere in pieno, perché ognuno […] in un momento delicato: Marina piangeva spesso perché particolarmente toccata, Willem doveva memorizzare novanta pagine di testo, Antony è emotivamente intenso, Bob non ama essere intervistato”…
«Quando ho saputo che Robert Wilson avrebbe diretto un’opera sulla biografia di Marina Abramovic, mi sono chiesta “dove s’incontreranno il maestro dell’artificio e la madrina del reale? Sposeranno il teatro con la performance art o sarà una lotta tra titani?”. Due anni dopo, mi rendo conto che ciò che è avvenuto è molto più misterioso e magico di qualsiasi risposta alle mie domande. Il terreno su cui si sono incontrati Bob Wilson, Marina Abramovic, Antony Hegarty e Willem Dafoe, è un palcoscenico popolato dalla vita della Abramovic, dai suoi personaggi e dai suoi fantasmi, ma anche dalle vite, personaggi e fantasmi di tutti coloro che vi hanno lavorato. Un coro di artisti e musicisti straordinari ha contribuito nei modi più diversi, dal canto epico balcano alla musica elettronica, dalla danza al vaudeville, alla durational performance. Il risultato è talmente sublime che ogni volta che The Life and Death of Marina Abramovic va in scena, anche il pubblico vede su quel palcoscenico la propria vita e morte: Marina ne è il paesaggio, Bob Wilson la mente, Antony il cuore e Willem il corpo. Ho avuto la grande fortuna di osservare da vicino e filmare questa intensissima collaborazione artistica, dalla quale credo che tutti i partecipanti siano stati intimamente trasformati». Giada Colagrande

Bob Wilson’s Life and Death of Marina Abramovic
un film di Giada Colagrande
Italia 2012, 57′, HD, colore
fotografia Tommaso Borgstrom
montaggio Natalie Cristiani
suono Pino Pischetola
con Bob Wilson, Marina Abramovic, Willem Dafoe, Antony Hegarty
produttore Max Brun
produzione Art+Vibes
coproduttore Guido Cella
in collaborazione con Collateral Films
con il supporto di Galleria Lia Rumma

www.labiennale.org/it/cinema

 

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