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TORINO | Fondazione Merz | Fino al 18 maggio 2025

di ELEONORA BIANCHI

La personale di Yto Barrada (1971) presso gli spazi della Fondazione Merz di Torino, si propone come un inno all’essenziale, non inteso come mera sottrazione o riduzione ai minimi termini di una formalità più complessa, piuttosto, come un momento zero, carico di potenzialità, uno spazio reso nuovamente fertile per aprire a nuove possibilità espressive. Il titolo stesso della mostra, DEADHEAD, fa riferimento alla pratica di recidere i fiori appassiti di una pianta, affinché questa cresca ancor più rigogliosa.

Yto Barrada. DEADHEAD, veduta parziale della mostra, Fondazione Merz, Torino Courtesy Fondazione Merz Ph. Andrea Guermani

Elemento cardine della mostra è il colore, che viene trattato non solo come esperienza visiva, ma anche e soprattutto come relazione con il luogo, la terra e il tempo. Attraverso tessuti, colori, forme e ricordi che si legano spesso a un mondo ludico, quasi infantile, Yto Barrada ci accompagna in un percorso multisensoriale che riesce a risemantizzare i sentimenti complessi di morte, rinascita, fuga e cambiamento, tappe inevitabili della vita di ognuno di noi e che, tuttavia, vengono percepite con timore o rifiuto. DEADHEAD ci ricorda che tagliare i rami secchi è un atto di cura. È un processo – doloroso ma necessario – che richiede coraggio, che esige la capacità di accettare la fine come preludio a un nuovo inizio e un’incrollabile fiducia in ciò che verrà dopo. Ogni potatura implica una forma di attesa e di speranza, perché rinascere significa non solo abbandonare ciò che non serve più, ma anche credere nella propria capacità di ricostruirsi, di reinventarsi e di fiorire ancora.

Yto Barrada. DEADHEAD, veduta parziale della mostra, Fondazione Merz, Torino Courtesy Fondazione Merz Ph. Andrea Guermani

Nella serie Color Analysis, l’artista si ispira alla teoria del colore di Emily Noyes Vanderpoel (1842-1939), la quale analizzava gli oggetti quotidiani attraverso meticolosi schemi visivi, trasformando forme e sfumature in precise griglie cromatiche. Allo stesso modo, Barrada applica questo metodo analitico alle opere d’arte, scomponendole in strutture geometriche, poi trasformate in reticoli di velluto tinto a mano – per l’occasione, ha realizzato un’opera ad hoc basata su un disegno di Marisa Merz (1926-2019). Le composizioni finali sembrano quasi provocarci, consapevoli della tensione che creano: la tentazione di toccarle viene, ovviamente, negata, lasciandoci di fronte a un’esperienza visiva che sollecita anche il senso del tatto, ma senza mai soddisfarlo.

Yto Barrada. DEADHEAD, veduta parziale della mostra, Fondazione Merz, Torino Courtesy Fondazione Merz Ph. Andrea Guermani

L’artista – vincitrice della quarta edizione del Mario Merz Prizeopera sul confine tra conoscenza privata e collettiva, momenti più intimi, specie in lavori come i Flower Collage, realizzati insieme alla figlia, alternati a nozioni comuni come invece accade nella serie Mnemonic phrases.
DEADHEAD è un progetto espositivo certamente improntato su un approccio ludico, fatto di linguaggi fluidi e in progress, nella misura in cui nulla è mai del tutto completo e definito. Al suo interno, il tempo è azzerato, non in un senso tragico di fine incombente, piuttosto, con la serenità di un parco giochi cristallizzato nelle ironiche instabilità di una vita come tante.

Yto Barrada. DEADHEAD
a cura di Davide Quadrio con Giulia Turconi

20 febbraio – 18 maggio 2025

Fondazione Merz
via Limone 24, Torino

Orari: da martedì a domenica 11.00-19.00, lunedì chiuso
Ingresso intero €6.00;  ridotto €3.50 (visitatori di età compresa tra i 10 e i 26 anni, maggiori di 65 anni, gruppi organizzati min. 10 persone, possessori di Pyou Card, possessori Artsupp Card);  gratuito (bambini fino a 10 anni, disabili e accompagnatori, possessori tessera Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card, membri ICOM, giornalisti con tessera in corso di validità o accreditati, amici Fondazione Merz, possessori della membership card della Collezione Peggy Guggenheim, Passaporto Culturale-Nati con la Cultura)

Info: +39 011 19719437
info@fondazionemerz.org
www.fondazionemerz.org

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