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RAVENNA | Fondazione Sabe per l’arte | Fino al 29 giugno 2025

di AURORA SECCHIA

La mostra Vortice Cosmico di Andrea Raccagni, allestita presso la Fondazione Sabe per l’arte a Ravenna, si propone come uno sguardo dedicato alla mirabile figura dell’artista a vent’anni dalla sua scomparsa. Andrea Raccagni (Imola, 1921-2005) è stato un importante esponente dell’Informale italiano, ha creato la sua arte anche frequentando gli studi di noti artisti imolesi come Tommaso Della Volpe e Anacleto Margotti, arrivando saltuariamente sino allo studio di Giorgio Morandi a Bologna. La pittura di Raccagni però non è solo pittura.

Vortice Cosmico di Andrea Raccagni, Installation view, Fondazione Sabe per l’arte, Ravenna, 2025. Ph. Daniele Casadio

Della sua poetica hanno scritto tanti critici e storici dell’arte come Gillo Dorfles, Renato Barilli e Flavio Caroli; con Francesco Arcangeli, in particolare, l’artista aveva stretto un forte legame di amicizia. Arcangeli parlava di lui come di un artista che coscientemente non rinunciava a lottare, a sbagliare. Raccagni è stato infatti un artista eclettico e sperimentatore, che ha saputo lavorare la materia pittorica creando diverse spazialità e dimensioni. L’artista si è creato un codice linguistico la cui base è la relazione tra materia e gestualità, una materia proliferante, carica di tensioni e dinamismo insito.

Vortice Cosmico di Andrea Raccagni, Installation view, Fondazione Sabe per l’arte, Ravenna, 2025. Ph. Daniele Casadio

Claudio Spadoni, curatore della mostra, ha infatti dovuto fare una precisa scelta delle opere da esporre, perché ognuna di esse racconta una sfaccettatura dell’artista. Il percorso, che ha intessuto, vuole raccontare il passaggio da un’immagine che si propone come metafora naturalistica – come Alghe nella corrente (1958) – all’arrivo in una dimensione altra, che ci fa entrare in un territorio che non conosciamo, ben rappresentato dall’opera Pittura totalmente spaziale (1965). Guardandole insieme, questo passaggio sembra di percorrerlo veramente.

Vortice Cosmico di Andrea Raccagni, Installation view, Fondazione Sabe per l’arte, Ravenna, 2025. Ph. Daniele Casadio

Man mano che si prosegue all’interno della mostra, la natura diventa sempre più evocata, sempre più un’ombra, lasciando spazio al corpo delle cose, a una presenza viva.
Le opere di Raccagni entrano in dialogo tra loro e con lo spazio, a tal punto che sembra quasi se ne vogliano impadronire. L’artista infatti è stato uno dei primi a sentire l’esigenza di uscire dal quadro, di superare quel confine che era diventato una costrizione, una prigione. Erano gli anni di Lucio Fontana e dei suoi tagli, che aprivano la tela alla dimensione dell’altrove, e di Jackson Pollock, che posizionava la tela sul pavimento, in orizzontale, conferendole un altro punto di vista. L’aria era quella del cambiamento, della conoscenza delle regole solo per trasgredirle. Con Esplosione oltre il limite (1962) osserviamo infatti l’opera invadere lo spazio, contaminarlo, farlo entrare in dialogo con essa fino a diventare un tutt’uno. Vediamo una natura metaforica, quasi aliena, di un mondo che somiglia al nostro ma non completamente. La materia di Raccagni è carica di energia vitale che si muove, si torce su se stessa e si distende, per poi ricominciare. La sensazione che arriva al fruitore è che ogni opera voglia portarlo al suo interno per esperire una dimensione altera, ciascuna con un suo moto e una sua forza. Sono opere incandescenti, che attraverso le loro forme, stratificazioni, frastagliature, lasciano degli spiragli aperti all’osservatore per poter entrare al loro interno.
Vortice Cosmico si pone quindi come uno sguardo preciso e profondo sull’arte di Andrea Raccagni, che è a tutti gli effetti – per riprendere lo stesso titolo della mostra – un vortice di commistioni e che narra una “connuctio oppositorum: l’unione dei contrari, razionale e irrazionale”, i due poli opposti a cui tende continuamente, come racconta Claudio Spadoni.

 

Vortice Cosmico. Andrea Raccagni
a cura di Claudio Spadoni

17 aprile – 29 giugno 2025

Fondazione Sabe per l’arte
Via Giovanni Pascoli 31, Ravenna

Orari giovedì, venerdì, sabato e domenica ore 16-19; aperta in occasione delle seguenti festività: 20 aprile (Pasqua), 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno
Apertura straordinaria: 17 maggio per la Notte dei Musei 2025, fino alle ore 23.00

Ingresso libero

Info: info@sabeperlarte.org
https://www.sabeperlarte.org/

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