ARTISSIMA 19
Sarà la fine del mondo?
Torino, Oval, Lingotto Fiere
ingresso e parcheggi Via Nizza 230
ingresso pedonale Via Nizza 294Presentazione alla stampa, preview, vernissage 8 novembre 2012
9 – 11 novembre 2012
Ingresso
Intero: 15,00 euro
Ridotto: 10,00 euroCatalogo: 18,00 euro
Orari: Tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00
Info: +39 011 19744106
www.artissima.it
info@artissima.it
Credo sia fondamentale mantenere la continuità. La differenza di quest’anno sta nella scelta di trasformare l’evento curatoriale di Artissima da una mostra all’Oval ad una rete di progetti espositivi in collaborazione con le altre importanti istituzioni contemporanee.
IL DIRETTORE
Sarah Cosulich Canarutto
Sarah Cosulich Canarutto (Trieste, 1974) dal 2004 al 2008 è stata curatrice del Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin (Udine), realizzando oltre 20 progetti espositivi. In passato ha lavorato in ambito museale a Berlino e Londra e nel 2003 è stata assistente curatrice del direttore Francesco Bonami alla 50. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Ha contribuito, in qualità di direttore artistico, alla nascita della Galleria Cardi Black Box, seguendone il programma curatoriale del primo anno di attività. Dal 2010 ha vissuto e lavorato in Svizzera, seguendo alcune collezioni private in qualità di Advisor. Nel Febbraio 2012 è stata nominata direttore di Artissima a Torino, dove si è trasferita.
Quello che doveva essere il terzo anno consecutivo del mandato curatoriale di Francesco Manacorda – come ormai tutti sanno da settembre domiciliato a Liverpool per il nuovo incarico di direttore della Tate – si coniuga al femminile e nel solco della continuità, con Sarah Cosulich Canarutto al timone della nuova edizione.
172 gallerie (53 italiane e 119 straniere soprattutto da paesi nuovi quali Brasile, Guatemala, Islanda)
“La percentuale di gallerie italiane e internazionali presenti ad Artissima non è il risultato di un calcolo voluto ma di una selezione effettuata secondo parametri di qualità, serietà, sperimentazione, propositività e, perché no, anche di rischio. Proprio perché credo nella necessità di specializzarsi per rafforzarsi, è naturale che non tutte le gallerie italiane rientrino nei parametri di Artissima. Ma non significa che il loro lavoro non sia legittimo. L’unicità e qualità sono per Artissima la chiave per mantenere un ruolo importante sul mercato. In un momento difficile, in cui soprattutto le gallerie italiane fanno difficoltà, è necessario puntare sui collezionisti dall’estero, e non solo dall’Europa. Se si stimolano le acquisizioni dei collezionisti si incoraggia la partecipazione di gallerie importanti, si alza quindi la qualità delle proposte in fiera e, di conseguenza, si soddisfano i visitatori e tutto l’indotto della città. ネ un ciclo fondamentale e dobbiamo ricordarci che il collezionista ne è il motore principale”.
Perché farci un salto
“Ho sempre percepito Artissima come la più importante fiera italiana perché la più selettiva e la più internazionale, una fiera in cui le gallerie possono rischiare con proposte non scontate, una fiera compatta, fresca e innovativa e ha sempre mantenuto un dialogo vivo con i curatori, anche giovani, che ha saputo coinvolgere nel tempo”.
LA STRUTTURA
4 sezioni:
_Main section: le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale. 96 gallerie provenienti dall’Italia, Stati Uniti, Sud America, Asia e Medio Oriente tra i nomi più consolidati della scena artistica internazionale.
_New Entries: selezione di giovani gallerie, con meno di cinque anni di attività e presenti per la prima volta ad Artissima. Quest’anno sono state ammesse 32 gallerie provenienti da 17 paesi. Tre le italiane: Thomas Brambilla (Bergamo), Frutta (Roma), Furini (Roma)…
_Present Future: dedicata a 20 artisti emergenti invitati da un team di curatori internazionali e presentati dalle loro gallerie di riferimento. L’artista considerato più interessante da una giuria composta da tre esperti si aggiudica il premio illy Present Future messo a disposizione da illycaffè. Quest’anno il premio consiste in 10.000 euro per la produzione di una mostra al Castello di Rivoli in occasione di Artissima 2013.
_Back to the Future: la sezione più giovane della fiera – inaugurata da Manacorda nel 2010 – porta ancora una volta all’attenzione il lavoro di una selezione di artisti attivi negli anni ’60 e ’70 che hanno avuto un limitato riconoscimento negli ultimi decenni, ma il cui lavoro è particolarmente significativo oggi. Occhio agli italiani Mario Davico (Galleria Bianconi, Milano), Piero Fogliati (Gagliardi Art System, Torino), Franco Vaccari (P420, Bologna).
Novità 2012 Art Editions: una selezione di 5 spazi riservati alle edizioni d’arte, ospitati in un’area dedicata in fiera.
LA LOCATION
Confermati per il terzo anno consecutivo i 20.000mq dell’Oval, padiglione dell’area di Lingotto Fiere, realizzato in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
Non solo fiera
IT’S NOT THE END OF THE WORLD (Non è la fine del mondo)
“Con l’obiettivo di allargare il raggio d’azione rispetto al territorio torinese puntiamo anche a sviluppare in nuove direzioni le diverse iniziative curatoriali: It’s Not the End of the World, evento prodotto in collaborazione con le principali istituzioni torinesi, vuole accrescere l’esperienza del pubblico contemporaneo in città ed estendere l’energia culturale oltre il periodo della fiera.
Cinque le mostre, installazioni video e performance di noti artisti internazionali: Dan Perjovschi (Ruin – Politics) a Palazzo Madama, a cura di Artissima; Paola Pivi (Tulkus 1880 to 2012) al Castello di Rivoli; Valery Koshlyakov (Homeless Paradise) alla GAM; Zena el Kahalil (con Gigi Roccati Beirut, I Love You – A Work in Progress) alla Fondazione Merz; Ragnar Kjiartansson (The End – Venice 2009) alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. All’esterno del padiglione fieristico e con una durata superiore a quella della Fiera.
Il titolo allude ironicamente alla profezia Maya sull’imminente fine del mondo prevista per dicembre 2012 ma anche alla difficile situazione del finanziamento alla cultura in Italia.
Artissima Lido
Torna per il secondo anno l’evento “off” di Artissima sempre in orario serale, ma con una nuova formula: giovani artisti internazionali in collaborazione con cinque spazi alternativi – 98 Weeks (Beirut), Auto Italia South East (London), Irma Vep Club (Paris), Public Fiction (Los Angeles), Soma Mexico (Mexico City) – realizzeranno i loro interventi, affidati a giovani artisti nelle sedi dell’Archivio di Stato, Mao Museo d’Arte Orientale, Museo della Resistenza, Museo della Sindone, Museo della Scuola e del Libro per ragazzi. A ciascuno, poi, verrà chiesto di portare nelle loro città il progetto di un artista del nostro paese.