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OSTUNI (BR) | Tenuta Diciassetteconi | 21 luglio – 18 agosto 2019

Intervista a LORENZO MADARO e LAURA BORGHI di Irene Biolchini

Dopo otto anni di incessante attività sulla ceramica contemporanea, Officine Saffi approda in Puglia dove presenta Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro. All’interno di un grande parco tra i trulli di Ostuni, la ceramica contemporanea – italiana e internazionale – viene presentata in aperto dialogo con la specificità del luogo, affiancata da un programma collaterale di performance e workshop. In questa intervista il curatore e Laura Borghi, direttrice di Officine Saffi, ci presentano in anteprima il progetto. 

Veduta dell’allestimento di Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro per Officine Saffi presso Contrada Galante, Ostuni. Opere in ceramica di Morten Løbner Espersen. Foto: Alessandra Vinci. Courtesy Officine Saffi

Come nasce Morfologia delle Meraviglie?
Lorenzo Madaro: Qualche mese fa ho ricevuto una chiamata da Laura Borghi che mi proponeva un incontro per parlare di un loro progetto. Ci siamo visti a Lecce, mi hanno mostrato le foto di questo luogo incredibile (Tenuta Diciasetteconi, ndr) e subito mi sono precipitato a vederlo di persona, innamorandomene perdutamente. È davvero un luogo magico con solo natura e trulli. A quel punto è nata pressante l’urgenza della mostra e abbiamo iniziato a pensare agli artisti. Ci sono gli artisti della galleria, che ormai da anni sono loro straordinari compagni di viaggio, uniti ad altre presenze come Paolo Gonzato, Loredana Longo, Alessandro Roma.

Veduta dell’allestimento di Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro per Officine Saffi presso Contrada Galante, Ostuni. Opera in ceramica di Torbjørn Kvasbø, Stack, 2010. Foto: Alessandra Vinci. Courtesy Officine Saffi

Quale è la relazione tra le opere e l’architettura e la natura del luogo?
L. M.: L’idea era quella di far dialogare le opere con l’architettura dei trulli, anch’essa quasi scultura e la natura di un paesaggio quasi incontaminato. Il percorso che si viene a costruire è stratificato nello spazio, il pubblico sarà invitato a muoversi con una sorta di mappa, scoprendo gradualmente queste presenze. Il tutto è davvero molto fluido all’interno della tenuta, non ci sono aree esterne alla mostra, è un percorso molto connesso, anche se ogni presenza è stata calibrata sulle sue specificità. Abbiamo lavorato molto sui rapporti, sul come vivere il rapporto diretto con un albero, coi fichi d’india, o l’architettura. L’allestimento ha seguito le opere e viceversa, la scelta stessa degli artisti è nata su questo presupposto.

Veduta dell’allestimento di Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro per Officine Saffi presso Contrada Galante, Ostuni.. Opera in ceramica di di Alessandro Roma, Untitled, 2017. Foto: Alessandra Vinci. Courtesy Officine Saffi

La mostra prevede una serie di eventi collaterali che coinvolgono direttamente il territorio e le sue realtà culturali. Posso chiederti di parlarci di questo programma?
L. M.: In questo senso la sezione collaterale è stata un’intuizione di Laura che ha capito immediatamente che una mostra non può fermarsi su se stessa, ma in linea con il programma di Officine Saffi (che ha un’anima espositiva e laboratoriale) ha pensato subito di unire all’esposizione una serie di eventi collaterali che genera un vero e proprio festival con occasioni di confronto. In questo senso si incontra il coinvolgimento della ceramista Enza Fasano che realizzerà i cilindri che verranno usati da Loredana Longo nella sua performance della sera del 20 luglio. Si tenta di lavorare per un territorio e dialogare con esso. Dopodiché, anche da un punto di vista editoriale, anche il coinvolgimento di Alessandra Vinci è stato un modo per testimoniare l’importanza dell’allestimento e del dialogo con lo spazio. Il catalogo è il progetto di valorizzazione di un’area per loro molto importante e radicato. E citando lo spazio, credo che un ringraziamento speciale vada a Mary Borghi, che è la padrona di casa di questo luogo incredibile che ha voluto aprire a tutti noi.

Veduta dell’allestimento di Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro per Officine Saffi presso Contrada Galante, Ostuni. Opere in ceramica di Irina Razumovskaya, Monolith e Well, 2019. Foto: Alessandra Vinci. Courtesy Officine Saffi

La selezione vede la convivenza di artisti e designer, posso chiederti come hai scelto le opere di ciascuno e come hai deciso di bilanciare questo dialogo?
Laura Borghi: Negli ultimi anni la ceramica è entrata a pieno titolo nel mondo dell’arte contemporanea e i confini tra arte e design, quando esistono, sono molto labili o scompaiono del tutto. Anzi la distinzione è ormai solo un’etichetta. Morfologia delle meraviglie esprime chiaramente questa realtà e lo fa con la scultura. La mostra è, infatti, una panoramica delle differenti proposte della scultura ceramica internazionale ed è stata concepita immaginando un percorso nella natura mediterranea e nell’architettura di questo luogo, la Valle d’Itria. Tutte le opere, molto diverse tra loro, hanno trovato una collocazione spontanea come se da sempre facessero parte di questo contesto. Ci sono sculture che esprimono un uso del materiale molto sofisticato e con un’approfondita conoscenza tecnica delle sue possibilità altre, per converso, si misurano coraggiosamente e non banalmente con le pratiche contemporanee più attuali.
Gli artisti esposti dialogano tra loro indipendentemente dal mondo a cui appartengono o al quale li si vuol far appartenere.
Per esempio i vasi scultura, pezzi unici evocativi di antichi secchi e cesti, di Kati Tuominen Niitylä, artista finlandese che si è formata e lavora tutt’oggi per Arabian Factory a Helsinki con una sua linea di oggetti funzionali, sono in dialogo con le strutture tubolari di un altro artista nordico, il norvegese Torbjørn Kvasbø, che si sviluppano nello spazio circostante in moti ondulati enfatizzando la dinamicità della ceramica e il fascino della ripetizione ossessiva. Nel percorso anche le opere di Anders Herwald Ruhwald, realizzate per Officine Saffi nel 2018, che esplorano le mutevoli forme della scultura in rapporto all’ambiente.
Morfologia delle meraviglie porta in Puglia le opere di artisti che non sono rappresentati da Officine Saffi ma hanno condiviso il progetto, come Alessandro Roma, o le Ceramiche Elettive realizzate da Kiasmo e Antonio Marras.

Veduta dell’allestimento di Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro per Officine Saffi presso Contrada Galante, Ostuni. Opera in ceramica di Anders Herwald Ruhwald, The four sailors, 2018. Foto: Alessandra Vinci. Courtesy Officine Saffi

Alcuni artisti hanno realizzato progetti nuovi per la mostra?
L. B.: Per Morfologia delle meraviglie Paolo Gonzato ha realizzato un lavoro che prende ispirazione da una mostra, COPY, che l’artista ha fatto lo scorso anno a Lisbona. Qui l’intervento sulla ceramica, come ha spiegato l’artista, è un rotolamento di immagini, copie di copie storiche in cui si perdono, nei passaggi, dettagli e informazioni e il risultato finale poco assomiglia all’oggetto di partenza. I riferimenti visivi utilizzati da Paolo Gonzato per l’opera sono delle incisioni storiche di Piranesi che raffigurano urne cinerarie e vasi antichi nelle tradizionali forme ritratti dal vivo in loco e tradotti in stampe nel ‘700. Sono il frutto di una residenza al Mashiko Ceramics Museum, in Giappone, le opere della giovane Irina Razumovskaya ideate riflettendo sull’architettura dei trulli che confermano la ricerca artistica focalizzata sull’architettura e la cultura di un passato storico che l’artista sta portando avanti con successo da qualche anno.
Infine, dalla performance esplosiva di Loredana Longo in questo spazio espositivo immerso nella natura, prenderanno forma una serie di oggetti che poi il fuoco modellerà in nuove sculture.

Veduta dell’allestimento di Morfologia delle Meraviglie, a cura di Lorenzo Madaro per Officine Saffi presso Contrada Galante, Ostuni. Opera in ceramica di Paolo Gonzato, Copy, 2019.
Foto: Alessandra Vinci. Courtesy Officine Saffi

Morfologia delle Meraviglie
a cura di Lorenzo Madaro

Artisti in mostra: Paolo Gonzato, Anders Herwald Ruhwald, Kiasmo + Antonio Marras, Torbjørn Kvasbø, Morten Løbner Espersen, Loredana Longo, Shozo Michikawa, Johannes Nagel, Irina Razumovskaya, Alessandro Roma, Kati Tuominen-Niittylä

21 luglio – 18 agosto 2019
Inaugurazione: 20 luglio 2019, ore 19.30 su invito

Tenuta Diciassetteconi
Contrada Galante, 
Ostuni (BR)
(StradaProvinciale14,Ostuni-Martina Franca, km15)

Info – Prenotazioni: +39 340 6052474
puglia@officinesaffi.com
www.officinesaffi.com

 

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