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MILANO  | Galleria Rossana Orlandi | Fino al 13 aprile 2025

di MATTEO GALBIATI

La Galleria Rossana Orlandi di Milano accoglie, in occasione della Milano Design Week, l’esposizione personale dell’artista e designer sudcoreana Yong Nam Kim (1961) che, curata da Maria Vittoria Baravelli e inserita nell’ambito di RoCollectible 2025, si intitola Come Across.
Protagonisti sono oggetti d’arredo – armadi, contenitori, tavoli e tavolini – che, derivati strettamente dalla tradizione popolare e artigianale coreana, divengono vere e proprie opere d’arte in cui materiali e tecniche sono simbolo e rimando di quelle strutture filosofiche e sociali ben presenti nel vissuto dell’artista e dei suoi connazionali.

Yong Nam Kim, Soban, 2021, tavolo in vetro inciso, 43×20 cm

A Milano Yong Nam Kim si presenta con 20 sculture e installazioni a determinare un racconto sulla complessità della bellezza della cultura coreana dove spesso si contaminano le sfere del design e dell’arte, della tradizione e della modernità, del vissuto personali e della cultura popolare.
In questa esposizione importante è l’ispirazione ai principi filosofici orientali dell’Oseck che avvolge l’intera progettualità proposta da Kim: secondo la teoria dei cinque elementi ad ognuno corrisponde un colore che rimanda ad un preciso principio, direzione, forma e universo. Molto radicata nei coreani, questa riflessione, non unicamente riferita alla filosofia, alla spiritualità e all’arte, si estende a molti altri ambiti come l’architettura, la moda, il design.
A esempio Pagoda Oseck si compone di cinque contenitori in vetro trasparente che, uno sull’altro, si poggiano su placche di metallo laccato applicate le quali evocano i contenitori tradizionali coreani. Parte importante del lavoro di Kim, i contenitori non solo sono immagine del design tradizionale, ma anche sono ricordo della sua infanzia quando, cresciuta nel laboratorio dei genitori, artigiani di mobili a Seoul, ha avuto modo di vedere costantemente questi oggetti.
La ri-rappresentazione di armadi e contenitori della tradizione equivale riferirsi agli schemi e alle strutture sociali – soprattutto in ambito femminile – del suo paese. Gli Ham, armadi prodotti con legno di Paulownia – albero che i coreani piantavano alla nascita di ogni bambina – si costruivano per contenere, secondo tradizione, la dote della futura sposa. Intitolati Jang in mostra si presentano diverse tipologie, sempre in vetro, e rifinite con le classiche incisioni del legno con soggetti vegetali e uccelli.

Yong Nam Kim, Jang 1, 2021, vetro con applicazioni in ottone verniciato con lacca tradizionale coreana Ottchil, 77x39x136 cm

Il vetro, materiale iconico, per Kim è significativo nel rendere, assolvendo a una lavorazione precisato quasi maniacale, l’idea del vuoto, della riduzione al minimo, del togliere, temi importante per la cultura coreana. L’impegno del duro lavoro, in Corea, è decisivo per dare senso e valore, attraverso fatica e sacrificio, a quello che si compie.
Kim resta fedele anche all’Ottchil, la tradizionale laccatura coreana, lavorazione complessa e dispendiosa che inizia con l’incisione del tronco dell’albero Ott da cui poi si ricava la preziosissima linfa che viene trasformata in una lacca pregiata, con un complesso lavoro di trasformazione manuale.
Chiude il percorso espositivo l’installazione Pagoda Shred che, vera e propria sintesi della poetica dell’artista, esprime il gesto dell’accumulazione: qui una torre di vetro ingloba per successivi strati, dal basso all’altro, consistenze di materie diverse, dalla pietra alla leggerezza della carta sminuzzata, composta da testi e racconti scritti di pugno dall’artista.

Yong Nam Kim. Come Across
a cura di Maria Vittoria Baravelli
nell’ambito di RoCollectible 2025

7-13 aprile 2025

Galleria Rossana Orlandi
via Matteo Bandello 14, Milano

Orari: tutti i giorni ore 9.30-20.00
Ingresso libero

Info: www.rossanaorlandi.com

Yong Nam Kim è nata a Seoul nel 1961. Lavora dal 1998 come interior designer e ha iniziato la sua carriera come artista partecipando al 9th Gwangju Design Biennale 2021 e vincitrice del Gwangju Biennale Opencall Winner nello stesso anno. La sua prima personale si è tenuta a KOTE nel 2023. Le sue opere sono state inoltre selezionate come regalo ufficiale dalla Repubblica della Corea per il Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, per il Re del Regno Unito, e per il Presidente della Repubblica francese.

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