Marcello Maloberti, INCIPIT, 2025, solo show at Galleria Raffaella Cortese, Milan, Installation view Photo: t-space

L’essenzialità incisiva di Marcello Maloberti

ALBISOLA SUPERIORE (SV) | Galleria Raffaella Cortese | Fino al 23 dicembre 2025
MILANO | Galleria Raffaella Cortese | Fino al 23 dicembre 2025

di MATTEO GALBIATI

Dopo l’impegno della grande antologica con taglio retrospettivo, che lo ha visto protagonista lo scorso anno al PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, Marcello Maloberti (Codogno, 1966) torna con un doppio appuntamento nelle sedi di Albisola Superiore (SV) e di Milano della Galleria Raffaella Cortese dove presenta rispettivamente le mostre La conversione di San Paolo e Incipit, entrambe curate da Giulio Dalvit.

Installation view of La conversione di San Paolo by Marcello Maloberti, Galleria Raffaella Cortese, Albisola Superiore (SV) Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola Ph. T-Space Studio.

Queste esposizioni, nelle quali si genera per la prima volta un interessante collegamento spazio-temporale con i diversi ambienti della galleria nelle due città, raccontano un atteggiamento differente dell’artista che vuole definire i contorni di una logica riflessiva basata su una rarefatta e incisiva essenzialità. Così si propone e impone allo sguardo dello spettatore senza indugi: l’artista lascia, in un vuoto quasi disarmante, un’opera sola per ogni stanza dove, nel dubbio che effettivamente manchi qualcosa, la concentrazione di chi guarda trova modo e metodo per rallentare rispetto la sua abituale velocità di osservazione. Maloberti non permette alla nostra attenzione di concedersi la consuetudine della distrazione e della superficialità e, nonostante il poco, ci mette nella condizione di soffermarci e guardare – bene e meglio – questi suoi interventi capaci di lasciarci percepire uno stato di tensione differente.

Installation view of La conversione di San Paolo by Marcello Maloberti, Galleria Raffaella Cortese, Albisola Superiore (SV) Courtesy the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola Ph. T-Space Studio.

Nelle due sedi espositive questa vibrazione potente, che non manca certo di riferimenti all’arte del passato i quali, più o meno evidenti, rimangono nella definizione ultima alle sensazioni ritrovate ed espresse, sentite e colte dal pubblico, si sente con inevitabile certezza e si incarna in presenze che proprio nel poco elevano un senso da ritrovarsi nella sua esperienza diretta. Un esperire che è necessario, ineludibile per consentire un percorso di attraversamento per lo sguardo, scopo che si prefigge l’artista avvantaggiandosi della potenza e della forza iconica delle sue opere. Queste vivono di una stretta reciprocità risuonando nell’eco di un vuoto e di un’assenza che è motivo di riflessioni e meditazioni attraverso le quali il pubblico è spinto a impegnarsi nell’ascolto e nella deduzione di possibili significazioni di quegli elementi percepiti come quotidiani ma che, in quest’atmosfera di sofisticata semplicità estrema, diventano straordinari.

Marcello Maloberti, INCIPIT, 2025, solo show at Galleria Raffaella Cortese, Milan, Installation view Photo: t-space

È, del resto, nell’essenza del fare di Maloberti riuscire a renderci sempre protagonisti e interpreti assoluti della sua teatralità poetica, intagliata nella marginalità residua di un qualcosa che, sovvertito nella sua plausibile immediata identità, attiva improbabili e inattesi percorsi dell’immaginario che restano continuamente aperti, perché tutti praticabili dalla nostra individuale sensibilità.
Si comincia dall’installazione albisolese La conversione di San Paolo che, rispetto al resoconto contenuto negli Atti degli Apostoli, non ci presenta Saulo-Paolo folgorato sulla via di Damasco, ma un Crocifisso antico, minimamente agito dall’artista, volto contro a una finestra e, per questo, costretto a dare le spalle a chi entra nell’ambiente espositivo. Maloberti sfiora e sorvola la citazione dell’omonima e celebre opera caravaggesca su questo stesso tema, eppure la incarna evocandone la teatralità della chiamata, il senso di immanenza, la percezione di un abbandono alla solitudine e al silenzio e, soprattutto, la presenza di una luce viva che domina l’agire umano in un tempo presente. Missione e predestinazione intercedono nella figura dell’Uomo crocifisso che cerca una nuova speranza e, ignorando quasi i nostri sguardi, ci indica la strada da seguire in una conversione che Maloberti sa mantenere idealmente laica.

Marcello Maloberti, INCIPIT, 2025, four brass plates, 45 × 45 × 0,5 cm each, Courtesy of the Artist and Galleria Raffaella Cortese, Milan – Albisola Photo: t-space

Non c’è il racconto consueto, non c’è un’immagine codificata, perché tutto vive di un’azione continua, ribadita nel presente di chi osserva. Icona sacrale, non sacra.
Sul sentiero dell’inaspettato Maloberti insiste anche nei tre spazi della Galleria Raffaella Cortese a Milano e con Incipit riprende la serie Martellate con una frase inedita impressa con la sua stessa grafia: IL PUBBLICO DEVE RIMANERE NELLA SUA FAME. Enigmatica e perentoria, il suo vero significato rimane nella chiave di lettura che ciascuno riesce ad attribuirle: incisa uguale su tre formelle identiche – che paiono poi sempre minimamente diverse per le influenze determinanti esercitate dagli ambienti in cui sono coscienziosamente e sapientemente “abbandonate” – dispone le tappe di una Via Crucis che ha forse solo il suo inizio, ma non una fine stabilita. Non ci sono, poi, accadimenti precisi nelle sue stazioni, ma sempre la stessa stesura scritta che, ripetendosi, diventa eco e mantra per i nostri occhi.

Marcello Maloberti, INCIPIT, 2025, solo show at Galleria Raffaella Cortese, Milan, Installation view Photo: t-space

Tracce di una storia passata sono rimandate alle forme di questi oggetti che, però, nuovamente non sono sterile citazionismo, ma cercano di risolvere altrimenti la fragilità stessa dell’iconicità evocata. Maloberti vuole dissuadere da una lettura monodirezionale ricorrendo sempre all’ambiguità della sua profondità concettuale, fulcro essenziale della sua poetica e della sua estetica e del richiamo proposto in-direttamente all’osservatore.
Riprendendo tautologicamente la fotografia dell’installazione di Albisola, Maloberti dichiara, una volta di più, il desiderio di pronunciarsi in una significazione che nasce dall’attraversamento di questi percorsi che lui, come artista, si limita quasi ad accennare, conscio della necessità che le risposte vere non possono più essere preconfezionate, ma cercate con volontà critica dal publico. Lui solo può valicare l’orizzonte della conoscenza o abbandonarsi alla comodità dogmatica della superficialità.

Marcello Maloberti. La conversione di San Paolo
a cura di Giulio Dalvit
con il patrocinio di Comune e Assessorato alla Cultura di Albisola Superiore, Comune di Albissola Marina
in collaborazione con Associazione Albisola per Albisola, Fondazione Museo della Ceramica di Savona, Gabriele Cordì, Peluffo & Partners

20 settembre – 23 dicembre 2025

Galleria Raffaella Cortese
via Colombo 54, Albisola Superiore (SV) 

e

Marcello Maloberti. Incipit
a cura di Giulio Dalvit

25 settembre – 23 dicembre 2025

Galleria Raffaella Cortese
via A. Stradella 7-1-4-15, Milano

Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00 e 14.30-19.00

Info: +39 02 2043555
galleria@raffaellacortese.com
www.raffaellacortese.com
www.albisola.raffaellacortese.com

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