© Ilaria Bramezza

Le Architetture dell’Assenza di Ilaria Bramezza da Spazio SV a Venezia

VENEZIA | Spazio SV – Centro espositivo San Vidal | Fino al 29 aprile 2025

di FRANCESCO LIGGIERI

Amici di Espoarte, mi sono di nuovo riperso in Laguna con un groppo in gola e un caleidoscopio di visioni che mi frullano in testa come spritz a Ferragosto. Per fortuna sono ritornato allo Spazio SV – Centro espositivo San Vidal, in quella Venezia che non è solo gondole e turisti col naso all’insù, ma anche fucina di storie, di pensieri che graffiano l’anima e mi sono di nuovo reffato. Lì, Ilaria Bramezza ha installato la sua personale, Le Architetture dell’Assenza, curata da Silvia Previti, e vi dico, è un viaggio mica da ridere. Un percorso in due atti, come a teatro, che ti sbatte in faccia la fragilità del nostro abitare, il destino delle città che mutano, si sbrecciano, svaniscono.

© Ilaria Bramezza

 

Al piano terra, ti accoglie un’esplosione di colori, un delirio di piante architettoniche che sembrano uscite da un sogno, da un’utopia urbana. Ma è un sogno che si incrina, che vira al nero, presagio di una catastrofe imminente. Un cortocircuito, lo chiama la curatrice, tra il progetto e la sua dissoluzione. Poi sali le scale, e il paesaggio cambia. L’architettura si fa a pezzi, si confonde con la rovina, evoca silenzi assordanti, assenze che pesano come macigni. Grattacieli che si sciolgono nel nulla, piante che diventano bersagli di guerra, colori che si fanno pallidi, spettrali.
E qui, Calvino fa capolino, con le sue “Città Invisibili”. Perché, diciamocelo, le città non sono solo mattoni e strade, ma storie, memorie, comunità. E quando queste storie si spezzano, quando la “casa” diventa un miraggio, allora siamo fottuti. La Bramezza, però, non si ferma alla bellezza (e al suo svanire). Ci mette davanti al naso il “domicidio”, concetto che Buttafuoco ha sbandierato alla Biennale di Architettura. La distruzione sistematica delle abitazioni, in zone di guerra come Gaza e l’Ucraina, come arma per cancellare un popolo, la sua storia, la sua identità.

© Ilaria Bramezza

 

Allora, Le Architetture dell’Assenza diventano un pugno nello stomaco, un memento mori che ci ricorda la fragilità del nostro mondo, la necessità di resistere, di ricostruire, di non dimenticare. Ilaria Bramezza, che arriva da studi economici e si è fatta artista da autodidatta, con un amore per il neo-puntinismo, ci dimostra che l’arte può essere potente, politica, capace di farci guardare in faccia le nostre paure e le nostre speranze.
Andate a vederla, amici. Ne vale la pena e magari vi perdete come me.

© Ilaria Bramezza

Ilaria Bramezza. Le Architetture dell’Assenza
a cura di Silvia Previti
in collaborazione con SALCO Packaging Makers

12 – 29 aprile 2025

Spazio SV – Centro espositivo San Vidal 
Campo San Zaccaria, Scoletta di San Zaccaria, Venezia

Orari: da martedì a domenica 10.30 – 12.30 / 15.00 – 18.00, chiuso lunedì. Ingresso libero

Info: www.spaziosv.com
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