BOLOGNA | Cubo Unipol | 12 giugno – 4 ottobre 2025
di AURORA SECCHIA
Quante storie può raccontare un luogo? Quante memorie può conservare nelle sue case, nelle sue strade, nei suoi campi? E cosa accade quando quel luogo può essere ovunque, ma sembra inesistente?
La mostra Nicola Nannini. Non è ancora buio, a cura di Simona Vinci nelle due sedi bolognesi di CUBO – museo d’impresa del Gruppo Unipol – ci fa entrare in questo immaginario.
Sedici opere pittoriche che narrano storie, espongono luoghi, intrecciano i diversi vissuti.
In mostra, e in modo più ampio nel catalogo, le opere di Nicola Nannini incontrano un testo inedito creato su misura da Simona Vinci, Premio Campiello 2016. Il dialogo tra i due linguaggi va piano piano stratificandosi, aprendo una porta direttamente all’interno delle opere e del mondo che contengono. Le parole di Vinci sono ciò che hanno dato fiato, voce a quello che si percepisce.
Ma i luoghi di Nannini sono animati in se stessi, sono carichi di tensioni. Non sono solo paesaggi di un paese liminale della provincia di Ferrara – Cento, dove l’artista ha sempre vissuto – ma è un paese e basta. L’artista parla di quei luoghi come un foglio bianco sul quale è possibile scrivere di tutto, perché qualsiasi cosa può accadere su una pagina vuota in cui convergono tante storie. Sono non-luoghi, ma non come li intese Marc Augé, in quanto non sono posti di transizione ma di vita, di sedimentazione di passaggi. Sono posti talmente anonimi che possono essere riconosciuti da tanti, ma non capiti da tutti.
Le opere di Nannini ci raccontano che esistono luoghi che sembrano sospesi, immobili, come rimasti fermi e intrappolati in un frammento di un tempo che è già passato. Tutto questo lo narra attraverso un realismo spiazzante, che l’artista stesso cerca di attenuare inserendo all’interno delle sue tele delle parole, appunti sparsi che ricordino che quella dimensione è comunque pittura. Ci pone davanti all’esistenza di posti che sono vivi attraverso il ricordo delle vite che li hanno abitati, attraverso le parole delle persone che li abitano ancora e in un certo senso li abiteranno per sempre. «[…] o forse invece è proprio nei luoghi dove si può stare fermi, dove le cose non si sovrappongono, che si può ancora riuscire a vedere», dal testo di Simona Vinci.
All’interno del titolo, Non è ancora buio, troviamo tutto. È in quel momento in cui arriva «l’ora blu» che il tempo si arresta, è sia giorno che notte nello stesso momento e le case, le strade, i cartelli stradali, le ringhiere e le distese dei campi entrano in uno stato di dilatazione e distensione.
Il percorso espositivo si articola nelle due sedi di CUBO Unipol a Bologna e ognuna offre uno sguardo e un immaginario diverso sulle opere di Nicola Nannini: la sede CUBO in Torre Unipol ospita i paesaggi notturni, sospesi, che valicano continuamente il confine tra il visibile e il non visibile, tra la presenza e l’assenza; la sede di CUBO in Porta Europa, invece, accoglie i paesaggi diurni, dove la luce non è sinonimo di chiarezza ma piuttosto di possibile e impossibile che si incontrano e che sembrano convivere in quei luoghi da sempre.
«È stata la notte a insegnarci i nomi del nero e quelli del blu. E il giorno invece ci ha insegnato i cieli bianchi, il grigio, il marrone e il carta da zucchero delle nuvole, il rarissimo azzurro, ci ha insegnato l’intonaco delle case emiliane di pianura, il giallo pallido e rosa antico, ocra, azzurro e verdino, alcuni rossi bolognesi, terracotta e veneziani, il Piano del Colore ci ha modellato lo sguardo e le emozioni. Noi.»
L’unione tra parola e pittura, tra testo e immagine, amplifica le sensazioni di smarrimento e di riconoscimento che si provano, portandoci ad immaginare di attraversare per davvero quei luoghi.
Nicola Nannini. Non è ancora buio
a cura di Simona Vinci
12 giugno – 4 ottobre 2025
CUBO in Porta Europa – Piazza Sergio Vieira de Mello, 3/5, Bologna
CUBO in Torre Unipol – Via Larga, 8, Bologna
Orari: lun – ven, ore 9.30 – 20. Sab e dom, chiuso
Info: www.cubounipol.it