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Piemonte, giugno 2010. Dalla sinergia delle maggiori istituzioni attive sul territorio, si sviluppa un programma mensile dedicato all’arte contemporanea. Chi conosce la realtà piemontese quasi non si stupisce: Giorno per Giorno (è questo il nome del progetto) conferma la capacità di networking di un territorio che da anni si impegna a sostegno – finanziario, programmatico ed esecutivo – di un progetto di lungo periodo dedicato alla cultura e in particolare alle emergenze contemporanee, siano queste artistiche, musicali o teatrali. 19 istituzioni coinvolte, coordinate da Artissima, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e Art Torino-Piemonte. Un calendario mensile fitto di mostre, vernissage, incontri, proiezioni cinematografiche, performance, interviste…
Abbiamo posto alcune domande a Francesco Manacorda, direttore di Artissima…

Susanna Sara Mandice: Giorno per Giorno si avvia alla conclusione. Che riscontro avete avuto dall’evento? A parer nostro, il bilancio sembra essere positivo, almeno a giudicare dall’affluenza di pubblico e dai commenti scambiati con gli addetti ai lavori. È lo stesso per gli organizzatori?
Francesco Manacorda: Direi di sì. Mi sembra che l’iniziativa abbia generato un buon riscontro pubblico e che gli addetti ai lavori abbiano risposto con entusiasmo e interesse. Spero il prossimo anno di riuscire a farne un’iniziativa ancora più accessibile per poter generare un pubblico ancora più ampio.

La comunicazione del mese si è caratterizzata per un linguaggio giovane, dinamico, senza inutili orpelli ed efficacissimo nella sua semplicità. A partire dal sito internet (snello, piacevole, completo e privo di pomposi contenuti autocelebrativi); passando per i comunicati stampa (leggeri e mirati), per finire con l’agile agendina e i simpaticissimi post-it, caratterizzati anch’essi per fruibilità ed essenzialità. Una comunicazione contemporanea per un evento contemporaneo?
Non solo contemporanea, ma anche diretta e senza interferenze. L’arte contemporanea deve essere percepita come una risorsa per tutti, senza barriere linguistiche, sociali o culturali per cui è importante dare un segnale forte ed essere in grado di parlare a tutti, pur nella consapevolezza del dato che non tutti siano poi interessati a ogni evento.

Al di là dei numeri, Giorno per Giorno ha saputo proporre eventi di notevole qualità culturale. Dai grandi nomi (Santiago Sierra, Vito Acconci, Charles Atlas, Tania Bruguera), agli artisti più giovani (Alberto Scodro, Eva Marisaldi). Non si è trattato, come spesso accade nei festival, di una serie di appuntamenti di media qualità con due o tre punte d’eccellenza. Come si è arrivati a proporre un calendario così fitto di eventi di riconosciuto valore artistico?
Giorno per Giorno è stato il risultato della collaborazione tra diversi enti istituzionali. Ogni museo o istituzione si è preso carico di offrire una qualità alta e il prodotto finale è risultato maggiore della somma delle parti. In Piemonte abbiamo molte istituzioni di grandissima professionalità e qualità e credo che la sinergia produca più della concorrenza. Come dicevo prima, spero il prossimo anno di poter consolidare l’offerta e la collaborazione per trasformare giugno in un evento che parli sia al pubblico locale, sia a quello internazionale.

Volutamente non le pongo domande relative al ruolo che le diverse istituzioni hanno avuto: Giorno per Giorno (così come gli appuntamenti dell’ormai tradizionale mese del novembre piemontese) dimostra come sia realizzabile un networking efficace, contraddicendo i pregiudizi che vorrebbero gli Italiani non in grado di organizzare un sistema di rete. Può spiegarci come la rete possa diventare risorsa, tanto più in tempi di crisi e di contrazione di risorse economiche?
Quando le risorse diminuiscono la rete è fondamentale per condividere le risorse e la loro efficacia, per esempio la comunicazione fatta da Giorno per Giorno ha una ricaduta sull’intero sistema perché si è avvalsa di spazi pubblicitari che i budget per i singoli eventi non avrebbero potuto sostenere. Collaborare vuol dire inoltre avere una struttura agile che riunisca i vari soggetti senza determinarne il contenuto culturale, in modo che ognuno abbia autonomia di programma e allo stesso tempo si avvantaggi di un’immagine forte all’esterno.

A proposito di rete: i galleristi mi pare restino ancora una volta ai margini dei progetti, diciamo così, “istituzionali”. È pur vero che il circuito della TAG ha aderito al programma organizzando una serata di open galleries, eppure ho la sensazione che manchi una reale sinergia operativa. Qual è il suo parere? Pensa sia ipotizzabile una collaborazione più intensa o ritiene impensabile una cooperazione tra costituenti diverse dello stesso settore?
Il problema ha a che fare con la struttura economica che oppone no-profit e progetto commerciale. Credo che la TAG sia un sistema nel sistema che è necessario aiutare e valorizzare, ma promuovere singoli operatori rischia di creare conflitti di interessi e di selezione che sarebbero difficilmente gestibili.

È inevitabile una domanda sul prosieguo del progetto. Che tipo di seguito si pensa di dare al programma?
Vorrei cercare di rendere la serie di eventi più omogenea senza però imporre contenuti, eventi o temi alle istituzioni partecipanti. Potendo lavorare con maggiore disponibilità di tempo per la programmazione, cercheremo di dare al progetto un indirizzo più coeso, magari proponendo un filo rosso tra le varie istituzioni e appuntamenti.

Il progetto in breve:
Giorno per Giorno
Sedi varie, Torino
Progetto ideato e promosso dalla Fondazione per l’arte Moderna e Contemporanea CRT
in collaborazione con ContemporaryArt Torino Piemonte
Segreteria organizzativa Artissima
Via Bertola 34, Torino
Info: +39 011 19744106
www.giornopergiorno.org
Fino al 30 giugno 2010

In alto da sinistra:
Matteo Rubbi, Italia61, 2010, scritta luminosa. Courtesy dell’artista
Meschac Gaba, Perruques-architecture, 2006, installazione alla Galleria Continua, San Gimignano.
Foto Ela Bialkowska. Courtesy Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin

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