REGGIO EMILIA | PALAZZO DEI MUSEI | FINO AL 26 OTTOBRE 2025
di AURORA SECCHIA
Per chi prova a capirla realmente, a entrarci dentro senza paura di essere assorbiti, l’arte è sempre politica. Perché la stessa origine della parola “politica” significa che attiene alla città. Perché l’arte è uno strumento per leggere e comprendere il mondo, perché è un mezzo di comunicazione, un modo per veicolare il pensiero. Perché la vita è politica e l’arte, in un modo o nell’altro, tratta sempre di vita, di vite.

Contro la guerra. Sguardi e immaginari non è solo una mostra, è un risveglio di coscienza. Si tratta di un progetto di EMERGENCY a cura di CHEAP Street Poster Art, presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia.
EMERGENCY ONG ETS è un’organizzazione internazionale nata in Italia nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Promuove da sempre una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Si è sempre schierata al fianco delle vittime, dedicando impegno e forze all’obiettivo realizzabile di abolire la guerra e la sua cultura, di eliminarla dalla storia dell’umanità. Si tratta di un’utopia, nel senso in cui CHEAP intende il termine, ovvero non qualcosa di impossibile, ma qualcosa che deve ancora accadere.
CHEAP è un progetto indipendente – un collettivo fondato da sei donne a Bologna nel 2013 – che promuove la Street Art come strumento di rigenerazione urbana e indagine del territorio. Il linguaggio più utilizzato da CHEAP, anche come strumento di riappropriazione collettiva di spazio e di discorso pubblico, è il manifesto. Questo linguaggio ha un forte valore sia all’interno della storia dell’arte, che nella cultura popolare. Ha insito in sé il senso di lotta, di far sentire la propria voce, di fare ed essere resistenza.

EMERGENCY e CHEAP si incontrano nelle sale espositive attraverso un allestimento di impatto, che proietta e immerge totalmente al suo interno, nonostante inizialmente richieda quasi il coraggio di entrare.
La mostra si apre con la citazione dell’articolo 11 della Costituzione italiana: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». Nero su bianco.
Dall’archivio storico di EMERGENCY emergono grandi fotografie sulle attività di cura che vengono messe in pratica in diverse parti del mondo, dall’Afghanistan all’Iraq. Si alternano ai manifesti di CHEAP, a statement che arrivano forti come pugni nello stomaco e a poster di artisti e artiste invitati a partecipare dall’Italia al Brasile, dalla Spagna alla Polonia. Un coro di voci diverse che urlano all’unisono la stessa cosa. «Nessuna guerra è inevitabile». «Basta guardare la realtà. Basta guardare in faccia le vittime. Basta non girarsi dall’altra parte».

Viviamo in tempi di guerra, ma in realtà è sempre difficile trattare queste tematiche che si stagliano nella nostra contemporaneità come vere e proprie urgenze. Contro la guerra. Sguardi e immaginari ci mette di fronte alla realtà dei fatti, ma sempre con rispetto.
Un display espositivo che ricorda una feritoia ripara immagini forti, esplicite e crude. Fotografie di formato ridotto rispetto alle altre presenti in mostra che si fanno testimonianza della violenza della guerra. Sono un appello a chi guarda, richiedono di avvicinarsi – avvertendo contemporaneamente di ciò che si sta per guardare – e richiedono un’assunzione di responsabilità. Non si tratta di spettacolarizzazione del dolore, ma di una forma di sensibilizzazione, di creazione di un legame di empatia.
Una delle sale della mostra è dedicata a Gino Strada – chirurgo e fondatore di EMERGENCY – perché è anche grazie a lui, alla sua pratica, alle sue azioni, se abbiamo la consapevolezza che «La guerra non è mai la soluzione, ma è sempre il problema».
L’obiettivo della mostra è quello di creare spunti di riflessione, di risvegliare le coscienze e la consapevolezza del proprio ruolo, di muovere qualcosa. Lo scopo è agitare l’interno perché l’esterno è già sottosopra. Oggi, come ieri, queste parole tornano urgenti come canto della resistenza contemporanea.
«E se nei vostri quartieri, tutto è rimasto come ieri, senza le barricate, senza feriti, senza granate. Se avete preso per buone le “verità” della televisione, anche se allora vi siete assolti siete lo stesso coinvolti.» Fabrizio De André, Canzone del maggio (Liberamente tratta da un canto del maggio francese 1968), 1973.
Contro la guerra. Sguardi e immaginari
un progetto di EMERGENCY, a cura di CHEAP Street Poster Art
nell’ambito del Festival di Emergency 2025 “La voce”
5 settembre – 26 ottobre 2025
Palazzo dei Musei
via Spallanzani 1, Reggio Emilia
Con le fotografie di Alessandro Annunziata, Linzy Billing, Victor Blue, Paula Bronstein, Matthias Canapini, Francesco Cocco, Mario Dondero, Giles Duley, Simona Ghizzoni, Diambra Mariani, Giulio Piscitelli, Francesco Pistilli, Teba Sadiq, MattiaVelati, Mathieu Willcocks
Con i poster di CHEAP, Jacopo Camagni, DeeMo, Joanna Gniady, Coco Guzmán, Infinite, Luchadora, Dario Manzo, MilitanzaGrafica, Rita Petruccioli, Camila Rosa, Testi Manifesti, Tomo77
Con una sezione dedicata ai manifesti di FUCK WAR a firma di ALECT, Alessandro Maria Papale, Andrea Musso, Andrea Papi, Associazione Malafimmina, Barbabietola Studio, BETTA CAVALIERI_BCSTUDIO, Bianca Consiglio, BOGDAN ANDREI CRACIUN e GIACOMO GUCCINELLI, Bright Woo, Chasel Peng, Code2, COLLETTIVO SGAM, corp0_fluido, Costanza Rosi, Cristiano Andreani, Dario Manzo, Dark Kitchen, DeeMo, Erica Borgato, Federico Ruxo, FUMETTINERI, GBRLSTRCX, Giacomo Cigolotti, Giacomo Falcinelli, Giorgia Lancellotti, Giorgibel, Giulia Ananìa – AlmostRomantic, Giulia Ceccarani, Jose Luis Lopez, Keith Kitz, KSDSGN, KTRLV, Lorenzo Colmaer, LUO YIMIN, Lynn, Mabel Morri, MALACARTA, Manuela Mapelli, mastrone_life – Nazario Petrucci, Matteo Facchini, MILITANZA GRAFICA, MTT, Noe Gamma, projektado collective, Salvatore Costante, Serena Brancati – Arabella, Stefano Puccio, Terri Bile, TESTI MANIFESTI, Tomas Ives, Valerio De Luca, Vittorio Giannitelli, WANG Bin, YI LIN, Zhang Yi, Zuo Biao Peng, TOMO77
Info: +39 0522 456816
musei@comune.re.it
https://www.musei.re.it/



