ArtVerona 2025: tutti i vincitori dei premi

Nell’ambito della 20.a edizione di ArtVerona sono stati assegnati in totale 10 Premi.

La giuria del Premio A Disposizione. Veronafiere per l’arte – fondo di acquisizione di Veronafiere nato nel 2018 – composta da Patrizia Nuzzo, curatrice responsabile Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea di Verona, Diego Bergamaschi, collezionista e Romano Artoni, Vice Presidente di Veronafiere S.p.A. premia in questa edizione di ArtVerona quattro opere: Limbo (2010) dell’artista Regina José Galindo presentata da Prometeo Gallery, Milano-Lucca; Fuoco (1965) di Nanni Balestrini esposta nello stand della Galleria Frittelli arte contemporanea, Firenze; Orfeo (2025) di Agostino Rocco proposta da Candy Snake Gallery, Milano; In the upperandgrowth (2025) di Natália Trejbalová esposta da The Flat – Massimo Carasi, Milano.

Le scelte della giuria hanno espresso la volontà di definire in maniera sempre più puntuale l’identità di una collezione corporate, volta a rafforzare il brand di Veronafiere come potenziale investimento culturale ed economico. Per l’edizione 2025 il budget del Premio è stato ampliato consentendo un’acquisizione più ampia delle opere.
Fuoco, opera storica di Balestrini del 1965, rappresentativa della ricerca dell’artista nell’uso di neologismo e giochi di parole, va a confermare il potere sovversivo del linguaggio superando le convenzioni letterarie ed artistiche tradizionali creando il suo inedito ed evocativo vocabolario. Nel lavoro Limbo il corpo dell’artista latino-americana Regina José Galindo diviene corpo stesso dell’opera a determinare la rappresentazione di una società dove le ingiustizie, i drammi e gli abusi sociali e culturali sono all’ordine del giorno.
La perfezione manierista di Orfeo di Rocco turbata dall’horror vacui dei pois, che si sussegue sul volto e sulle vesti del giovane ritratto, sembra alludere alla ricerca di un’armonia ormai irraggiungibile e per sempre perduta nella contemporaneità.
Attraverso la tecnica dell’aerografia Trejbalová in restituisce la rappresentazione di una natura ibrida, quasi mostruosa, delineata sulla superficie attraverso maschere tratte da materiali organici e cromaticamente vibranti.
Tra le future iniziative che valorizzeranno la collezione si conferma il progetto “vis à vis: conversazione tra collezioni”, attualmente in corso presso la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, che vede le opere della collezione di Veronafiere esposte negli spazi del museo pubblico come valorizzazione e promozione dell’arte moderna e contemporanea.

ArtVerona 2025 – Premio Zenato Academy per la fotografia under 40: Zana Masombuka, Nodugwana II (2018). Ph. EnneviFoto

È Zana Masombuka con l’opera Nodugwana II (2018), presentata dalla galleria Cellar Contemporary, Trento, la vincitrice della seconda edizione del Zenato Academy per la fotografia under 40. La giuria composta da Nadia Zenato, Luca Panaro, direttore artistico di Zenato Academy e dal critico d’arte Alberto Fiz ha scelto di premiare le tre opere di Masombuka (nata nel 1995) come esempio dell’arte africana contemporanea impegnata a tramandare la storia del proprio Paese mediante una narrazione personale. Storie del passato e del presente si intrecciano per re-immaginare il futuro della sua popolazione. Le fotografie, non prive di ironia, prendono ispirazione dall’infanzia dell’artista passata nel territorio rurale dello KwaNdebele, in un piccolo villaggio chiamato Siyabuswa, esaminando temi di modernità, tecnologia e ritualità, pur rimanendo profondamente radicata alle tradizioni culturali della sua comunità. Il Premio Zenato Academy conferma in occasione di ArtVerona la volontà di valorizzare e di promuovere i giovani artisti italiani e internazionali under 40 di maggiore talento che si esprimono attraverso il linguaggio fotografico.

Vincitrice del Sustainable Art Prize, uno dei progetti di ArtVerona a supporto delle tematiche di sostenibilità, è l’artista Mercedes Lachmann presentata da Orma Art, Milano. Il premio, istituito nel 2017, dal 2022 coinvolge tutti gli Atenei veneti. Questa la motivazione condivisa dalla giuria composta da Giulia Zompa, storica dell’arte contemporanea, Elena Semenzin, professoressa di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Mauro Varotto, professore di Geografia all’Università degli Studi di Padova, Matteo Nicolini, professore di Diritto pubblico comparato all’Università degli Studi di Verona: il lavoro di Mercedes Lachmann emerge come una pratica di sostenibilità e responsabilità ambientale sviluppata in un’ottica decoloniale. Unendo materiali naturali, saperi e memorie collettive, il lavoro dell’artista appare capace di stimolare una consapevolezza ecologica. È stata particolarmente apprezzata la capacità dell’artista di impiegare, contaminandoli, materiali diversi e di unire la dimensione della cura con le tradizioni ancestrali amazzoniche aprendo una nuova prospettiva sui temi della sostenibilità.

Dedicato ad artisti giovani e mid-career, il premio stARTup è stato assegnato all’artista Bai Yiyi rappresentato dalla Galleria Poggiali, Firenze, Milano, Pietrasanta. Così si è espressa la giuria composta da Nico Sgarzi, collezionista e promotore del premio, e dai collezionisti Luca Bagnoli e Dorothee Henriette Koenig: “a nostra scelta è stata motivata dalla sensazione di esserci trovati davanti ad un lavoro di grande intensità cromatica, dove l’artista ha saputo trasferire la cultura e la sapiente ricercatezza tipica delle manifatture cinesi, senza però cadere nel banale e dando valore di fatto alla sua tecnica estremamente ricercata e raffinata. Bai Yiyi, attraverso il suo lavoro si prende cura di se stesso, regalandoci una funzione “benefica” e rassicurante volta alla ricerca di una comunicazione-connessione con gli altri”.

ArtVerona 2025 – Premio Massimiliano Galliani per il Disegno under 40: Mauro Valsecchi, Antologia privata (2025). Ph. EnneviFoto

Il Premio Massimiliano Galliani per il Disegno under 40 è stato vinto dall’opera Antologia privata (2025) di Mauro Valsecchi, un polittico di dieci disegni a pigmento su legno. L’opera è stata scelta da una giuria composta da Omar Galliani, artista e membro dell’Associazione culturale artMacs, Fausto Torelli, Sindaco del Comune di Montecchio Emilia, Margherita de Pilati, sostituto Direttore per le sedi di Trento del MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Ivan Quaroni, critico, curatore e giornalista, Franco Guerzoni, artista, con la seguente motivazione: “viene premiata l’opera Antologia privata dell’artista Mauro Valsecchi per l’ineccepibile capacità tecnica. All’acribia del miniaturista si associa la capacità di innovare un tema noto con una chiave di lettura fresca e contemporanea. Interessante vedere la compresenza dei riferimenti storico-artistici e culturali all’interno della sua ricerca”.

Il Premio Fondazione The Bank per la pittura contemporanea promosso dalla Fondazione THE BANK ETS – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea in partnership con ArtVerona è stato assegnato ex-equo alle opere Starry Sky (2025) di Paul Rog rappresentato da Candy Snake Gallery, Milano, e Attesa – dalla serie Doveri coniugali: Castità, Fedeltà e Maternità (2024) di Gahel Zesi, presentata da Liquid Art System. La motivazione espressa dalla giuria composta da Marta Cereda, curatrice, Denis Isaia, curatore del MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Cesare Biasini Selvaggi, curatore e giornalista è stata la seguente: “Gahel Zesi è stata selezionata per la qualità immaginativa esito di una sensibilità eccedente, tesa a riorganizzare il rapporto con il vissuto anche attraverso un tratto pittorico meditativo. Per quanto concerne Paul Rog, il riconoscimento va a una pittura consapevole per composizione, tecnica e invenzione. Un encomio per riferimenti disorientanti nella relazione fra il passato e il futuro, tipici del nostro presente”.

Il Premio MZ Costruzioni, nato nel 2019 su iniziativa di Antonio e Michele Zito, imprenditori e collezionisti, dedicato ad artisti under 40 senza vincoli di linguaggio, che quest’anno include anche una nuova proposta di residenza artistica attraverso il nuovo brand Dowedo, è stato attribuito dalla giuria composta da Gennaro e Antonio Zito, imprenditori e collezionisti e dai curatori Carlo Sala e Thomas Ba, all’opera Classico Industriale (2025) di Miriam Marafioti, presentata dalla Galleria Alessandro Bagnai di Firenze. La scelta è caduta su Marafioti per la capacità di creare delle visioni paesistiche dove all’interno del contesto industriale si insinuano gli elementi naturali producendo un confronto imprevisto. Vincitore della Residenza Artistica DOWEDO è invece risultato l’artista Gianluca Brando presentato dalla galleria Red Lab Gallery, Milano, Lecce, per la capacità di utilizzare e mettere in dialogo materiali della tradizione e le istanze del sentire contemporaneo, con l’auspicio che l’esperienza crei un proficuo confronto tra l’autore e le maestranze del mondo produttivo.

ArtVerona 2025 – Premio MZ Costruzioni: Miriam Marafioti, Classico Industriale (2025). Ph. EnneviFoto

Il Premio Casarini Due Torri Hotel per la Pittura Under 40, alla sua decima edizione, è stato attribuito all’opera Fiori di carta (2024-2025) di Marco Sisto presentata da L’Ariete artecontemporanea, Bologna. La giuria composta da Dario Tomasinelli, curatore, Mazdak Faiznia, curatore, Giovanni Paolo, presidente del Gruppo Duetorrihotels, Franco Vanetti, general manager del Gruppo Duetorrihotels, Silvano De Rosa, direttore del Gruppo Duetorrihotels, ha scelto di conferire il riconoscimento a questo giovane artista che ha saputo trasformare un silenzio imposto dalla nascita in una forma di espressione potente, personale e profondamente poetica. La sua opera è testimonianza di come il limite possa farsi linguaggio e di come il silenzio possa farsi visione. La Giuria ha inoltre aggiunto: “Ci ha colpito in particolare l’approccio unico al colore: un trattamento che parte dal pigmento artigianale, con una tecnica originale e meditata che rivela un’intensa ricerca personale. I suoi quadri acquisiscono una sorprendente tridimensionalità, come se ogni superficie raccontasse una profondità invisibile. Sisto lavora spesso sul monocromo, ma le sue immagini sono tutto fuorché prive di sfumature. Sono memorie evocate, immagini-sintesi di esperienze vissute o assorbite, che invitano chi guarda a riflettere sull’intreccio indissolubile tra arte e vita, tra ciò che si è vissuto e ciò che si sceglie di rappresentare. Particolarmente significativa è la sua capacità di raccontare con delicatezza e forza al tempo stesso, i temi universali della pace e della guerra, mantenendo sempre uno sguardo essenziale, attento alla forma e alla sua evocazione. Il suo tratto – forse anche per la formazione e le radici bolognesi – rimanda, in filigrana, alla lezione di Giorgio Morandi: nella scelta della sobrietà, nella concentrazione su pochi elementi, nell’attenzione al silenzio delle forme. Marco Sisto ci ha mostrato che l’arte può nascere da un’assenza e diventare piena, comunicativa, necessaria. Per questa capacità di trasformare la propria esperienza in un linguaggio estetico coerente e originale, gli conferiamo con convinzione il Premio Casarini”.

I membri della giuria del Premio Display, Patrizia Moroso, art director di Moroso S.p.a. e Lino Palena, direttore di produzione di Video Sound Art, premiano la Galleria Artesilva, Seregno, per la coerenza nell’allestimento e l’equilibrio generale dell’esposizione. Per l’eleganza e la costruzione di spazi specifici viene invece assegnata una menzione speciale a Mazzoleni, Londra Torino, mentre per le delicate scelte cromatiche e la simmetria dell’allestimento un’altra menzione speciale va alla Galleria Forni, Bologna.

ArtVerona 2025 – Premio Display: Stand Galleria Artesilva, Seregno. Ph. EnneviFoto

Caterina Gobbi rappresentata da Red Lab Gallery, Milano, Lecce, è l’artista vincitrice del Premio Villa Filanda Antonini, progetto della Arper Feltrin Foundation, fondazione istituita nel 2021 da Claudio, Mauro e Giulio Feltrin con l’intento di promuovere il dialogo tra arte contemporanea, design e architettura. I fondatori di Villa Filanda Antonini, Eliisa Korpijärvi e Giulio Feltrin, hanno riconosciuto nel lavoro dell’artista la capacità di incarnare pienamente la dimensione multidisciplinare che caratterizza il progetto. Dall’analisi del portfolio è emersa una ricerca visiva capace di dialogare con linguaggi diversi e di aprirsi a processi di sperimentazione, in linea con lo spirito dell’iniziativa, che invita gli artisti a mettersi in gioco in percorsi condivisi di progettazione e creazione. Il profilo selezionato si è rivelato particolarmente adatto a sviluppare un dialogo fertile con il contesto. La giuria desidera inoltre sottolineare come la scelta premi il coraggio dell’artista, la sua capacità di assumersi rischi creativi e di affrontare con originalità e determinazione nuove direzioni di lavoro. Gobbi avrà la possibilità di partecipare ad una residenza artistica di due settimane presso Villa Filanda Antonini a Lancenigo (TV) nel mese di novembre 2025.

Info:
artverona.it

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