Non sei registrato? Registrati.
LONDRA | Serpentine Gallery North | Fino al 27 luglio 2025

di VALERIA CARNEVALI

Tutto nasce dalla poetica della riflessione dell’appartenere a un genere, quello femminile, con orgoglio e consapevolezza, e infatti il caleidoscopio di Arpita Singh, nata nel 1937 a Barangar (Bengala Occidentale, India) cala il proprio essere donna in relazione alla realtà, in maniera concentrica a partire da se stessa verso il mondo, man mano che procede il suo percorso artistico dipanato in decenni di pittura: fedele a uno stile dalle forme ingenue ma con una marcata complessità strutturale e cromatica, inizia in maniera intimista, dalla narrazione dei propri legami familiari, fino a calare questi stessi nella storia del proprio Paese, arrivando infine, attraverso miriadi di diramazioni, a cantare, con amore e con sgomento, confidando sui simboli della propria tradizione e sull’universalità degli archetipi, l’intero pianeta che soffre e spera tra guerra e rinascita.

Arpita Singh, Remembering, Serpentine North © Photo: Jo Underhill. Courtesy Arpita Singh and Serpentine

In uno dei cuori verdi di Londra, i Kensington Gardens, fino al 27 luglio, è possibile visitare, presso la Serpentine North Gallery, la prima personale europea della più che ottuagenaria Arpita Singh, e sembra incredibile che un’artista così prolifica, profonda, originale, non abbia trovato prima spazio nel nostro continente. L’esposizione, sin dal titolo Remembering, dichiara il proprio intento retrospettivo, e presenta 165 lavori a partire dagli anni Sessanta tra tele e lavori su carta, suddivisi secondo le due tipologie nell’allestimento che procede in sviluppo diacronico, dando vita ad un susseguirsi di visioni che innestano figurazione ed astrazione con elementi tipici della tipica cultura visiva indiana, dalla pittura di corte alla tradizione folcloristica, fino ad arrivare alla produzione di grandi mappe immaginifiche, cartografie del pensiero e dell’umanità.  

Arpita Singh, Remembering, Serpentine North © Photo: Jo Underhill. Courtesy Arpita Singh and Serpentine

“Ciò che a te sembra un sogno, un mondo fantastico, è un mondo reale per me”, è la citazione di Arpita che apre le porte della galleria, ed è questa dichiarazione che fornisce il filtro di comprensione di ogni rappresentazione, in cui l’assurdo non è mai assoluto, anzi, cede il posto ad amare considerazioni sulla violenta indole delle società umane, rigenerate ciclicamente tra sopruso e riscatto, tra potere ed emancipazione, in un bilanciamento che appare inesorabile nella sua necessità.  

Arpita Singh, Remembering, Serpentine North © Photo: Jo Underhill. Courtesy Arpita Singh and Serpentine

Tra le mostre che è possibile visitare in questo periodo nella capitale britannica, questa di Arpita Singh merita particolare attenzione: nella sua lunga carriera, testimoniata in innumerevoli partecipazioni internazionali in collettive che l’hanno vista presente nei più prestigiosi centri di arte contemporanea a partire dal primo decennio del Duemila, dal Centre Pompidou a Parigi al Guggnheim Bilbao, dalla Biennale di Gwangju al Mori Art Museum di Tokyo, solo una grande retrospettiva in patria, presso il Kiran Nadar Museum of Art nel 2019 ha permesso una completa ricognizione del suo lavoro; si ha quindi ora l’occasione di poterla ampiamente conoscere ed ammirare al di fuori del proprio paese, assumendo finalmente una notorietà ed un’importanza realmente meritata.

Arpita Singh, Remembering, Serpentine North © Photo: Jo Underhill. Courtesy Arpita Singh and Serpentine

Arpita Singh. Remembering
a cura di Tamsin Hong e Liz Stumpf

Fino al 27 luglio  2025

Serpentine North Gallery
Kensington Gardens, Londra

Info: https://www.serpentinegalleries.org/

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •