Velasco Vitali a Pietrasanta, installation view Antonia Jannone, Pietrasanta. Ph Nicola Gnesi

A Pietrasanta va in scena la pittura di Velasco Vitali

PIETRASANTA | Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura | Fino al 24 settembre 2025

di ALICE BARONTINI

Vele e Terra Rossa. Due cicli emblematici della ricerca pittorica di Velasco Vitali (Bellano, Lago di Como, 1960) per la prima volta s’incontrano e si confrontano a Pietrasanta, negli spazi della Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura.
Ciascun ciclo occupa una metà della stanza, in un dialogo frontale che mette l’uno e l’altro come davanti a uno specchio in grado di riflettere la coerenza e l’evoluzione di una ricerca trentennale, in cui ritornano domande, studi sul colore e sulla composizione, declinati ora attraverso prospettive e pretesti diversi.

Velasco Vitali a Pietrasanta, installation view Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura, Pietrasanta. Ph Nicola Gnesi

Da un lato, sulla sinistra, invadendo anche la parete centrale della galleria, si dipana il tema dipinto della vela, dell’aria, del mare, presentato per la prima volta in galleria. Dall’altro, invece, ad abitare la parete sono una serie di opere olio su tela dedicate al tema del campo da tennis, della terra rossa, già esposte nel 2024.
Due poli dichiaratamente complementari; due espedienti, due occasioni per riflettere sull’essenza stessa della pittura.

Velasco Vitali, VELE, 2025, olio su tela, cm 50×60

Il fare pittorico, nelle vele, diventa infatti esercizio meditativo, equilibrio formale e concettuale tra libertà e controllo, tra composizione e gestualità, tra leggerezza e profondità, memoria e istinto. Le linee, il colore, le pennellate potenti e insieme sinuose si muovono sulla tela, materiche e costruttive, scolpendo mari, cieli, pieghe, venti, per dare vita a immagini in bilico, capaci di mettere a rischio le certezze. Tra intensità e lievità, solitudine e intima condivisione, barlumi e depistaggi. “La vela in mare come veicolo di disimpegno: pittura purificante perché pura e motivata solo da sé stessa”, scrive a tal proposito Fabrizio Dentice.

Velasco Vitali, VELA, 2017, olio su tela, cm 24×30

A questo galleggiare, ora abbandonandosi ora lottando fra le onde, a questo respiro che si muove con il vento, si contrappone la composizione netta e radicale, quasi installativa nel suo complesso, della serie della Terra Rossa. Il titolo rimanda al Quadrato rosso di Malevic, dove astrazione e figurazione non sono più separate ma vogliono dialogare; e anche su questo campo da tennis dipinto da Vitali, del resto, figurazione e astrazione giocano un interminabile scambio, senza che nessuno, alla fine, segni il punto decisivo.

Velasco Vitali a Pietrasanta, installation view Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura, Pietrasanta. Ph Nicola Gnesi

Il campo vuoto, abbandonato, non ancora sporcato dai movimenti di una partita o scalfito da ore di rimbalzo, è concepito dall’artista come una sorta di mappa mentale, come una struttura morale, un luogo dell’anima. Un ambiente privo di presenza umana, dove lo sguardo scivola tra le ombre, le reti e le linee bianche che affiorano nella composizione, dando vita a un percorso di frammenti geometrici e angoli del campo, tormentati da un labirinto di pennellate magmatiche e variazioni di tonalità. Anche qui, come nelle vele, la pittura diventa uno strumento potente per attivare l’immaginazione.

Velasco Vitali, TERRA ROSSA, 2023, olio su tela, cm 60×70

Pittore, scultore e artista visionario, Vitali stesso ha raccontato come questo tema della terra rossa sia nato dal suo trasferimento in un nuovo studio, collocato in una vecchia serra di Bellano con vista sul lago, che aveva adiacente – appunto – un campo da tennis in disuso. Lo stesso da lui dipinto attraverso svariate prospettive.

Velasco Vitali, Terra Rossa, 2024, olio su tela, cm 50×100

Le vele in mare e gli scorci del campo da tennis, dunque, sono due luoghi di transito, sono due punti di vista affacciati su un medesimo orizzonte. Hanno in comune atmosfere silenziose e distanti, capaci di dipingere un senso di precarietà e resistenza che sembra volersi fare metafora della condizione umana nella contemporaneità. Uno spazio vuoto in cui riflettere, per decifrare realtà nascoste e provare – infine – a riscriverne altre.

Velasco Vitali a Pietrasanta
                                                                                                              
31 agosto – 24 settembre 2025

Galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura
Via Stagio Stagi 4, Pietrasanta

Info: www.antoniajannone.it
info@antoniajannone.it

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