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VENEZIA | Teatro La Fenice | 21 – 30 giugno e 12-31 ottobre 2013

Da non perdere il Progetto Speciale Madama Butterfly (Teatro La Fenice 21 > 30 giugno e 12 > 31 ottobre), che inaugura un’importante iniziativa resa possibile dall’accordo tra la Biennale di Venezia e il Teatro La Fenice: inserire in cartellone, in concomitanza con ogni edizione della Biennale, un’opera affidata nella scenografia o nei costumi, o anche nella regia, ad artisti che ruotano intorno alla Biennale, scelti interpellando i direttori artistici delle singole mostre internazionali.
In occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, possiamo assistere ad una Madama Butterfly veramente inedita: le scene e costumi sono ideati dall’artista giapponese Mariko Mori, mentre la regia è affidata allo spagnolo Àlex Rigola (Direttore dal 2010 della Biennale Teatro).

Madama Butterfly
Tragedia giapponese in tre atti
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini

Organizzazione: Fondazione Teatro La Fenice di Venezia
Regia: Àlex Rigola
Scene e costumi: Mariko Mori

Info: www.teatrolafenice.it

Mariko Mori
Artista internazionalmente riconosciuta, i cui lavori si trovano presso musei e collezioni private di tutto il mondo, Mariko Mori ha conquistato fama internazionale con l’installazione Wave UFO presentata alla Kunsthaus di Bregenz nel 2003 ed esposta in seguito a New York, a Genova e alla Biennale di Venezia 2005. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui la Menzione d’onore alla 47. Biennale di Venezia per Nirvana (1997), e il Premio Arte Giapponese Contemporanea 2001 della Japan Cultural Arts Foundation. Oneness, una retrospettiva della sua opera, è stata presentata a Groninga, Aarhus, Kiev, Brasilia, Rio de Janeiro e São Paulo. Le sue grandi sculture recenti comprendono Tom Na H-iu (2006) e Plant Opal (2009), entrambe basate su elementi che interagiscono con l’ambiente naturale. Lavora attualmente al progetto Primal Rhythm, un’installazione permanente monumentale strettamente legata al paesaggio della Seven Light Bay dell’Isola di Miyako nella Prefettura di Okinawa. Il suo attuale centro di interesse è rivolto a un mondo in cui gli esseri umani siano una cosa sola con la natura, e nel quale il ritmo della vita umana si muova in accordo con quello dell’ambiente naturale. I suoi progetti mirano a far balenare questa esigenza nella nostra coscienza e a celebrare l’equilibrio che esiste in natura. Un’idea che si riflette nei temi della vita, della morte, della rinascita, e dell’universo. Le sue installazioni, spesso monumentali, sono state esposte in sedi prestigiose in tutto il mondo, tra cui la Royal Academy of Arts e la Serpentine Gallery di Londra, il Museum of Contemporary Art di Tokyo, il Centre Georges Pompidou di Parigi, la Fondazione Prada di Milano, il Brooklyn Museum of Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Chicago, il Dallas Museum of Art, il Los Angeles County Museum of Art, e i suoi lavori sono entrati a far parte tra l’altro delle collezioni del Guggenheim Museum e del MoMA di New York e dell’Israel Museum di Gerusalemme. Vive tra Londra, New York e Tokyo.

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