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INTERVISTA DI LIVIA SAVORELLI
tratta da ARTRIP, Espoarte Contemporary Art Magazine n.72

«Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno» – Guy de Maupassant, Al sole, 1884

Se il viaggio è emozione, sogno, realtà inesplorata da scoprire in ogni sua parte, “varcare la porta” di una vera e propria città galleggiante, che conduce ogni giorno in luoghi e scenari sempre diversi, significa iniziare “un viaggio nel viaggio”…
La prima porta che sia apre è quella di uno spazio a sé, dove ogni elemento è progettato per abbagliare il visitatore e sedurlo, grazie all’interior design progettato dall’eclettico Joseph Farcus – padre di quel “maximalismo” che riesce a catapultare il visitatore in un mondo extraordinario e magico – e alla presenza in tutta la nave di 400 opere d’arte originali e più di 6000 multipli, che arricchiscono una collezione d’arte che conta già 4200 opere e 50000 multipli presenti sulle altre 14 navi della Compagnia.
Così ogni ambiente di Costa Favolosa, si arricchisce delle opere site-specific di artisti: le “storie immaginarie” di Omar Galliani occupano i diversi livelli delle Scale di Prua mentre le Scale di Poppa sono impreziosite dalle opere di Angelomichele Risi, Stefania Gesualdo, Rebecchi&Togni, Sara Lombardi e così procedendo per ogni ambiente della nave…
Abbiamo rivolto qualche domanda a Nicola Salvatore (artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera) al quale Costa Crociere ha da tempo affidato la direzione artistica…

Livia Savorelli: Quando nasce il sodalizio artistico con Costa Crociere? Ci può raccontare brevemente le sue esperienze precedenti con Costa in qualità di direttore artistico?
Nicola Salvatore:
Nel 2003 installai una mia scultura a bordo di Costa Magica, invitato dall’architetto Emanuela Venturini, curatrice della nave, così ebbe inizio il fortunato rapporto che da allora mi lega, a tutt’oggi, a Costa Crociere. Dalla successiva ammiraglia fui coinvolto non solo come artista ma anche come direttore artistico, una veste per me nuova che con piacere decisi di indossare, memore anche dei miei predecessori: un curatore d’eccellenza fu Gio Ponti, mentre artisti celebri quali Campigli, Tadini, Pomodoro e molti altri parteciparono con le loro opere all’allestimento di alcune navi della flotta di Costa.
Le collezioni d’arte di Concordia, Serena, Pacifica e Favolosa raccolgono opere non concepite come interventi di decorazione ma come veri e propri fatti d’arte. Difatti ciò che stimolò maggiormente il desiderio di imbarcarmi in questo progetto fu la riflessione sullo spazio espositivo: la nave come museo itinerante. Non un luogo determinato, non uno spazio tradizionalmente adibito all’arte, ma un contesto che ospita migliaia di visitatori in un clima di assoluta tranquillità e proprio per questo dotati di una predisposizione necessaria per avvicinarsi all’arte, poter apprezzare un’opera e fare della vacanza un’occasione per un viaggio culturale. La nave come luogo di grande visibilità che moltiplica in maniera esponenziale la fruizione dell’arte.
La filosofia alla base del museo itinerante nasce da esigenze contemporanee, fuoriuscire dai tradizionali canoni espositivi circoscritti tra quattro mura e limitati ad un luogo geografico ben preciso. Il ruolo di curatore oggi racchiude in sé molteplici sfaccettature, è una figura mutevole che può essere ricoperta dall’artista contemporaneo che può oltrepassare i confini canonicamente riconosciuti del curatore, proprio come vanno perdendosi i limiti tra i linguaggi espressivi.

Veniamo ora a Costa Favolosa… Un’intrigante unione di Arte e Design…
Come ha operato la scelta degli artisti, soprattutto in relazione ai vari spazi della nave? Quali input sono stati forniti agli stessi in merito a temi, spazi, dimensioni delle opere e loro fruibilità da parte del pubblico?
Uno sguardo attento intuisce che le opere si inseriscono tra gli ambienti della nave in maniera per nulla casuale, anzi tutto risponde ad una logica. Un ordine tutto suo, non sempre decodificabile, ma presente, direi tangibile nella suddivisione degli spazi delle scale centrali, di prua e di poppa secondo delle tematiche che definiscono i confini di questo dialogo. Temi, spazi e dimensioni delle opere sono stabiliti insieme al Presidente Foschi e con la collaborazione dello Studio Cervi e da tempo due delle scale vengono interamente sviluppate ciascuna da un artista affermato, mentre la terza è affidata a giovani talenti. L’intera collezione d’arte a bordo di Costa Favolosa è stata concepita attorno alla tematica portante del fantastico: tutto ciò che concerne l’immaginazione autentica, il riportare ogni persona ad un’ingenuità infantile, fatta di creazioni fiabesche, leggende, sogni che mescolano ricordi e visioni. Gli artisti hanno preso spunto dalle molteplici iconografie legate all’immaginario collettivo: castelli gotici e medioevali, residenze di re e principi circondate da sterminati parchi e incantevoli giardini, eleganti vestiti e lampadari scintillanti, dimore di fate e creature esotiche e fantastiche, ma anche la quotidianità. Attingendo da queste categorie gli artisti hanno elaborato le proprie creazioni, filtrandole attraverso le diverse personalità e sensibilità tecniche.

Interessante anche la scelta di valorizzare giovani artisti italiani e stranieri perfezionatisi all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove lei è docente. Chi sono i giovani talenti da lei selezionati per Costa Favolosa?
Costa Crociere è da sempre interessata ad incoraggiare giovani talenti ed in qualità di docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, una delle accademie europee più importanti, ho potuto selezionare giovani italiani e stranieri che si sono distinti al di fuori dell’ambito didattico, per serietà e qualità del lavoro: Stefano Spera, Matteo Antonini, Tommaso Chiappa, Stefania Gesualdo, Leda Jankovic, Sara Lombardi, Kate Micheal, Mug & Ezme, Massimiliano Patriarca, Rebecchi & Togni, Michelangelo Salvatore. Un altro nutrito gruppo di giovani artisti stranieri, tra i quali alcuni residenti in Italia e altri che hanno affrontato l’esperienza dell’Erasmus in Accademia: Bosneaga e Alexandru Monteanu (Romania), Petrova Boryana (Bulgaria), Veronika Buldakova (Russia), Daniel Karsai (Ungheria), Sonia e Laura Villarroya (Spagna) e Wang Pan (Cina).

www.costacrociere.it/arte

Dall’alto:
Costa Favolosa, la nuova ammiraglia di Costa Crociere
Evento di Battesimo di Costa Favolosa, Trieste, 2 luglio 2011
Nicola Salvatore, “4 ancelle per il Duca”, 2011, bronzo, alluminio smaltato e acciaio, altezza m 4. Atrio dei Diamanti, Costa Favolosa | Stefania Gesualdo, “Les dames à la mode”, 2010. Scale di Poppa, Costa Favolosa
Omar Galliani, “Fiabesco n.1”, 2010/2011, pastelli policromi più matita su tavola, cm 180×500. Scale di Prua, Costa Favolosa, photocredit Luca Trascinelli

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