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MILANO | Superstudiopiù | 4 – 6 maggio 2012

LA FIERA D’ARTE DEDICATA ALLA FOTOGRAFIA E AL VIDEO

Si avvicina il week-end milanese dedicato alla fotografia e al video… Ad introdurre il vasto programma di eventi di MIA Fair, l’ideatore e direttore Fabio Castelli ci ha raccontato i punti cardine e le novità salienti di una fiera che sembra essersi inserita al meglio nel panorama italiano e internazionale…


MIA Fair 2011 – prima edizione – SuperstudioPiù 
Intervista a FABIO CASTELLI direttore di MIA Fair
[tratto da Espoarte #76 – Speciale Fotografia]

di Luisa Castellini

L’anno scorso un debutto che ha lasciato il segno tra numeri e consensi e per aver gettato la sfida di costruire una milano capitale della fotografia: quali elementi giungono in “dote” dalla prima edizione e quante, invece, le novità di mia 2012?
Innanzi tutto vorrei parlare di sfida vinta. 15.000 visitatori, di cui oltre 800 accrediti stampa sono un segno incontrovertibile del successo di MIA. La “dote” che portiamo nel 2012 è un alto indice di gradimento per la novità del format e il ricordo dell’atmosfera che si poteva respirare. MIA è stata la scoperta di un nuovo modo di accostarsi alla fotografia d’arte: articolato ma anche didattico, per avvicinarsi al collezionismo in modo consapevole. I risultati dello scorso anno ci hanno dato forza per migliorare logistica e attività collaterali, come mostrano il maggiore spazio dedicato all’editoria e agli incontri. L’anno scorso, quelli tra addetti ai lavori hanno fatto da volano a mostre, progetti e vendite.

Quali sono gli obiettivi su cui punta MIA per vocazione e a lungo termine?
Il 2012 vede già coinvolti Provincia e Regione con mostre istituzionali e il Comune con il patrocinio. Milano è una città che coglie al volo il valore di una proposta. L’entusiasmo con il quale si è avvicinata a MIA è stata una delle più belle soddisfazioni e dal 4 al 6 maggio ci aspettiamo un eguale riscontro. Il desiderio è dare vita a un appuntamento annuale, che con il supporto delle istituzioni e di tutte le forze interessate, possa essere una sorta di ‘Mese della Fotografia’ simile a quello di Paris Photo.


Ritratto di Fabio Castelli. Foto: Gianluigi Di Napoli


Molta attenzione è riservata al segmento moda: come si inserisce questo progetto speciale nelle strategie di crescita di MIA?

Il progetto moda è perfetto per il format della fiera, che vuole mettere in luce le diverse modalità con le quali può essere declinata la fotografia d’arte. La fotografia di moda si presta a evidenziare le differenze tra quella realizzata su committenza e quella di pura ricerca, che si può a ragione definire fotografia d’arte.

Con Proposte MIA è la fiera stessa a presentare una selezione di artisti al pubblico: sono quindi i nomi su cui lei insieme al comitato scientifico consiglia di puntare?
La selezione rappresenta artisti che, per le ragioni più disparate, sono alla ricerca di un gallerista. Vogliamo permettere agli autori d’incontrare curatori, galleristi, direttori di musei, giornalisti, critici con cui percorrere un tratto di strada. Credo sia indicativo che quasi la metà degli artisti dell’anno scorso siano tornati nel 2012 rappresentati da gallerie.

Quali sono i passi necessari affinché la fotografia sia più sostenuta in termini espositivi e di mercato?
Il processo inizia con le mostre nelle gallerie e l’esposizione nelle fiere; è questo il primo passo per consacrare artisti e opere e garantire un passaggio nelle aste internazionali e un posto nei musei. Ma il sostegno agli artisti e la loro promozione è solo una parte del problema che coinvolge le nostre istituzioni sul metodo di gestione della cultura. Se l’arte contemporanea non viene sorretta dalle istituzioni non può generarsi quel processo virtuoso che si innesta coinvolgendo i grandi musei di tutto il mondo – a livello di organizzazione di mostre e di scambio di opere – che sono il mezzo più efficace per rendere visibili gli artisti.


Giovanni Castell, “Im Paradies”, 2012, C-print /diasec, ed. 7, cm 130×177. Courtesy Galleria Goethe Galerie


Quali luoghi comuni restano da superare nel collezionismo?

Il mercato dell’arte contemporanea ha le sue leggi. A queste si aggiungono quelle della fotografia e del suo mercato. Le opere fotografiche fanno parte di un’edizione che prevede varie tirature: i collezionisti abituati all’opera unica dimostrano spesso delle perplessità e molti fotografi realizzano tirature diverse per più dimensioni, sposando una cattiva abitudine statunitense che genera confusione.

E quali sono i classici misunderstanding?
C’è una scarsa conoscenza della terminologia. Ad esempio molti non sanno esattamente il significato di vintage, la stampa ottenuta dopo massimo tre anni dallo scatto che si differenzia dalla later realizzata dopo questo periodo. Altri non sanno cosa sia una prova di artista, che deve essere enunciata nella tiratura in modo che non ci siano speculazioni sul numero di copie sul mercato. Altri ancora non conoscono le tecniche e non sanno cogliere le differenze tra una stampa a getto di inchiostro su carta cotone e una lambda montata sotto perspex. Si badi, questi non sono tecnicismi ma fanno parte del linguaggio dell’artista, grazie al quale si ottengono risultati estetici completamente diversi tra loro.

MIA Fair – Milan Image Art Fair 2012
seconda edizione

direzione artistica Fabio Castelli
Lorenza Castelli
– Exhibition Manager

Superstudio Più
Via Tortona 27, Milano

4 – 6 maggio 2012
Vernissage – solo su invito – giovedì 3 maggio 2012

Orari: venerdì 4 maggio dalle 12.00 alle 22.00
sabato 5 maggio dalle 11.00 alle 21.00
domenica 6 maggio dalle 11.00 alle 20.00
Info: +39 02 83241412 –
info@miafair.it

www.miafair.it

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