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Stupore

Prima partecipazione del Padiglione della Repubblica di Costa Rica alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia

3 giugno – 27 novembre 2011

Titolo: Stupore
Artisti partecipanti:
Luis Chacón (Costa Rica), Francisco Córdoba (Costa Rica), Jaime David Tischler (Costa Rica), Silvia Fossati (Italia), Raffaella Rosa Lorenzo (Italia), Gianfranco Meggiato (Italia), Gavin Rain (Sudafrica), Patrizio Travagli + Wok Design (Angelo Basso, Leonardo Biagi, Marco Giachetti) Italia, Horst Uhlemann (Germania), Alec Von Bargen (USA), Luca Zampetti (Italia)
Curatore:
Francesco Elisei
Progetto di:
Francisco Córdoba
Assistente del curatore:
Svetlana Ostapovici
Curatori aggiunti:
Luca Carniato, Dino Leoni
Sede:
Sant’Elena, Campo della Chiesa 3, Venezia
Info: +39 06 84242853 / +39 388 0412567
www.biennale-costarica.com

INTERVISTA DI FRANCESCA DI GIORGIO A FRANCESCO ELISEI

Francesco Elisei ci racconta lo Stupore della piccola repubblica del Centro America attraverso lo sguardo interculturale degli artisti coinvolti nel progetto guidato assieme all’artista costaricense Francisco Córdoba. L’Isola di Sant’Elena accoglie il Costa Rica in un microcosmo aperto e composito…

Francesca Di Giorgio: Alla base di questa prima partecipazione nazionale della Costa Rica vive una dichiarazione di priorità di diritti inalienabili dell’uomo; dall’importanza storica di Federico II di Svevia (stupor mundi) alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU (1948), all’insegna della “rinascita”…
Francesco Elisei:
Il progetto Stupore, che nasce da un’idea di Francisco Córdoba, artista costaricense attivo in Italia, ha come aspetti: la visione transnazionale dell’arte e la contaminazione totale tra le arti. Gli artisti hanno lavorato su temi importantissimi per l’uomo, le menti nascono libere e si stupiscono dei sentimenti che possono sostenere, la conoscenza è un percorso di libertà che va al di là dei confini geografici, culturali e temporali diventando un’eredità per l’essere umano. Linguaggi artistici diversi che si intersecano dando vita ad un nuovo ordine classico. Abbiamo pensato di rivedere questi elementi nella nostra storia sia quella più lontana (Federico II), sia in quella più vicina. Federico II è stato un elemento fondamentale, attraverso i suoi atti politici espresse un teorema che ancora oggi stentiamo a capire nella sua complessità: la società ha necessità di essere umani rispettati nella loro individualità, educati nella mente, nel corpo e consci dello spazio tempo che occupano.

Com’è stata formata la “squadra” degli artisti partecipanti? Qual è stato il terreno d’incontro fra artisti così differenti?
Stupore è nato da subito con un respiro internazionale, avevamo necessità di trasmettere un messaggio molto importante e così abbiamo iniziato a chiedere a uomini di cultura, gallerie e critici, quali artisti fossero per loro particolarmente adatti ad espletare il concept del progetto. Alec Von Bargen attraverso i suoi lavori Totalitarian tinkrbells e The lonely walk home esprime l’aspetto del viaggio interiore ed esteriore. I temi dei rifugiati politici sono trattati nell’opera The lonely walk home e come descrive Diego Viapiana: ?… Il viaggio in questo modo può essere paragonato ad una fuga, un riflesso dell’individuo, un gesto quasi antisociale. Il viaggiatore, attraverso questo lento cammino, scappa per non sottomettersi. Scappa dallo stato, dalla famiglia, da tutto ed anche da se stesso. Questo gesto è paragonabile ad una protesta…?
RaffaellaRosa Lorenzo con la sua installazione dal titolo Volo parla del valore ciclico presente nella natura, la metafora delle bottiglie di plastica che si trasformano in farfalle ha aspetti metamorfici e demiurgici, sono lì a rappresentare il costante rapporto tra uomo e natura, tra libertà e codici. Luca Zampetti con l’opera pittorica Guarda, stupisciti, illuminati, si sofferma sul valore politico del centro Sud America. Ritraendo le quattro presidentesse del continente centro americano evidenzia un aspetto sociale dell’arte, il potere delle immagini, da tempo lasciato ai media tecnologici. L’artista indaga e sonda gli aspetti psicologici delle donne ritratte non in chiave esclusivamente femminile, bensì politica.
Luis Chacón attraverso i graffiti dedicati alla pace (parola scritte in tutte le lingue del mondo) offre l’anima più profonda della ricerca umana contingente. Silvia Fossati con l’installazione Ragno esprime, invece, i valori della creatività e della riflessione. Nell’installazione è rappresentato l’essere umano nella sua forma di dormiente, va contestualizzata come espressione della riflessione e non di un sonno della coscienza, l’artista è metaforicamente uno strumento di indagine cognitivo-riflessiva. Il confronto artistico più immediato è con Dürer e l’opera Melancolia I. L’indagine di Patrizio Travagli + wok design (Angelo Basso, Leonardo Biagi, Marco Giachetti) narra della luce, da una parte c’è Illuminazioni il tema della mostra centrale curata dalla Curiger dall’altro i vari significati intrinsechi al concetto di luce. La luce nelle opere di Travagli è la ragione, il vettore della conoscenza, la trasformazione alchemica di alcuni input. Il lavoro presentato alla biennale riflette aspetti legati all’infinito come concetto numerico, filosofico ed estetico.
Francisco Córdoba è la mente progettuale del Padiglione, la sua maestosa installazione posta all’esterno rappresenta la mente e la coscienza umana, il labirinto delle sinapsi sono la linfa vitale e il motore di ogni cambiamento, al centro di questo universo cordobiano c’è la ricerca della pace umana e universale.

Oltre alla presenza all’interno di una delle più importanti platee culturali riconosciute a livello mondiale, il progetto ha obiettivi concreti e non si esaurisce con l’esposizione veneziana…
Il Costa Rica è una nazione particolare, in un fazzoletto di terra ha una miriade di microclimi, moltissimi parchi nazionali, non ha un esercito. Stupore vuole allargare i confini di questi aspetti, alla fine dell’edizione in corso della Biennale di Venezia, il progetto sarà ripresentato in Germania a Berlino e Stoccarda, in Italia a Palermo, e in Costa Rica.

In alto:
Alec Von Bargen, “The lonely walk home”, 2011, digital print, cm 500x5x200, property of the artist
In centro:
Francisco Córdoba, “Infinito”, 2011
In basso:
Silvia Fossati, “Ragno”,
2011, installazione in vetro, plexiglass e led proprietà dell’artista, cm 200x150x150

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