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MILANO | STUDIO MUSEO FRANCESCO MESSINA | FINO AL 21 GENNAIO 2018

Entra in punta di piedi, Vanni Cuoghi, in un tempio che è stato tempio di culto, ma anche tempio del lavoro e dell’arte.
Nella chiesa sconsacrata di San Sisto, un tempo casa-studio dello scultore Francesco Messina (Linguaglossa, 1900 – Milano, 1995) ed oggi Studio Museo a lui dedicato, alcune testine bronzee degli anni ’30-’40 assistono ad una misteriosa epifania, ad un grande volo di corvi che invade la vetrata absidale.

Vanni Cuoghi, foto adicorbetta

Vanni Cuoghi, foto adicorbetta

L’installazione, esito di un progetto articolato, costituisce il cuore della mostra, che raccoglie cento disegni inediti, tutti raffiguranti corvi, e sei diorami dedicati alla città di Milano.
Il corvo, animale dotato di forti artigli, non tanto dissimile dalla grande aquila che l’artista aveva installato nel 2013 ai Giardini Martinelli di Como, costituisce tuttavia un segno nero nel cielo, un pretesto visivo per portare all’attenzione del pubblico il vero protagonista dell’esposizione: “il sole invisibile”, ovvero il disegno.

Vanni Cuoghi, Corvo, 2017, acquerello e china su carta, 70 x 100 cm

Vanni Cuoghi, Corvo, 2017, acquerello e china su carta, 70×100 cm

Vanni Cuoghi, attraverso l’uso di chine ed acquerelli, a volte per tratti sottili, a volte reiterati sino a quando la carta non recepisce più colore, rivendica l’autonomia del disegno, spesso considerato di minor valore rispetto alla pittura in quanto propedeutico ad altre forme espressive, come la scultura o l’architettura.
A questo senso di provvisorietà, di precarietà del mezzo linguistico è ascrivibile anche la palificazione dorata che sembra sostenere le carte nelle nicchie laterali. Contrafforti d’oro che si pongono in dialogo con i bambini del Messina che giocano lì accanto, in un sistema di proporzioni lievemente dissonanti.

Vanni Cuoghi, disegno di progetto per la mostra The Invisible Sun, 2017

Vanni Cuoghi, disegno di progetto per la mostra The Invisible Sun, 2017

Se nei locali della sagrestia è visitabile lo studio dello scultore, con una ricca selezione di opere, tra cui il bozzetto del cavallo esposto davanti alla sede della Rai, ma anche alcuni gessi meno noti dedicati al mondo della danza, al piano inferiore sono presentati i diorami di Vanni Cuoghi che rendono omaggio a Milano.
Souvenir dal sapore vintage che, a partire da cartoline postali degli anni ’30, trasformano vedute note della città – dal Duomo al Cimitero Monumentale – in paesaggi d’Arcadia, tra scenografie silvestri e figure sovradimensionate. Protagonista, in questo caso, è la luce, che filtra dall’alto illuminando il palcoscenico di piccoli teatri, fatti di carte, storie e memorie cristallizzate nel tempo.

Vanni Cuoghi, Saluti da Milano, 2017, china, collage e acquerello su carta, 21x21x21 cm

Vanni Cuoghi, Saluti da Milano, 2017, china, collage e acquerello su carta, 21x21x21 cm

Nel corso della mostra sono previsti alcuni eventi collaterali dedicati a pubblici diversi: dalla didattica applicata alla scuole al coinvolgimento di artisti e musicisti per un pubblico adulto, fino all’approfondimento del significato estetico del disegno.

Vanni Cuoghi, The Invisible Sun | La terza dimensione del disegno
A cura di Nicoletta Castellaneta e Giancarlo Lacchin

Mostra promossa da Studio Museo Francesco Messina, Comune di Milano
In collaborazione con Galleria Conceptual, Bergamo

Studio Museo Francesco Messina
Via San Sisto 4/A, Milano

Fino al 21 gennaio 2018
Orari: da martedì a domenica ore 10.00-18.00
Ingresso libero

Info: www.comunedimilano.it/museomessina
Calendario eventi collaterali: www.facebook.com/museomessina

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