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CREMONA | Centro Culturale Santa Maria della Pietà | 12 aprile – 8 maggio 2013

di MATTEO GALBIATI

“Il dato generazionale per me è stato il primo elemento di analisi per studiare il rapporto di reciprocità, nelle similitudini e nelle peculiarità, che avrebbero condiviso gli artisti nel progetto di questa mostra”. Un aspetto significativo quello messo in luce dal giovane curatore Niccolò Bonechi, barilliano di formazione, che ha valutato come quattro artisti – Marchelli, Marsiglia, Nido e Pan – apparentemente tanto distanti tra loro ad un occhio superficiale, abbiano invece, nella storia del loro tempo, il punto di origine del loro sentire, là dove affondano le radici della loro poetica. Bonechi ha accuratamente riunito una selezione di lavori di quattro personalità artistiche anagraficamente racchiuse nel giro di un decennio: da qui nasce la riflessione condotta sulle rispettive esperienze che, dalla manifesta e autonoma individualità, ritrova un nascosto sentire condiviso. Se lo scarto tra il più maturo e il più giovane potrebbe apparire comunque distante, in termini di storia del pensiero artistico questo lasso temporale si riduce e si concilia con una temperie culturale prossimamente sentita e vissuta. Ecco trapelare quelle letture tangenziali che riannodano il filo conduttore che attraversa tutte le opere presentate. Quest’analisi attenta, uscendo dalle logiche di pretesti banali che rileviamo spesso in mostre collettive, ha condotto a pensare al fare specifico dei quattro artisti come posto in quella zona di confine che vive di uno slancio passionale per la materia della loro azione e la vocazione a farsi evocazione spirituale di visioni più profonde, oltre la materia stessa da cui si creano.

In tutti ritroviamo la forza originale di un elemento segnico che vuole essere indicazione iconica e strutturale, da ciascuno sentita comunque nell’autonoma intenzione di senso. Altra logica sottesa è quella della passione – amore forse? – per il materiale stesso, quello proprio della tecnica adottata: questo è comunemente vissuto come istanza di conoscenza e memoria che agisce nella ripetizione differente delle sue forme e consistenze. Da questo si origina poi l’individuazione di un “modulo” che si fa quasi scrittura e che dà luogo a partiture scandite nella successione delle diverse opere. Infine il peculiare valore cromatico, che marca il linguaggio dei quattro artisti, accentua la sensibilizzazione nel senso di un azzeramento straniante tra la percezione tangibile dell’opera nella sua concreta fisicità e il richiamo ad andare oltre quell’immagine nella valutazione di un profondo pensiero, altrimenti intelligibile nella realtà. Effimero e reale o spirituale e materiale sono il binomio inscindibile dal loro operare, atto primo tanto in scelte che possono apparire più accademiche quanto in altre più sperimentali e tecnologiche.

Borderline. Tra spirito e materia
A cura di Niccolò Bonechi
In collaborazione con
BonelliLAB e Cardelli&Fontana Arte Contemporanea

Artisti: Mirco Marchelli, Vincenzo Marsiglia, Davide Nido e Robert Pan

12 aprile – 8 maggio 2013

Centro Culturale Santa Maria della Pietà
Piazza Giovanni XXIII, Cremona

Orari: martedì-domenica 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Nelle domeniche di apertura laboratori creativi gratuiti a cura di DiMusE – didattica, musei, educazione
Ingresso libero

Info:
BonelliLAB
via Cavour 29, Canneto sull’Oglio (MN)
+39 0376 723161
lab@bonelliarte.com
www.bonelliarte.com

Cardelli&Fontana Arte Contemporanea
Via Torrione Stella Nord 5, Sarzana (SP)
+39 0187 626374
galleria@cardelliefontana.com
www.cardelliefontana.com

 

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