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BRESCIA | A+B Gallery | Fino al 10 maggio 2015

di SIMONE REBORA

Sottile ironia e rigido controllo, rarefazione materica e profonda simbiosi con l’ambiente circostante. Sono questi alcuni dei principi su cui è costruita la mostra dei due giovani artisti Tobias Hoffknecht e Stephanie Stein, entrambi provenienti da Colonia ed entrambi allievi di Rosemarie Trockel. L’opera principale, O-Ton, realizzata a quattro mani per l’occasione, sfida da subito gli standard galleristici, occupando con la sua non-presenza l’intero spazio espositivo della A+B Gallery di Brescia.

Stephanie Stein & Tobias Hoffknecht, O-ton, 2015, plexiglass, 170x120x40cm, courtesy A+B Brescia, photo Davide Sala

Il carattere minimalistico dell’installazione impone in primo luogo un confronto con il peculiare metodo di lavorazione. Il plexiglass, infatti, è materiale che poco si presta a esuberanze plastiche, e l’ottenimento di questa semplice torsione è frutto di una complessa e attenta progettazione. L’apparente freddezza del risultato è quindi contraddetta dalla disposizione spaziale, accomodante e quasi “a misura d’uomo”. Lo spazio espositivo ne risulta alterato in maniera non invasiva, mentre il visitatore ne è gradualmente attratto, in un gioco di riflessi e trasparenze che si attiva proprio tramite la fruizione dell’ambiente circostante. In lingua tedesca, l’O-Ton è l’original sound, o più in generale la citazione “in presa diretta” della realtà: eppure, dietro a questa evanescente struttura in plexiglass, non si potrà cogliere altro che un fallimentare esercizio dell’attività percettiva, frustrata nella sua ricerca di un referente, ma pronta in questo modo a ritrovare se stessa.

Bobbi, vista d'insieme seconda sala - primo piano Hoffknecht, secondo piano Stein, courtesy A+B Brescia, photo Davide SalaLa mostra è poi completata da due interventi installativi compiuti nella vecchia sede della galleria (a pochi passi da quella attuale). Qui gli artisti lavorano separatamente: Hoffknecht propone una scultura ancora più minimalista, che contraddice qualsiasi richiamo a caratteristiche d’uso, per instaurare piuttosto un rapporto armonico con lo spazio circostante. Stein vi interviene più direttamente, in negativo, ma sempre alla ricerca di un equilibrio tra forme e proporzioni. Questa scabra astrattezza è ancora una volta bilanciata dall’attenta ricerca sui materiali, portata avanti con quella vena di auto-contraddizione (il marmo sabbiato, il legno “mineralizzato”) che sostiene l’intero progetto. Il risultato conclusivo potrà non catturare al primo approccio, riuscire ostico e pure un poco sadico sul piano concettuale, ma soddisfa quando osservato dalla giusta distanza: quella dove né Tobias e né Stephanie parlano con noi, ma con un ibrido e asessuato Bobbi, la cui voce si sostiene in un costante e impercettibile falsetto.

Tobias Hoffknecht e Stephanie Stein, Bobbi

A+B Gallery
Via Gabriele Rosa 22/A, Brescia

29 marzo – 10 maggio 2015

Orari: da giovedì a sabato, ore 15.00 – 19.00

Info: +39 030 5031203
gallery@aplusb.it
www.aplusb.it

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