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LONDRA | Moretti Fine Art | 4 ottobre – 2 novembre 2016
Andrea de Bartoli (attivo ca. 1350 – 1377), L’Arcangelo Michele, XIV secolo, tempera su tavola, 115 x 48 cm

Andrea de Bartoli (attivo ca. 1350 – 1377), L’Arcangelo Michele,
XIV secolo, tempera su tavola, 115 x 48 cm

Non esiste una sola realtà, un solo sguardo. Vedere le cose da diverse prospettive è un modo proficuo per entrare a patti col mondo, con il nostro stare al mondo. Lo sanno bene i ragazzi dell’Atelier dell’Errore, un laboratorio di arti visive attivo da 14 anni, nato come complemento all’attività clinica della neuropsichiatria infantile di Reggio Emilia e Bergamo. Il loro immaginario espressivo è votato alla rappresentazione degli animali come figure ancestrali, organismi viventi estranei a ogni tradizionale ordine di classificazione scientifica. Gli animali dell’Atelier incarnano certamente le paure e le sconfitte di chi li ha disegnati, ma ancor più il loro bisogno di protezione e la loro potente voglia di riscatto. Animate da un’energia visionaria, le opere dell’Atelier nascono da un’esigenza dei ragazzi di rassicurazione e di sostegno per la conquista di autostima e fiducia in se stessi e per la crescita di un proficuo sistema di relazione con gli altri.

Per la mostra The Guardian Animals + other invisible beings, realizzata in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara, Atelier dell’Errore ha trovato un sensibile interlocutore in Moretti Fine Art, galleria specializzata nei grandi maestri italiani che, con costante impegno di ricerca, costituisce un importante punto di riferimento per il collezionismo d’arte antica. In questo nuovo progetto i disegni dell’Atelier hanno potuto aprire un peculiare dialogo con opere classiche, a dimostrazione che alcuni temi e archetipi attraversano la storia dell’arte senza soluzione di continuità temporale e geografica.

Autori vari, Atelier dell’Errore, "Invidia", 2016, matita su cartoncino, 50 x 70 cm, Courtesy and © Atelier dell’Errore

Autori vari, Atelier dell’Errore, “Invidia”, 2016, matita su cartoncino, 50 x 70 cm, Courtesy and © Atelier dell’Errore

The Fairy Queen, la video-installazione presentata in vetrina, invita lo spettatore e lo conduce all’interno di un viaggio emozionale e immaginifico.
La mostra si sviluppa nelle sale della galleria con due diversi e complementari corpi di lavoro.
Nel primo, in dialogo col dipinto trecentesco su fondo oro L’Arcangelo Michele di Andrea de Bartoli, l’Atelier si è cimentato per la prima volta con il disegno su “fondo nero” in cui i disegni propongono una rilettura, in chiave entomologica, della tradizione iconografica classica sui sette vizi capitali.
Il dualismo, non solo formale, tra il fondo oro del dipinto di Andrea de Bartoli – che rimanda a una luce assoluta – e il nero dei disegni dell’Atelier – inteso come assenza di luce e profondità assoluta – ne costituisce il motivo conduttore.

Atelier dell’Errore, The Fairy Queen, 2015, video, 9’ 54’’, Courtesy and © Atelier dell’Errore

Atelier dell’Errore, The Fairy Queen, 2015, video, 9’ 54’’, Courtesy and © Atelier dell’Errore

Il secondo corpo di lavori si compone di dieci grandi disegni su fondo bianco, perlopiù di formato irregolare accolti in scrigni lignei, che vengono accostati al tondo seicentesco L’Angelo Custode di Carlo Dolci. Ispirazione, conduzione e cura emergono dalla raffigurazione del quadro di Dolci che diviene paradigma dell’attitudine sociale ed espressiva dell’Atelier inteso come “opera d’arte relazionale”: la capacità dei ragazzi di affidarsi e di farsi carico degli altri, proponendosi a loro volta come guida e punto di riferimento per i più fragili.

Carlo Dolci (Firenze, 1616 - 1686), L’Angelo Custode, XVII secolo, olio su tela, 78 x 65 cm

Carlo Dolci (Firenze, 1616 – 1686), L’Angelo Custode, XVII secolo, olio su tela, 78 x 65 cm

In esposizione anche il volume Atlante di zoologia profetica (a cura di Marco Belpoliti, Corraini Edizioni). Il libro, concepito dopo l’esposizione Uomini come cibo (Milano, giugno – settembre 2015), si presenta come un atlante che accoglie numerose tavole delle opere dell’Atelier e una serie di contributi multidisciplinari sull’arte e sulla particolarità ed eccezionalità del lavoro dei ragazzi dell’Atelier.

Giulia+Laura, Atelier dell’Errore, "La Fenice che di notte castiga Davide che picchia i bambini", 2015, tecnica mista su carta, 198 x 273 cm, Courtesy and © Atelier dell’Errore

Giulia+Laura, Atelier dell’Errore, “La Fenice che di notte castiga Davide che picchia i bambini”, 2015, tecnica mista su carta, 198 x 273 cm, Courtesy and © Atelier dell’Errore

Il 6 ottobre 2016, alle ore 19.00, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra, si terrà l’incontro Notice to Voyagers / The Guardian Animals durante il quale Arturo Galansino (Direttore Generale di Palazzo Strozzi, Firenze) e Massimiliano Gioni (Direttore Associato e Direttore Mostre del New Museum, New York), moderati da Marco Belpoliti (scrittore e critico letterario), dialogheranno sulla visione e la pratica dell’Atelier, partendo dal volume e dalla mostra in corso a Londra.

The Guardian Animals + other invisible beings
in collaborazione con Collezione Maramotti e Max Mara

4 ottobre – 2 novembre 2016

Moretti Fine Art
2a – 6 Ryder Street, St. James’s
London SW1Y 6QB

Orari: lunedì – venerdì: 10.00 – 18.00

Info: tel. +44 20 7491 0533
rsvp@morettigallery.com
www.morettigallery.com

In occasione della settimana di Frieze Art Fair
Private view su invito: lunedì 3 ottobre 2016, ore 18.00 – 20.00
RSVP entro il 30 settembre 2016: rsvp@morettigallery.com
giovedì 6 ottobre 2016: 10.00 – 20.00
sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016: 12.00 – 17.00

Notice to Voyagers / The Guardian Animals
Conversazione fra Arturo Galansino, Massimiliano Gioni e Marco Belpoliti
Giovedì 6 ottobre 2016, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura di Londra, 39 Belgrave Square, London SW1X 8NX
RSVP entro il 30 settembre 2016: icilondon@esteri.it, tel. +44 20 7235 1461

Shopping
Nel periodo della mostra, presso il negozio Max Mara al numero 21 di Old Bond Street, saranno in vendita le
shopping bag ideate dall’Atelier e realizzate da Max Mara il cui ricavato sarà devoluto alle attività dell’Atelier.
Con il supporto di Max Mara

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