Non sei registrato? Registrati.
SANTA CROCE SULL’ARNO (PI) | Villa Pacchiani Centro Espositivo | Fino al 14 gennaio 2018

Intervista a ORNAGHI&PRESTINARI di Francesca De Filippi

La nuova mostra presso il Centro Espositivo Villa Pacchiani, curata da Ilaria Mariotti e intitolata Stille, vede protagonista il duo artistico Ornaghi&Prestinari. Al centro del progetto ancora una volta il legame stretto tra il territorio di Santa Croce sull’Arno e il comprensorio del cuoio, questa volta visto dal punto di vista del virtuosismo ecologico. Infatti tutto è incentrato sull’ottimo sistema di smaltimento che permette la depurazione di quasi il 100% dei reflui e del riciclo degli scarti di lavorazione prodotti dalle aziende del distretto moda in altri settori, come quello edile. Un sistema funzionale e funzionante, reso possibile dall’investimento di parte del fatturato annuo delle stesse imprese. A lavorare e ragionare sul tema, sono Ornaghi&Prestinari che, dopo la collaborazione con le attività coinvolte, hanno avuto il compito di reinterpretare e di valorizzare queste peculiarità e di restituire all’arte il compito di renderle fruibili attraverso le loro opere. Hanno quindi dato vita a Stille, un titolo che ricorda il lento scorrere dell’acqua e che assume anche un significato più simbolico, come a sottolineare il percorso lento e ponderato che conduce ad un valido risultato in termini di rispetto per la lavorazione, i materiali e l’ambiente. Li abbiamo incontrati per voi:

Ornaghi&Prestinari. Stille, veduta della mostra ("Paolina"), Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (PI) Foto OKNOstudio

Ornaghi&Prestinari. Stille, veduta della mostra (“Paolina”), Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (PI) Foto OKNOstudio

La vostra ricerca è incentrata sull’interesse per i materiali, il design contemporaneo, la storia dell’arte e la multidisciplinarietà in genere. In che modo l’esperienza fatta  con il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno ha arricchito i vostri orizzonti artistici?
Senz’altro quest’esperienza ci ha arricchito moltissimo sotto diversi aspetti. L’occasione di conoscere da vicino l’intero ciclo di lavorazione dei più comuni oggetti in pelle ci ha permesso di approfondire il legame che intercorre tra un oggetto e l’evoluzione dei processi tecnici e tecnologici ad esso correlati che caratterizzano l’attività umana e la sua storia. Spesso ci si circonda di oggetti senza avere la consapevolezza dei relativi costi sociali, economici e ambientali e quindi del loro valore. Ci siamo interrogati sui concetti di trasformazione, circolarità ed equilibrio. La grande disponibilità di molte persone all’interno del distretto ci ha dato modo di sperimentare per la prima volta con materiali come la pelle grezza, il cuoio scrivente e l’inerte ottenuto dal trattamento dei fanghi di risulta.

Quanto è importante per voi l’ecologia? E come pensate che l’arte possa contribuire a creare maggiore responsabilità e consapevolezza?
Per noi il rispetto per la natura è importante. Nella nostra ricerca si ritrovano spesso riflessioni sulla vita degli oggetti e dei materiali, considerazioni sui processi di produzione sia artigianali che industriali e l’etica del lavoro ben fatto. Inoltre, la nostra formazione in architettura del paesaggio e disegno industriale, ci ha portato ripetutamente a riflettere sul concetto di equilibrio in ecologia. Per questo progetto in particolare ci è venuto spontaneo osservare la realtà dal punto di vista della tutela ambientale. Considerare la tecnica e la tecnologia come strumenti per salvaguardare la terra e non per accrescere unicamente il profitto. L’arte può contribuire a creare maggior consapevolezza poiché pone costantemente delle domande, ma senza dover necessariamente fornire risposte. Sposta il punto di vista.

Ornaghi&Prestinari. Stille, veduta della mostra, Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (PI) Foto OKNOstudio

Ornaghi&Prestinari. Stille, veduta della mostra, Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (PI) Foto OKNOstudio

Quali aspetti di questa esperienza ritenete che abbiano influenzato maggiormente le vostre scelte nella realizzazione delle opere?
Quando abbiamo iniziato questo progetto eravamo un po’ preoccupati di approcciarci a tematiche così delicate, poi l’incontro con le persone che ci hanno accompagnato lungo il percorso e la loro disponibilità ci hanno permesso di trovare la nostra chiave di lettura. Potremmo quindi dire che l’aspetto umano, la generosità e la passione, di chi ha collaborato con noi sia stato determinante per la realizzazione delle opere in mostra.

In mostra sono presenti alcune opere che fanno chiari riferimenti alla storia dell’arte. Parliamo di Paolina e Panni (Deposizione, Pontormo). Mi  incuriosisce molto sapere come abbiate legato concettualmente le opere originali a cui vi siete ispirati, al progetto.
La vanità e il potere della Paolina, che a sua volta raccoglie l’iconografia delle Veneri della tradizione della storia dell’arte, vengono rovesciati per favorire la nascita di un piccolo ecosistema in cui le piante mantengono l’acqua pulita. In Panni, stracci domestici destinati alle pulizie quotidiane sono disposti sul piano e il loro colore e disposizione rimandano astrattamente al panneggio contorto delle figure dipinte. Un aspetto dell’opera originale che ci interessa è la fusione tra la pelle delle figure e il panneggio. È come se fossero dei cenci gettati.

Ornaghi&Prestinari. Stille, veduta della mostra ("Inerti"), Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (PI) Foto OKNOstudio

Ornaghi&Prestinari. Stille, veduta della mostra (“Inerti”), Villa Pacchiani Centro Espositivo, Santa Croce sull’Arno (PI) Foto OKNOstudio

Quale, tra le opere in mostra, se c’è ne è una, è per voi più significativa?
Quasi tutte le opere in mostra sono nate appositamente per la mostra per cui non ce né una più significativa di altre.
Siamo però particolarmente legati all’opera Inerti, realizzata in stretta collaborazione con il depuratore a seguito di una intensa sperimentazione su materiali e forme. Il ciclo di lavorazione del Depuratore e degli altri impianti industriali ad esso collegati e che chiudono il ciclo di bonifica del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno, genera nuovi “prodotti” a partire dagli scarti che vengono poi reintrodotti nel sistema come materiali per l’edilizia. Tra questi il granulare sinterizzato (KEU 2001), una polvere nera raffinata dal processo di inertizzazione dei fanghi di risulta addizionabile al cemento. In Inerti, il cemento di colore nero creato da Ecoespanso appositamente per le sculture ottimizza come inerte il 70% del rifiuto essiccato e polverizzato. Tale prodotto era stato inizialmente sperimentato per essere immesso sul mercato dove però non ha trovato consensi per via del colore non standard.  Le sculture, poggiate su basi in accaio inox, includono l’impronta di motivi floreali e vegetali a bassorilievo realizzati in argilla e ispirati ai disegni di William Morris.

Ornaghi&Prestinari. Stille
a cura di Ilaria Mariotti
per Out of the box. Arte – impresa – territorio
progetto di Comune di Santa Croce sull’Arno

in collaborazione con Consorzio Depuratore di Santa Croce sull’Arno, Galleria Continua (San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana) e Associazione Arte Continua, Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, Accademia di Belle Arti di Firenze
realizzato nell’ambito di Toscanaincontemporanea2017
con il contributo tecnico di Assoconciatori, Consorzio Aquarno, PO.TE.CO. s.c.r.l., Gruppo Vecchia Toscana s.p.a., Toscana Manifattura, Guardolificio Bieffe s.r.l., Cuoificio Bisonte s.p.a., Ballanza s.r.l.
con il sostegno di Cassa di Risparmio di San Miniato

18 novembre 2017 – 14 gennaio 2018

Villa Pacchiani Centro Espositivo
Piazza Pier Paolo Pasolini, Santa Croce sull’Arno (PI)

Orari: da venerdì a domenica ore 16.00-19.00; chiuso 31 dicembre
Ingresso libero

Info: Comune di Santa Croce sull’Arno
+39 0571 30642; +39 0571 389853
www.villapacchiani.wordpress.com

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •