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PARMA | Sedi varie | 1 aprile – 15 maggio 2017

Intervista a CHIARA CANALI e CAMILLA MINEO di Chiara Serri

Seconda edizione del festival Parma 360 che, ad un anno dall’allestimento del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, porta nella città ducale la Stazione Creativa di Studio Azzurro. Mostre istituzionali, creatività diffusa, riscoperta di luoghi non sempre accessibili, collaborazioni e sinergie per valorizzare la comunità creativa sul territorio. Tanti i nomi – Nino Migliori, Luciano Viti, Giacomo Cossio, Paolo Ceribelli, Mr. Savethewall – per una manifestazione che, nei primi due weekend di apertura, ha superato le 7000 presenze. Intervista doppia a Chiara Canali e Camilla Mineo, curatrici indipendenti, dal 2016 alla direzione artistica del festival.

Vincenzo Gardoni, Riapertura Edicola di Piazza della Steccata. Foto: Federico Avanzini

Vincenzo Gardoni, Riapertura Edicola di Piazza della Steccata. Foto: Federico Avanzini

Il festival è giunto alla seconda edizione. Quali sono le principali novità rispetto allo scorso anno?
Chiara Canali:
Tra le novità salienti di questa seconda edizione c’è la volontà di fare sempre più rete e di valorizzare la comunità creativa sul territorio: alcune delle iniziative istituzionali in programma nascono dalla collaborazione attiva con i centri di ricerca, gli enti e le associazioni della città, come lo CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma), Fogg Art Gallery di Chiara Allegri (galleria di Parma specializzata nella fotografia contemporanea), l’associazione Kontainer e il progetto di archivio BDC (BonnaniDelrioCatalog), oppure dal confronto proficuo con intellettuali come Lucia Miodini, ricercatrice che ha lungo collaborato con l’Università di Parma, o Giacomo Cossio, artista emergente che ha lo studio nella campagna parmense. È sempre molto forte, inoltre, la rete generata dal circuito off 360 Viral, il festival virale disseminato in tutta la città, che si propone di coinvolgere il pubblico in un percorso artistico diffuso nel centro storico. All’appello hanno risposto quest’anno trenta spazi creativi fra cui gallerie, studi professionali, coworking e oltre duecento negozi del centro storico di Parma.

Lapis: illustratori contemporanei, Palazzo Pigorini. Foto: Federico Avanzini

Come nella passata edizione, anche quest’anno il festival si lega fortemente al territorio con l’apertura – o meglio la riapertura – di luoghi chiusi al pubblico. Gli spazi da scoprire del 2017?
Camilla Mineo:
Obiettivo primario di Parma 360 è promuovere il patrimonio storico-artistico già esistente in città, valorizzando attraverso l’arte contemporanea chiese sconsacrate, palazzi storici e spazi di archeologia industriale non sempre noti ai cittadini. In questa edizione, insieme all’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e alle sorelle Gardoni, abbiamo riaperto l’edicola ottocentesca di Piazza della Steccata con un allestimento dedicato all’opera del nonno, l’artista Vincenzo Gardoni, autore espressionista parmigiano che ha realizzato la maggior parte delle sue opere nello studio prospiciente la piazza. L’edicola ottocentesca ospita, all’interno delle teche in vetro in cui venivano riposti riviste e giornali, riproduzioni di immagini pittoriche raffiguranti volti, soggetto prediletto da Gardoni. Un altro spazio che ritorna in vita è l’Antica Farmacia San Filippo Neri, situata in Palazzo San Tiburzio, nella sede della Congregazione della Carità, fondata nei primissimi anni del XVI secolo con lo scopo di prestare assistenza materiale e spirituale ai bisognosi. L’ex farmacia sarà la cornice di concerti, mostre, esposizioni ed eventi artistici per tutta la durata del festival.

Tra gli elementi di forza della manifestazione c’è certamente la Stazione Creativa di Studio Azzurro…
Chiara Canali:
Le attività della Stazione Creativa si svolgeranno da metà aprile a metà maggio presso lo Spazio Carroponte del WoPa. Studio Azzurro ha aderito con entusiasmo, non solo per l’interesse suscitato dalla piattaforma del festival Parma 360 ma anche perché uno dei suoi componenti, Leonardo Sangiorgi, è originario della città di Parma. Il progetto intende dare vita a “un sistema di centri di sperimentazione, produzione culturale e aggregazione sociale nel territorio metropolitano e provinciale”  (da A. Balzola e P. Rosa, L’arte fuori di sé, Feltrinelli 2011, p. 189). Nella Stazione Creativa, pensata sull’esempio di quella già realizzata allo Spazio MIL di Sesto San Giovanni nel 2016, esponenti di Studio Azzurro e collaboratori, unitamente ad artisti, studiosi e ricercatori di differenti discipline, daranno vita, con questa iniziativa, a nuove forme di formazione e progettazione artistica e sperimentale condivisa. L’obiettivo è connettere in modo profondo, permanente e strutturale il territorio con i tre campi della formazione, della ricerca e della produzione creativa, con l’ausilio dei nuovi media. Con la collaborazione e la presenza attiva di artisti, docenti, studenti e cittadini del territorio di Parma, ai quali è principalmente rivolta questa esperienza, saranno affrontate e messe in evidenza problematiche legate alla riflessione sul rapporto Arte-Società-Politica. Fine ultimo della Stazione Creativa è intercettare e mettere in connessione tra loro le realtà artistiche già esistenti sul territorio. La Stazione Creativa è il luogo dove queste realtà, trasversali alle discipline, possono incontrarsi e produrre manufatti artistici, grazie alla sollecitazione di laboratori e workshop.

Luciano Viti, Music Faces, Casa del Suono. Foto: Federico Avanzini

Quali sono le mostre e i progetti principali? Gli artisti coinvolti? Esiste un filo comune che collega le diverse iniziative?
Camilla Mineo:
Il filo che collega tutte le mostre è la creatività a 360 gradi. Ogni anno proponiamo un focus su diverse tematiche che, per questa edizione, si possono individuale sicuramente nella grafica, nel manifesto e nell’illustrazione, con Il colore delle stelle. Mitografie del femminile nei manifesti delle collezioni CSAC, curata da Michele Guerra e Sara Martin a Palazzo Pigorini e con Lapis: illustratori contemporanei, opere di  Marco Cazzato, Riccardo Guasco, Pablo Lobato, Elisa Talentino, in collaborazione con Caracol Art Gallery di Torino. La natura è un altro tema trattato quest’anno nella mostra a Palazzetto Eucherio Sanvitale, De Rerum Natura. Omaggio a Nino Migliori, a cura di Lucia Miodini, progetto espositivo realizzato in collaborazione con Fondazione Nino Migliori di Bologna e Associazione Piemontese Arte di Torino. L’esposizione si costruisce a partire dal progetto Herbarium, realizzato da Nino Migliori nel 1974, e dalle sue ricerche sul tema della natura, trasformata, riletta e interpretata da una scultrice, Luisa Valentini, e da una fotografa, Paola Binante, che riflettono sulla dicotomia natura/artificio. Ancora la natura e il paesaggio sono al centro della mostra NonpotreiusareilverdesenoncifosseMarioSchifano, realizzata in collaborazione con la Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, in cui l’artista parmigiano Giacomo Cossio mostra il lato manipolabile e labile della natura in una forma più controllata e umana, lasciandosi liberamente ispirare dall’energia cromatica del maestro Mario Schifano. Un altro tema importante sono le celebrità, nella musica e nel cinema: BDC28, quartier generale di BDC BonanniDelrioCatalog, presenta ritratti fotografici di personaggi noti appartenenti a tre “scene” di differenti epoche e geografie – la  Roma degli anni 50/60, la New York degli anni 70/80 e la Parma di oggi –, mentre la Casa del Suono, con sede nel suggestivo spazio della ex chiesa di Santa Elisabetta, ospita la mostra Music Faces del fotografo internazionale Luciano Viti che nel corso della sua carriera ha ritratto i protagonisti della scena italiana e mondiale. Un tributo ai grandi divi del rock, del jazz e del blues quali Miles Davis e Frank Zappa.

De rerum natura. Omaggio a Nino Migliori, Palazzo Eucherio Sanvitale. Foto: Federico Avanzini

In città sono presenti anche due interventi di arte urbana…
Chiara Canali:
Nell’ottica di allargare la partecipazione e la fruizione delle iniziative di Parma 360 a un pubblico sempre più ampio, non solo di addetti ai lavori, oltre alle mostre nelle sedi istituzionali sono disseminate in città due installazioni di arte urbana. L’opera Barricades di Paolo Ceribelli si ricollega agli eventi storici della resistenza a Parma quando nel 1922 le popolazioni dei borghi dell’Oltretorrente e dei rioni Naviglio e Saffi risposero all’aggressione fascista innalzando barricate e organizzando una difesa estrema delle proprie case. L’opera di Ceribelli nasce dal desiderio di valorizzare lo spazio di Piazzale San Francesco. L’installazione di sculture in ferro dai colori accesi, che richiama la forma delle barriere anticarro, diventa al tempo stesso limite ed elemento di attrazione per l’occhio distratto del passante. Paradosso, ironia, sarcasmo sono alla base del lavoro Forever di Mr. Savethewall, una scultura totemica in legno che rappresenta un tronco da cui emerge la figura di Pinocchio, dal naso allungato, che porta la scritta “forever” impressa sul petto: una provocatoria riflessione sull’amore, ma anche sulle bugie e le falsità della vita di tutti i giorni.

Si guarda già alla nuova edizione?
Camilla Mineo:
Le idee e i progetti per una terza edizione ci sono e siamo aperti a proposte e sollecitazioni da parte della città, in un’ottica di rete e collaborazione che già dalla prima edizione abbiamo cercato di attivare. Certo è che il festival ha bisogno di risorse economiche per essere realizzato. Speriamo vivamente che la città e i partner pubblici e privati ci sostengano anche per una terza edizione…

Parma 360 Festival della Creatività Contemporanea
Direzione artistica: Chiara Canali, Camilla Mineo

Sedi varie, Parma
1 aprile – 14 maggio 2017

Info: www.parma360festival.it

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