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#aspettandoMIA #miafair

Intervista a GUILLAUME MAITRE di Spazio Nuovo, Roma
di Francesca Di Giorgio

Una galleria che spazia dall’arte contemporanea al design sin dalla sua nascita, nel 2010, nel centro di Roma con un focus dedicato all’arte contemporanea latinoamericana e alla fotografia. L’opening con l’artista fotografa messicana Daniela Edburg (vincitrice nel 2009 del Premio Arte Laguna sezione Arti Fotografiche) ha segnato la strada di SpazioNuovo che si rivela coerente a cinque anni dall’apertura. Il percorso di Guillaume Maitre, francesce, con alle spalle importanti collaborazioni con Montblanc e Cartier International e Paulo Perez Mouriz, argentino, art-dealer specializzato in artisti emergenti latino-americani incrocia un pubblico aperto alle novità e interessato a seguire nomi nuovi conciliando anche le ragioni del mercato. Alla prossima edizione di MIA Fair SpazioNuovo punta su due artisti di cui Guillaume Maitre ci parla in anteprima dopo aver partecipato al nostro dibattito attorno alle immagini contemporanee…

Un ritratto di Paulo Perez Mouriz e Guillaume Maitre

Il successo e la diffusione del termine immagine rispetto a fotografia. Tra la crisi del fotografo come “mestiere” e la richiesta del collezionista di produzioni fine art… Quale il ruolo della galleria?
Non è mai stato cosi importante il ruolo della galleria capace di essere un motore e un legame tra il lavoro di qualità di un’artista e la richiesta sempre più importante da parte dei collezionisti d’arte e del grande pubblico per la fotografia d’arte. Importante la selezione dell’artista, il contenuto del suo lavoro abbinato alla sua tecnica, essenziale la qualità impeccabile della produzione, primordiale l’edizione e fondamentale la presentazione al pubblico largo o di nicchia in un contesto valorizzante e sostenuto dalla passione. La galleria ha molto lavoro da fare e niente va improvvisato.

Oggi centinaia di milioni di fotografie viaggiano su Facebook e sugli altri social Come distinguerle? Cosa rende le immagini diverse tra loro e, soprattutto, come possiamo stabilirne il valore?
Nell’epoca digitale, dove la cultura dell’immagine è cresciuta toccando un pubblico sempre più largo, la bellezza di alcune immagini particolari, la loro capacità di emergere non è mai stata più evidente. La diffusione di tanto materiale, spesso senza uno scopo artistico, permette alla potenza dell’arte di emergere ancora più significativamente.

Il ruolo della fotografia nel mercato. Come resiste all’attuale crisi e, secondo voi, grazie a quali caratteristiche?
La fotografia è un medium vivace, che offre una lettura spesso immediata ad un prezzo accessibile per un lavoro artistico spesso di grande contenuto. Grazie alla fotografia siamo finalmente ritornati alla freschezza, la semplicità, la gioia dell’arte come negli anni ’60 quando l’arte era solo al servizio delle emozioni del pubblico. È quest’immediatezza a rendere la fotografia così vincente.

Camilla Borghese, ore 13.09 Colosseo, Courtesy Spazio Nuovo

Qual è stata la prima fotografia ad entrare nella vostra galleria?
È stata The Bride, un’opera dell’artista messicana Daniela Edburg. Un’opera che poteva dimostrare che la fotografia è importante quando non è solo una fotografia. L’opera, con un notevole taglio contemporaneo, era arricchita dall’inserimento di un lavoro artigianale a maglia realizzato dall’artista stessa, con un approccio raffinato della scenografia oltre alla brillante tecnica fotografica.

Olivier Roller, Arazzi, courtesy Spazio Nuovo

Chi avete scelto di portare a MIA 2015?
Presentiamo due artisti complementari. Camilla Borghese spiega la monumentalità in scatti di grande precisione realizzati con il banco ottico. Ogni scena scattata a Roma, presenta uno sguardo colto e potente sulle regole dell’architettura nella particolare luce della città. Le opere di Olivier Roller, l’esperto parigino di ritrattistica contemporanea, sono inediti particolari fotografati a partire di famosi arazzi in luoghi di potere. È la prima volta che un artista s’interessa agli arazzi che sono, nel medioevo, il simbolo assoluto del potere. Platone stesso descrive la politica come l’arte degli arazzi o l’arte di tenere tra di loro in un tutto omogeneo delle corrente opposte come i fili verticali e orizzontali dell’arazzo. Il pixel si mescola con la trama dell’arazzo per creare un’opera del tutto inedita.
Ci piace l’idea di presentare due artisti che contemplano il mondo classico nella loro ricerca contemporanea avendo cura di selezionare un lavoro analogico di impeccabile esecuzione, di grande formato e un lavoro brillante, originale e di grande effetto drammatico, in formati più contenuti, con la semplice tecnica digitale.

segui gli approfondimenti di MIA Fair sul nostro canale dedicato!!! clicca qui

SPAZIONUOVO – CONTEMPORARY ART & DESIGN
Via d’Ascanio, 20 (zona Campo Marzio), Roma

Info:
+39 06 89572855
+39 340 5199762
info@spazionuovo.net
www.spazionuovo.net

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