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PADOVA | Ex Macello | 6 settembre – 5 ottobre 2014

Nessun luogo è lontano è una mostra collettiva che porta lo spettatore a riconsiderare la sua nozione di paesaggio che, da frammento di una natura più o meno estesa, diviene idea interiore di uno spazio estetico i cui confini, non del tutto delimitabili, si fanno espressione delle singole identità individuali.
I lavori degli artisti presenti in questa collettiva, pur mantenendo viva la peculiare espressività che ne denota il singolare temperamento, riescono a tessere i fili delle comuni esperienze, metodologie e riflessioni teoriche che li uniscono e accomunano. Una prima considerazione viene offerta proprio dalla posizione dell’uomo: questo, secondo gli autori, non deve essere visto come un agente esterno rispetto al paesaggio nel quale si inserisce, ma come una sua parte integrante e complessiva.

Veronica de Giovanelli

Missione, quindi, della pittura deve essere quella di riportare ad un riavvicinamento tra le due parti. Un modo di agire e di esprimersi che porta ciascun artista a compiere un viaggio sul limite, sul confine estremo, tra realtà e sua rappresentazione iconica, per portare ad una riallocazione estetica del pensiero mosso attorno al paesaggio. Le opere compiono quella riconciliazione con il mondo che viene allora riscoperto, ripensato, rivalutato alla luce di punti di vista sconosciuti.
Ciascun dipinto, quindi, offre, a suo modo, lo strumento significante di rielaborazione di quel reale che si credeva già completamente conosciuto e che abbiamo contribuito a stravolgere e deformare con le nostre attività nel corso del tempo.
Veronica De Giovanelli pensa al paesaggio quale spazio dimensionale in cui si incontrano e mediano le presenze e lo stato della natura con le attività e le esigenze umane: lo esplora in modo intimo e silenzioso con un’azione che si fa profonda presa di coscienza della stratificazione che risulta nella lettura puntuale del paesaggio circostante.
Al valore simbolico del paesaggio pensa, invece, Andrea Grotto per il quale l’insieme eterogeneo di oggetti della realtà si combina con le  forme sedimentate nel suo immaginario a definire una nuova geografia emotiva. L’antologia delle sue immagini attinge sempre non solo dal paesaggio presente e vivo, ma anche dalla sua memoria personale.

Cristiano Menchini

Sempre calato tra mondo interno ed esterno, Stefano Moras risolve il paesaggio in una materia complessa che si plasma ricca di suggestioni, e resta tesa tra spazio per l’accadere umano e il palcoscenico delle trasformazioni organiche e vegetali. I suoi sono studi ravvicinati della natura che, presi per frammenti, riposizionano sempre la definizione precisa del reale come ad un elemento in grado di evolvere dalle sue stesse stratificazioni e accumulazioni. Un paesaggio che scompare e riemerge in coordinate di sempre differente orientamento.
Cristiano Menchini pone, infine, la sua ricerca entro i termini di un confronto fisico con il paesaggio, esperendo un contatto diretto (affine ad uno studio scientifico) con i microcosmi naturali. Tra vero e finzione, individua universi simbolici, trasposizioni di un’interpretazione del mondo percepito in un altrove possibile, che si manifesta in opere dove si scorgono ecosistemi vegetali, ambienti ridotti in scala e/o forme astratte.
Questa mostra cerca un incontro di varie esperienze che, attraverso l’arte, focalizzano la nostra attenzione su quelle speciali modalità “differenti” con cui percepire il quotidiano. Il messaggio, reso ai suoi visitatori, riporta al centro il tema della natura che, nell’attualità odierna, deve essere tutta riscoperta, conosciuta, inventata e protetta.
Il paesaggio può essere cercato e valutato attraverso queste opere ma, come dice il titolo (ripreso da un testo di Richard Bach), individuato anche in tutti gli altri orizzonti possibili che non sono distanti, perché Nessun luogo è lontano.

Nessun luogo è lontano
a cura di Eugenia Delfini
un progetto di Sottobosco (Venezia)
promosso da Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Padova
con il patrocinio di Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, FAI – Delegazione Padova, Kio-A-Thau Sugar Refinery Artist Village, Taiwan
media partner Sherwood
sponsor tecnico Winezon 

Artisti: Veronica de Giovanelli, Andrea Grotto, Cristiano Menchini, Stefano Moras

6 settembre – 5 ottobre 2014
inaugurazione venerdì 5 Settembre ore 18.00 

Ex Macello
via Alvise Cornaro 1/B, Padova 

Orari: tutti i giorni 15.30-18.30, chiuso lunedì
ingresso libero 

Info: home@sottobosco.net
www.sottobosco.net

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