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MILANO | Museo Bagatti Valsecchi | 19 gennaio – 24 giugno 2018

Il Museo dell’innocenza del premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk da ieri è a Milano al Museo Bagatti Valsecchi, in una delle case museo più importanti e meglio conservate d’Europa. La mostra fatta di Amore, musei, ispirazione, a cura di Lucia Pini e Laura Lombardi è un progetto internazionale che porta da Istanbul a Milano la celebre storia d’amore di Kemal e Füsun, protagonisti del romanzo omonimo edito in Italia da Einaudi. Ventinove vetrine dove immagini e oggetti raccontano la storia dei due protagonisti, facendo affiorare al tempo stesso la suggestiva atmosfera di Istanbul degli anni Settanta e Ottanta.

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Il Museo dell’innocenza viene inaugurato nel 2012 a Istanbul, e due anni dopo gli viene conferito l’European Museum of the Year Award: l’idea alla base di questo Museo, che prende corpo contestualmente al romanzo omonimo, è quella di tradurre “visivamente” l’amore di Kemal per la bella cugina Füsun attraverso una serie di vetrine – una per ogni capitolo del libro – affollate di oggetti. Alcune vetrine sono già state esposte in altri contesti: a Londra (al The Museum of Innocence, Somerset House, 27 gennaio – 3 aprile 2016) e a Oslo (al Museum of Cultural History, Orhan Pamuk: The Art of Fiction, 23 maggio – 25 ottobre 2017).

A differenza di quanto avvenuto nelle precedenti esposizioni, ospitate in ambienti neutri, a Milano le vetrine dialogano con gli avvolgenti ambienti della casa museo, luogo amato e frequentato dallo stesso Kemal nel romanzo Il Museo dell’innocenza, di cui è protagonista. La mostra milanese crea così uno stimolante “museo nel museo”, dando vita a un vertiginoso corto circuito Milano/Istanbul e realtà/finzione in cui il visitatore si troverà a calcare le orme dello stesso Kemal. A guidarlo sarà il filo rosso di un collezionismo privato e domestico, dove l’accento cade sugli oggetti quotidiani e sulla loro straordinaria capacità evocativa. Il percorso espositivo sarà arricchito da installazioni video e delle audioguide in forma di app, con la voce narrante dello stesso Orhan Pamuk che accompagnerà il visitatore nei meandri della sua immaginazione creativa, illustrando anche il nesso con il Bagatti Valsecchi.

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Forte è infatti il legame tra lo scrittore e il Museo di Via Gesù, dove nel 2009 il premio Nobel presentò l’edizione italiana del romanzo tradotto in tutto il mondo. L’allestimento di Piero Lissoni, studiato per questa mostra, in cui il museo ispiratore ospita quello ispirato, non poteva che assecondare questo dialogo tra i due: del primo rispettando l’austera eleganza aristocratica e la qualità dei materiali degli apparati decorativi; del secondo esaltandone l’identità a metà tra realtà e finzione trasmessa attraverso una visione onirica e una narrazione fluttuante.

«Il cortocircuito che la mostra propone portando all’interno delle stanze di casa Bagatti Valsecchi le teche del Museo di Istanbul non celebra soltanto affinità e parentele tra due luoghi che hanno sempre conversato a distanza, ma offre anche un’occasione preziosa per riflettere sul significato e sul destino stesso dei musei, valorizzando una dimensione empatica che pare davvero in controtendenza rispetto all’indirizzo dominante di tanta politica museale odierna» dichiara Lucia Pini, co-curatrice della mostra e conservatore del Museo Bagatti Valsecchi.

In occasione dell’iniziativa Johan & Levi editore pubblica il volume Un sogno fatto a Milano. Dialoghi con Orhan Pamuk sulla poetica del museo a cura di Laura Lombardi e Massimiliano Rossi. Con un’introduzione di Salvatore Settis e un testo inedito di Orhan Pamuk, il volume raccoglie oltre 150 immagini, per lo più provenienti dagli archivi privati dello scrittore.
La app “Amore, musei, ispirazione”, contenente le audioguide, è disponibile gratuitamente, in italiano e in inglese, su AppStore e Google Play.

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EVENTI COLLATERALI
Visite guidate, letture sceniche e laboratori per le famiglie
27 gennaio, 25 febbraio, 25 marzo, 22 aprile, 27 maggio e 17 giugno ore 15.30 / Visite guidate alla mostra. Saranno gli stessi studente dell’Accademia di Brera, coadiuvati e formati dal responsabile dei servizi educativi del Museo, ad accompagnare i visitatori alla scoperta della mostra.

Giovedì 15 febbraio, ore 19 / Lettura scenica con Serra Yilmaz
Serra Yilmaz sarà la prima ospite di una serie di letture ad alta voce di brani del romanzo Il museo dell’innocenza di O. Pamuk (edito da Einaudi). Le altre date sono in via di definizione.

Sabato 3 febbraio, 3 marzo, 7 aprile, 5 maggio, 9 giugno, ore 15.30 / Laboratorio per famiglie. “La mia storia in una scatola” è il nuovo laboratorio del Museo dedicato ai bambini e alle famiglie: cosa contengono e come sono costruite le vetrine realizzate da O. Pamuk per il suo museo? Cosa rappresentano gli oggetti? Cosa useresti per raccontare la tua visita in una scatola come quella dei protagonisti del romanzo? Proviamoci insieme!

Amore, musei, ispirazione.
Il Museo dell’innocenza di Orhan Pamuk a Milano

a cura di Lucia Pini e Laura Lombardi

in collaborazione Museo Bagatti Valsecchi e l’Accademia di Belle Arti di Brera
con il sostegno di Regione Lombardia
Allestimento a cura dello studio Lissoni Associati
progettazione dei materiali di comunicazione e l’accompagnamento di visite guidate speciali alla mostra a cura degli allievi dell’Accademia (in particolare Giacomo Pigliapoco, Émilie Gualtieri e Luca Gennati) 

Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù 5, Milano

19 gennaio – 24 giugno 2018

Orari: Da martedì a domenica, 13 – 17.45 (chiuso tutti i lunedì, 1, 2 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno)

Info: museobagattivalsecchi.org

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