Non sei registrato? Registrati.
DIANO MARINA (IM) | Sala “R. Falchi” – Palazzo del Parco | Fino al 7 gennaio 2018

di MATTEO GALBIATI

La mostra ospitata nella Sala “R. Falchi” del Palazzo del Parco a Diano Marina (IM), voluta, organizzata e supportata da Civiero Art Gallery, rappresenta un’occasione da non perdere e ha, inoltre, un certo carattere d’eccezionalità: la personale dello scultore Pablo Atchugarry (1954), infatti, non solo porta sulle rive della costa del ponente ligure una ricca selezione di affascinanti sculture del maestro uruguaiano, ma costituisce l’unica esposizione che l’artista ha tenuto in Italia nel 2017.

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

La fama e gli impegni internazionali di Atchugarry lo spingono sempre in ogni angolo del mondo e, contando anche i tempi tecnici imposti dalle lunghe lavorazioni delle sue opere, non va preso come dato scontato l’allestire una mostra come questa in cui opere di materiali diversi, tra bronzo, marmo e acciaio, sanno evidenziare con tanta grazia ed esattezza il fluire morbido del suo segno plastico. Atchugarry si è generosamente concesso e speso in questo progetto sia per un’amicizia e una stima profonda che lo legano ai galleristi Lorenzo e Francesco Civiero, sia per l’amore per il nostro Paese, sua seconda casa d’elezione (l’artista ha uno studio in provincia di Lecco ed è cittadino onorario di Diano Marina, n.d.r.), consegnando al pubblico la piacevole verifica del valore di una materia che pare germinare davanti allo sguardo, tanto da spingere le proprie forme quasi a completarsi all’infinito, in un costante divenire strutturale mai definitivamente compiuto.

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

La sua scultura, del resto, si compone e procede proprio attraverso la compenetrazione significante di contrasti: leggerezza e pesantezza, fisicità e immaterialità, morbidezza e durezza, luci e ombre, pieno e vuoto, corpo e anima. Cielo e terra, come si afferma efficacemente nello stesso titolo di questa esposizione. In queste opposte ed alterne, contrastanti, opposizioni si sospende il suo fare. Proprio questa dualità di riferimenti e referenti si lega strettamente al suo linguaggio: senza necessitare di troppe celebrazioni, magari ridondanti rispetto alla sobria bellezza del suo lavoro, Atchugarry tocca delicatamente il marmo (o uno qualsiasi degli altri materiali che impiega) con un’attenzione antica, tradizionale, eppure sa rendere poi anche le forme finali con una componente di prorompente contemporaneità. Alla saggezza classica dei tempi passati sa sommare, quindi, nuove visioni per un’attualità artistica che necessità di ristabilire il contatto con una poeticità autentica e sincera.

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

Le sue forme sono volute che carezzano l’aria, danzano con essa inglobando un vuoto che sa diventare non elemento di assenza, ma di altra presenza significante. Si innalzano, si muovono, germinano, fluiscono con lo stesso frugale fascino di una fiamma che si muove sui tizzoni di un camino, sullo stoppino di una candela. Questa è la magia che ci concede questo virtuoso della scultura: Atchugarry sa riportare la percezione dell’armonia e dell’universalità, che tutto assorbono e fondono, ad essere verità per lo sguardo di ciascuno di noi.
La semplicità non figuratamente descrittiva dei suoi lavori ci appassiona senza compromessi, senza l’aleatorietà di giudizi parziali o faziosi, perché in lui il processo del fare entra in tale simbiosi con una lettura e una visione spontaneamente, quanto concettualmente ed esteticamente, intense e raffinate del mondo da risultare naturale il trasferimento empatico all’accettazione del nostro animo.

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo, veduta della mostra, Sala “R. Falchi”, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) Courtesy Civiero Art Gallery, Diano Castello

Unità e sintesi sono i predicati imperativi del suo fare: con questi definisce in ogni piega, in ogni segno, delle sue opere l’equilibrio del bello che dall’empireo lontano del cielo riesce a proiettarsi a terra, a concretizzarsi nella nostra, limitata, dimensione umana.
Osservare le sue opere infonde un’energia speciale che ci proietta nel turbinio di pulsioni suscitate da una meraviglia che, forse, non siamo più abituati a provare e, per questo, torna ad essere ai nostri occhi tanto eccezionale e importante.

Pablo Atchugarry. Tra terra e cielo
a cura di Civiero Art Gallery
con il Patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Diano Marina
catalogo bilingue italiano-inglese Vanillaedizioni con testo critico di Luca Bochicchio

7 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018

Sala “R. Falchi”
Palazzo del Parco
Diano Marina (IM)

Orari: da mercoledì a domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00

Info: Civiero Art Gallery
Via San Sebastiano 11, Diano Castello (IM)
+39 371 3712776; +39 320 0261297
civieroartgallery@gmail.com
www.civieroartgallery.com

Condividi su...
  • 14
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •