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LANA (BZ) | Kunsthalle Eurocenter Lana | 27 – 28 giugno 2014

Intervista a LUCA REFFO di Gabriele Salvaterra

Continua l’attività della Kunsthalle Eurocenter di Lana con una personale/opening di Luca Reffo (1973): uno dei più interessanti e promettenti artisti italiani contemporanei. Un percorso che si posiziona nei territori della pittura e che cerca di fare i conti con l’immagine, in tutto il suo potere misterioso. Abbiamo scambiato alcune parole con l’artista in preparazione della mostra.

Luca Reffo

Vorrei cominciare con qualche anticipazione dalla mostra di Lana, cosa ci dobbiamo aspettare dalla tua pittura in questo nuovo appuntamento?
Per questa mostra ho voluto concentrarmi sull’insieme delle opere esposte e sul loro rapporto reciproco. Volevo che essa traesse forza non tanto dalla bontà o meno del lavoro ma dalla relazione tra le immagini: ho lavorato così a variazioni e ripetizioni differenti di soggetti e temi provenienti da serie appena nate o già avviate negli anni. Ho ridotto la portata della pittura, non perché mi sia invisa, ma perché ho sentito la necessità di aprire nuovi capitoli visivi. Ci sarà la presenza di carte, di materiale residuo, di oggetti e frammenti. Spero che i giorni dell’allestimento siano propizi e fortunati: dipende molto da ciò la riuscita dell’operazione…

Sembra quindi che tu abbia passato al vaglio la tua soggettività, la tua memoria e, perché no, la tua tecnica pittorica. Che ruolo hanno questi elementi per te? Un bagaglio che tenti di arginare, di cui vuoi sbarazzarti o che conservi amorevolmente?
Luca Reffo, The Passage, 2014, olio su tela, 24x30 cmÈ un bagaglio di cui mi vorrei sbarazzare. Soggettività, esperienze, memoria e soprattutto tecnica pittorica mi sembra nulla abbiano a che fare con il risultato effettivo.

So che si vedranno diverse serie anche dal passato, come pensi di armonizzare lavori appartenenti a tematiche tra loro distanti?
Dividendoli e unendoli. Una serie come The Secret Week, che era un lavoro politico, vicino ad una serie di opere attorno all’idea di anima (De Anima) solo in apparenza contrasta: il carattere cosmologico del primo ben si armonizza con l’orizzonte tematico del secondo. L’immagine, che è sempre più immagini, non si esaurisce per il solo fatto d’esser già stata dipinta. Attraverso il gioco dell’allestimento vorrei approfondire l’attitudine all’irriducibilità propria dell’immagine.

Il titolo No Less allude a una dimensione artistica in cui è sufficiente togliere un solo altro elemento per far cadere tutto il gioco: quanto sei interessato a sondare il limite delle definizioni e della riconoscibilità nella tua arte?
In mostra sarà esposta una parte del materiale preparatorio all’opera definitiva: ho voluto scoprire quello che solitamente rimane nascosto per mostrare l’origine e il processo attraverso cui l’immagine nasce. Credo che questa operazione possa arricchire di elementi la comprensione dell’opera. A torto o ragione non ho mai ricercato la riconoscibilità, probabilmente perché non ne sono capace!

Il mistero nei tuoi lavori è una costante e l’immagine si presenta come un piccolo istante che nasconde una moltitudine di significati che la precedono e la seguono. Cos’è per te l’immagine? Che effetto deve suscitare?
Come per una locandina di un film o un frame, l’immagine ha il potere di raccontare senza dire e di proiettare lo sguardo al di là dell’apparenza. Sono affascinato dalla possibilità di amplificare la dimensione evocativa dell’immagine: raccolgo gli elementi invisibili che intuisco in segreta armonia con il “racconto” e cerco di svilupparli sulla tela nella maniera più semplice possibile. Far sentire qualcosa senza doverla descrivere è sempre stata una mia esigenza: a parole è tutto facile.

Luca Reffo. No less 
a cura di Camilla Martinelli 

27 – 28 giugno 2014
inaugurazione venerdì 27 giugno 2014 ore 20.00
apertura sabato 28 giugno 2014 ore 11.00-16.00

Kunsthalle Eurocenter Lana
Via Industriale 1/5, Lana (BZ)

Info: +39 338 9332412
martinelli@kunstmeranoarte.org
kunsthalleeurocenter.wordpress.com

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