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MILANO | Palazzo Reale | 18 ottobre 2014 – 8 marzo 2015

di MATTEO GALBIATI

“[…] Quanto a me, preferisco stare con quelli che il mondo neppure lo conoscono, come ad esempio contadini, tessitori e così via, piuttosto che stare con chi appartiene a un mondo più civile. Il che è per me una fortuna. […]”

Scriveva queste accorate parole Vincent van Gogh (1853-1890) in una delle moltissime lettere che compongono il suo epistolario – da cui si ricava una voce avvincente, densa di profondità umana, artistica, intellettuale – indirizzata al fratello Theo e datata gennaio 1884. Uno dei molti frammenti in cui Van Gogh dichiara la sua vicinanza al mondo reale, al mondo delle cose vere e concrete.

Vincent van Gogh, Contadini che seminano patate, 1884, olio su tela, 66.4x149.6 cm, Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo

Un realismo dall’essenza sentimentale, nato e alimentato da una conoscenza diretta, da una condivisione fattiva delle cose, da una presenza in loco. Mai vissuto nella sua dimensione intellettuale o formale. Del resto – come si deduce anche dal precedente brano – Van Gogh non era uomo da circoli intellettuali, non un artista da “salotto”. Il suo sguardo necessitava di vivere dentro la verità del reale e i porsi in stretta contiguità con le sue manifestazioni, con i suoi uomini, con le sue presenze e forme. Doveva stare nella natura e vivere – a suo modo – le persone.
Seguendo questa costante presenza nella sua poetica e nei suoi soggetti, la mostra presentata a Palazzo Reale legge, con una selezione di 47 opere, il cui corpus principale proviene dal Kröller-Müller di Otterlo e poi dal Van Gogh Museum di Amsterdam, il Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, il Centraal Museum di Utrecht e diverse importanti collezioni private, proprio il binomio tra uomo e terra vissuto nel segno inconfondibile di un artista che, incompreso e posto ai margini dal suo tempo, ci ha consegnato il genio, il temperamento di un talento irripetibile.

Vincent van Gogh, Natura morta con patate, 1888, olio su tela, 39.5x47.5 cm, Kröller-Müller Museum © Kröller-Müller Museum
Il tema scelto per questa mostra, che fa da volano all’Expo 2015 il cui titolo è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, dimostra quanto l’interessamento di Van Gogh per i cicli sulla terra e quelli sulla vita dell’uomo abbiano profondamente influenzato tutta la sua poetica e siano frequenti e radicati nei suoi soggetti.
La mostra, che rientra tra gli eventi del 125° anniversario della morte di Vincent van Gogh celebrati con il grande programma internazionale Van Gogh 2015 curato dal Van Gogh Europe Fondation, conduce lo sguardo dello spettatore attraverso un’affascinante selezione che, perfettamente aderente e calzante rispetto al tema denunciato dal titolo, nelle sei sezioni in cui si divide, guida una vivace alternanza che va dalle famose tele a numerosi disegni di cui, forse, deve ancora essere compresa bene dal pubblico l’incredibile qualità, affatto inferiore alle più celebrate tele. Un bene, quindi, aver proposto anche questi intensi e straordinari disegni in una testimonianza così numerosa.
Non bastasse la bellezza delle opere, un tocco di suggestione in più viene fornito dalla scelta dell’allestimento che, studiato e curato appositamente dall’archistar Kengo Kuma, riporta la sensazione proprio ai temi della natura: l’architetto giapponese ha voluto creare un percorso sinuoso e fluido, con pareti che – le opere vi si appendono restando come sospese – paiono mosse dal vento, e i cui colori rimandano ai campi, alla terra. Una luce bassa – con molte ombre a dire il vero – e il pavimento di fibra grezza completano questa sensazione di totale immersione naturalistica.

Vincent van Gogh, Uliveto con due raccoglitori di olive, 1889, olio su tela, 73.3x92.2, Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
Si consiglia la visita – evitano magari i fine settimana che registrano, come c’era da aspettarselo, numerosissime presenze – per poter saggiare la visione dello sguardo di Van Gogh, calato nel pieno del mondo agreste, dove, entro quel ciclo dedicato alla vita dura di contadini e persone umili e semplici, o rivolta a paesaggi naturali di una bellezza pura e incontaminata (sicuramente non cittadina o metropolitana), cercava una sua esclusiva visione di eternità che il suo colore vibrante e svelto sembra, ancor oggi, a stento riuscire a trattenere. 

Van Gogh. L’uomo e la terra
a cura di Kathleen Adler
una mostra di Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Arthemisia Group, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
in collaborazione con Kröller-Müller Museum
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
con il Patrocinio dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma
un’iniziativa di Milano Cuore d’Europa
partner della mostra Expo Milano 2015
partecipa a Van Gogh 2015
comitato d’onore Stéphane Guégan, Cornelia Homburg, Jenny Reynaerts, Sjraar Van Heugten
coordinamento scientifico Benedetta Calzavara
progetto espositivo Kengo Kuma & Associates 

18 ottobre 2014 – 8 marzo 2015

Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano

Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30; giovedì e sabato 9.30-22.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ingresso intero €12.00 (audioguida gratuita); ridotto €10.00 (audioguida gratuita); ridotto speciale €6.00; speciale famiglia adulto €10.00 e bambino €6.00; gruppi 15-25 persone €10.00 ciascuno; scuole 15-25 persone €6.00 ciascuno
Sconti reciproci alle mostre di Palazzo Reale Chagall. Una retrospettiva 1908-1985; Segantini e Van Gogh. L’uomo e la terra. Presentando il biglietto d’ingresso (intero o ridotto) di una delle tre mostre alla biglietteria delle altre due, si otterrà l’ingresso speciale a €9.00 

Info e prenotazioni: +39 02 54913
www.ticket.it/vangogh
www.comune.milano.it
www.vangoghmilano.it

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