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PIETRASANTA (LU) | Ex – Marmi | 5 luglio – 8 agosto 2014

Matahari, il titolo della mostra personale, realizzata ad hoc per gli spazi dell’Ex Marmi a Pietrasanta, riassume, in una sola parola, quella che è diventata la lingua di appartenenza di Filippo Sciascia, artista di origine siciliana (Palma Di Montechiaro, Agrigento, 1972) da quando, alla fine degli anni ’90, ha posto le basi del suo studio a Bali, in Indonesia.

Come è accaduto per Lux Lumina (personale a Castel dell’Ovo, Napoli, 2012) e Bali Bulè (insieme a Luigi Ontani e Ashely  Bickerton al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, 2013) Matahari aggiunge un capitolo fondamentale, in cui si ritrova “l’asse” Oriente -Occidente che caratterizza tutto il suo lavoro…

Filippo Sciascia, Gremano Esiatico 7, (particolare), 2013, olio su legno, albero nero di felce, rattan e ferro, 200 x 50 x 40 cm 2013. Courtesy Poggiali e Forconi

Il nucleo centrale della mostra è rappresentato da Gremano Esiatico una serie di sculture, che idealmente proseguono la poetica della mostra al museo Archeologico di Napoli, alte oltre 230 cm, realizzate con materiali come il gesso, il legno, il ferro, il cemento.La Galleria Poggiali e Forconi presenta Matahari come progetto site specific dell’artista Filippo Sciascia per l’Ex Marmi di Pietrasanta. La personale segue l’esposizione al Museo Archeologico di Napoli, nata da un progetto congiunto realizzato con Luigi Ontani, con il quale, in particolare, Sciascia condivide un’esperienza artistica quotidiana a Bali, dove oggi vive, dopo lunghe esperienze a New York e a Firenze.

Queste opere risentono fortemente dell’influsso di Bali, delle mitologie e delle filosofie orientali, ma anche delle materie prime dell’arte tipica di quel territorio; tuttavia come dice l’acronimo del titolo, è fortemente avvertibile anche l’influsso della tradizione iconografica Greca e Romana, come i volti dei Bronzi di Riace che in questi lavori sono dipinti su carta e installati su veri tronchi di alberi di felce balinese.

Da questo gruppo di sculture si sviluppa una serie di lavori, in cui ritroviamo il fil rouge del dualismo occidente-oriente in dimensioni molto ridotte e che uniscono in sé la pratica della pittura alla tridimensionalità dell’installazione.

Come l’opera Untitled 8, una scultura realizzata con filo spinato venduto al mercato, che rimanda immediatamente alla figura di Gesù Cristo, una figura cui nessuno a Bali pone attenzione, a cui sono applicati veri cavallucci marini che rimandano, invece, alla cultura greca.

Filippo Sciascia, Untitled 8, 2014, ferro, cavallucci marini, oro,  34 x 26 x 23 cm. Courtesy Poggiali e  Forconi

Antana Sinar Media è una tavola di legno balinese intarsiata come le formelle di Brunelleschi, su cui Sciascia realizza ritratti ad olio, testimonianza di una decontestualizzazione di “object trouvè” cui, non solo viene restituito un significato nuovo, ma vi si applica un perenne dualismo tra storia personale e ricerca artistica, tra simbolismo indonesiano e tradizione iconografica e culturale occidentale.

Completano la mostra una serie di opere nuove realizzate ad olio, smalto e gesso su tela e legno che hanno come soggetti il ritratto, quale mezzo, ma non fine, della dinamica concettuale di Filippo Sciascia che abbraccia i campi della medicina orientale, della spiritualità, della scienza, della filosofia, della poesia e del sacro.

LEGGI L’INTERVISTA ALL’ARTISTA
SCARICA E CONDIVIDI “Speciale Estate a Pietrasanta”  – 2014

Filippo Sciascia. Matahari
a cura della Galleria Poggiali e Forconi (Firenze)

5 luglio – 8 agosto 2014
Inaugurazione sabato 5 luglio 2014 ore 19.00

Ex Marmi Complesso Post-industriale
Via Nazario Sauro 52, Pietrasanta (LU)

Orari: martedì – domenica dalle 18.00 alle 24.00

Info: +39 333 8073318
www.poggialieforconi.it
www.exmarmi.com

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