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ROMA | Fondazione Pastificio Cerere | 5 dicembre 2014 – 17 gennaio 2015

Intervista a MARIA ROSA SOSSAI di Daniela Trincia

Il terzo e ultimo appuntamento del progetto In Polonia, cioè dove? – ideato da Ania Jagiello, responsabile del programma d’arte contemporanea dell’Istituto Polacco e da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere per approfondire il panorama artistico polacco – è Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange, curato da Maria Rosa Sossai. Il risultato del workshop di due settimane tenuto da Miroslaw Balka e un gruppo di studenti di Donatella Landi dell’Accademia di Belle Arti di Roma è quanto esposto nella mostra presso la Fondazione.

Maria Rosa Sossai ci racconta il progetto.

Mostra Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange Fondazione Pastificio Cerere, Roma, dicembre 2014 Performance di Zuzanna Golińska e Magdalena Łazarczyk, Last supper

Com’è nato questo progetto e cosa si prefigge?
Tutto il progetto è iniziato con l’invito dell’Istituto Polacco a visitare una mostra presso l’istituto stesso. Durante la visita ho incontrato Balka in veste di docente. Ciò che mi ha molto colpito è stato il modo di dare visibilità ai lavori dei suoi studenti. Da lì mi è venuta l’idea di coinvolgerlo nel progetto che porto avanti con ALA (la piattaforma creata nel 2012) che, tra le proprie finalità, ha quella di approfondire il rapporto tra arte e educazione. Ho iniziato una corrispondenza con lui per conoscere meglio come conduceva il suo corso presso l’Accademia delle Belle Arti di Varsavia. Sono così venuta a conoscenza che Balka, due volte a settimana, trascorre l’intera giornata insieme ai suoi studenti. Non è solo docenza, ma un processo educativo, un rapporto che include anche tutte quelle attività che una persona normalmente compie, dal passeggiare al mangiare.

Mostra Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange Fondazione Pastificio Cerere, Roma, dicembre 2014 Performance di Sören Hiob, He dance

Qual è l’aspetto che ti ha maggiormente interessato?
Quello che chiamo “lo studio delle attività spaziali”, approfondire cioè quali sono le attività che determinano il nostro rapporto con lo spazio e come esso cambia quando compiamo delle azioni. Una riflessione maggiormente esortata alla lettura del libro di Robert Filliou, Insegnamento e apprendimento come Performings Arts (1979), che illustrava come fosse possibile insegnare attraverso le arti performative e, per la prima, la figura dell’artista è accostata a quella dell’insegnante, ponendosi in una posizione contraria a quegli artisti che sostengono che l’arte non insegna niente.

Mostra Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange Fondazione Pastificio Cerere, Roma, dicembre 2014 Performance di Aile Cai, Sayna Hasanpoor e Mina Rastgoo, Would you please choose a title for me?

Come si è sviluppato questo tuo progetto?
La prima parte del workshop ha coinvolto un gruppo di dieci studenti di Donatella Landi e ventuno studenti di Balda a Varsavia in un laboratorio durante il quale quale è stato affrontato il tema del ruolo dell’artista-docente. La seconda parte è quella svolta a Roma, dalla fine di novembre fino all’inaugurazione della mostra alla Fondazione del 5 dicembre, che ha visto gli studenti polacchi a Roma, e che si è concentrata su come è possibile creare uno spazio che permetta di agire, di instaurare un rapporto studenti-docenti.

Mostra Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange Fondazione Pastificio Cerere, Roma, dicembre 2014 Installazione Restless well di Krzysztof Bagiński

Secondo te qual è l’aspetto più interessante di questo workshop?
L’incontro tra la cultura polacca e quella italiana, che sarà un’esperienza importante per gli studenti, di confronto e di crescita.

Perché questo titolo?
Il titolo lo ha pensato proprio Balka, il quale ha voluto sottolineare come lo stesso rapporto pedagogico affondi le proprie radici nel mito. Il più antico è infatti quello socratico. E, per me, le accademie dovrebbero essere questo: un continuo confronto con gli artisti. Nel tentativo di creare prototipi di insegnamento alternativi.

Mostra Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange Fondazione Pastificio Cerere, Roma, dicembre 2014 Performance di Mikołaj Sobczak, Barricade

E pensi quindi che sia un’esperienza importante? Che possa avere dei risultati positivi?
Per me sì, perché, attraverso un’esperienza diretta, significativa, l’arte può favorire una maggiore consapevolezza. Perché, in questo modo, l’arte non è qualcosa di astratto, un modello da imitare, ma una realtà che entra nella vita, nelle attività quotidiane, potenzia le capacità percettive, con una maggiore densità della lezione frontale.

Mostra Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange Fondazione Pastificio Cerere, Roma, dicembre 2014 Installazione Untitled / Senza titolo di Adelaide Cioni

Μύθοι. Myths. Students/Artists/Teachers. A process of exchange
a cura di Maria Rosa Sossai

5 dicembre 2014 – 17 gennaio 2015

Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 1, Roma

Orari: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00; sabato dalle 16.00 alle 20.00

Ingresso libero

Info: 06 4542 2960
www.pastificiocerere.it

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