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MILANO | Dimora Artica | Fino al 25 luglio 2015

di SILVIA CONTA

Quante volte nella vita vi è capitato di non sapere rispondere a tono ad una frase impertinente, ad un rifiuto o ad una parola che semplicemente via ha fatto emozionare? E quante volte vi è successo di trovarvi con la risposta giusta pochi secondi dopo, già sulla via per andarvene? Il titolo della mostra L’esprit de l’escalier è una locuzione francese coniata da Diderot che – spiega Alice Ginaldi, curatrice dell’evento – «suggerisce quella sensazione di assenza di tempestività che si prova quando, in seguito alla provocazione di qualcuno, si resta senza parole. La risposta giusta arriva, spesso elaborata con grande sagacia, ma troppo tardi, quando ormai si è già “per le scale”, intenti a uscire di scena».

L'esprit de l'escalier, veduta d'insieme con le opere di Matteo Fato, Marco Bongiorni, Nicola Genovese, Luigi Massari, Luce De Angelis, Rudy Cremonini, Mirko Canesi, Cosimo Casoni

È pensando a quell’”attimo mancato” che Dimora Artica, lo spazio milanese diretto da Andrea Lacarpia, ospita le opere dei ventitré artisti. Un numero di lavori che in uno spazio raccolto come quello di Dimora Artica può far pensare ad un azzardo, ma ogni opera trova invece il proprio spazio in modo quasi naturale e dialoga in armonia sia con l’insieme della mostra che con i nuclei di lavori in cui è inserita.

L'esprit de l'escalier, veduta d'insieme con le opere di Lorenzo Aceto, Marco Gobbi, Maurizio Bongiovanni, Kensuke Koike, Rachele Maistrello, Tiziano Martini.

Ad accomunare tutte le opere esposte è il fatto che qualcosa, nella loro genesi o nel loro destino sia cambiato nel corso degli eventi deviando da quanto previsto, «opere – spiega la curatrice – in qualche misura rimaste interdette nell’esecuzione, nella produzione o nell’esposizione»: opere non finite oppure pensate per una mostra e poi non esposte o sostituite, o ancora il cui risultato finale non era precisamente quello voluto, e avanti con un’ampia casistica di alterne vicende che, tuttavia, non vengono narrate. Lo spettatore rimane ignaro delle vicissitudini delle singole opere, ma può osservare i lavori esposti come pezzi comunque finiti (e presentati con tutti gli accorgimenti allestitivi del caso) e confrontarsi col concetto di compiutezza, interrogarsi sul suo significato e sui suoi parametri, su quale sia il momento creativo o lo stato dell’opera in cui l’artista decide che essa è terminata.

L'esprit de l'escalier, veduta d'insieme con le opere di Kensuke Koike, Rachele Maistrello, Tiziano Martini, Laura Santamaria, Lorenza Boisi, Andrea Grotto

Alle opere presentate sembra non mancare nulla, quell’”errore”, quei “difetti”, le ragioni di una non esposizione restano solo come domande o velati misteri: la mostra nel suo insieme, delicata ma molto intensa, rimane poeticamente sospesa tra ciò che sarebbe potuto essere e ciò che è stato, rivelando una bellezza intrinseca in quell’essere “andati così” degli eventi, dei processi di realizzazione, delle scelte, in quell’imprevisto che devia dal percorso stabilito, ma che non per questo deve risolversi in negativo. Una presenza, quella delle singole opere, che afferma l’autonomia intrinseca di ciascun lavoro, da cui affiora la tensione dell’impegno originario, la volontà di operare dell’artista, la fatica per ottenere il risultato sperato, in opposizione al caso che sopraggiunge e determina un corso proprio: leggere come fallimento un cambiamento di rotta è una questione di interpretazione, non una qualità intrinseca dell’opera. «L’intento – afferma Alice Ginaldi – non è quello di un crepuscolare elogio del fallimento fine a se stesso, bensì una consapevole presa di coscienza e un’esaltazione del fare artistico in quanto azione sempre positiva e non per forza sempre feconda, la cui qualità e il cui significato restano scevri da ogni suo destino».

L’esprit de l’escalier
a cura di Alice Ginaldi
Artisti: Lorenzo Aceto, Carlo Andreasi, Lorenza Boisi, Marco Bongiorni, Maurizio Bongiovanni, Mirko Canesi, Cosimo Casoni, Rudy Cremonini, Luca De Angelis, Matteo Fato, Nicola Genovese, Marco Gobbi, Andrea Grotto, Kensuke Koike, Rachele Maistrello, Silvia Mariotti, Tiziano Martini, Luigi Massari, Dario Pecoraro, Laura Santamaria, Kristian Sturi, Adriano Valeri, Špela Volčič

Fino al 25 luglio 2015 su appuntamento

Dimora Artica
via Matteo Maria Boiardo 11, Milano

Info: www.dimoraartica.com


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