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INTERVISTA DI ELENA BALDELLI

Still dopo Still, Laura Giardino compone la sua personale presso la Gestalt Gallery di Pietrasanta mostrando una serie di scenari cristallizzati, visioni esenti dall’obbligo della narrazione filmica: senza un inizio, senza una fine. Almeno… non precisati dall’artista.
Gli studi, le ricerche, gi archivi di Laura Giardino mettono sulla scena protagoniste dal sapore retrò che oscillano tra situazioni ironiche e ambiguie, dai primi estremi di esibizionismo e ostentazione di libertà all’obbligo di un “agire” nascosto…

Elena Baldelli: Qual è il principio fondante che accomuna le opere presentate alla Gestalt Gallery?
Laura Giardino:
Sono tutti still fotogrammi.
Come il fermo immagine di un film, osservato fuori dal suo contesto, il senso si sposta, si perde, la narrazione, sospesa, resta fuori dal quadro.
Qui il resto della pellicola nemmeno esiste, non ho in mente una storia, ma il pensiero delle possibili e innumerevoli interpretazioni dell’osservatore.

Nel tuo lavoro compaiono spesso figure – perlopiù femminili – che riaffiorano dalla cultura anni ’50… Perché hai scelto di prelevare i soggetti dei tuoi lavori da quel periodo? Cosa ti affascina di quegli anni?
Mi interessa la rappresentazione stereotipata dell’identità, riguardo a quella femminile risalente a quegli anni, c’è moltissimo materiale. Altre figure vanno dagli anni ’40 fino ai primi anni ’80. Tutte perché abbastanza famigliari, ma altrettanto distanti da una visione quotidiana.

Quanto centra il recupero del passato con una tua personale critica verso il presente?
Passato e presente coesistono in un’indagine critica sul comportamento umano e ciò che lo muove, il concetto di identità, il rapporto con la paura, il confine tra bene e male…

Descriveresti le fasi di progettazione del tuo lavoro?
Guardo, ascolto, studio. Ricerco, osservo, seleziono, archivio, scompongo, compongo. Provo i colori sulle pareti, poi dipingo.

Hai già in programma progetti futuri?
Molti in via di definizione posso anticipare la collettiva Vulpes Pilum Mutare, nel nuovo Museo Civico di Bassano del Grappa, a cura di Carolina Lio e Infart Collective il 2 settembre, il progetto pubblico per le strade di Milano Elephant Parade, dal 16 settembre, in questo momento sto ultimando il lavoro che presenterò per il 12° Premio Cairo, a cura di Luca Beatrice al Palazzo della Permanente di Milano dal 27 ottobre.

La mostra in breve:
Laura Giardino. Stills

a cura di Alberto Mattia Martini
Gestalt Gallery
via S. Stagi 28, Pietrasanta (LU)
Info: +39 0584 790 900
www.gestaltgallery.it
16 luglio – 18 agosto 2011

Dall’alto:
“Still 10”, tecnica mista su tela, cm 120×100
“Still 14”, tecnica mista su tela, cm 100×80
“Still 12”, tecnica mista su tela, cm 80×100

“Still 11”, tecnica mista su tela, cm 120×100

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