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TORINO | Reggia di Venaria | Prorogata al 29 novembre 2015

Viene prorogata fino al 29 novembre la mostra L’arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati, che ha portato nella Sale delle Arti della Reggia di Venaria di Torino oltre 90 preziosi pezzi, tra cui molti inediti, del grande e celebrato gioielliere milanese.
Gianmaria Buccellati (1929), campione di quella grande maestria artigiana che si eleva a raffinatissima arte, viene raccontato in questa mostra grazie alle sue superbe realizzazioni, migliore testimonianza di una tradizione e di un’eccellenza che ne hanno decretato successo e affermazione internazionali.
Nella reggia sabauda, ideale sfondo monumentale e grandioso, agli occhi del pubblico viene restituito il racconto di un’affascinante storia, sia artistica che imprenditoriale, articolato in tre sezioni che racchiudono le ambiziose idee e i progetti peculiari frutto dell’abilità e della visionarietà di Buccellati, il cui segno distintivo si coglie una capacità unica irripetibile di intendere, elaborare e lavorare le materie preziose.

Mario Buccellati, 1929, Tiara, sforata a tulle, in argento platinato e foderato in oro giallo, incassato con brillanti e diamanti taglio a rosa, disegnata per una principessa Savoia. Questa tiara riprende il tipico ramage rinascimentale, molto amato da Mario Buccellati e in seguito anche dal figlio Gianmaria

Le sue opere, che pur innovative non interrompono un dialogo con il passato, si rivolgono, infatti, con vivo interesse alle differenti testimonianze artistiche della nostra storia che, dall’antichità classica, toccando il Rinascimento, per arrivare Rococò, sono una fonte inesauribile di modelli da cui ha saputo attingere soggetti, motivi e temi da rielaborare poi con il suo inconfondibile tocco di personalità.
Nella prima sezione si ammira un percorso che si muove nell’infanzia di Buccellati: lo sfondo è Milano tra le due grandi guerre mondiali. L’esempio resta il padre Mario che si afferma come primo gioielliere italiano ad aver recuperato le antiche tecniche orafe rinascimentali. Sono qui esposte anche l’intera serie di targhe che Gabriele D’Annunzio commissionò a Buccellati per ricordare le sue imprese e azioni più celebri con relativi motti.
Dopo si passa al testimone raccolto nel 1965 da Gianmaria che, forte del successo avuto dal padre negli Anni ’30 e ’40, afferma la sua carriera a livello internazionale e, da vero “italiano nel mondo” – titolo di questa seconda sezione –, porta il nome dell’azienda familiare all’estero, aprendo diversi negozi in Europa ed Estremo Oriente.

Gianmaria Buccellati, 1995, Parure Deliziosa, collana e orecchini con elementi in oro giallo incisi a ornato, castoni a goccia con rubini cabochon, smeraldi e brillanti. Come molti altri gioielli, questa parure è ispirata alla moglie del disegnatore. Dalle delicate cromie, le pietre centrali del girocollo e degli orecchini sono rubini a taglio cabochon, cioè senza sfaccettature. Uno stile di taglio antico molto apprezzato da Gianmaria Buccellati, che gli consente di ottenere gioielli di grande preziosità, mai ostentata.

Il caso imprenditoriale dell’azienda orafa italiana corre in parallelo anche con la definitiva consacrazione artistica di haute joaillerie che ne ha affermato il successo e il mito con mostre e riconoscimenti nei maggiori musei ed istituzioni mondiali. Il suo stile diventa unico e inconfondibile e ha lasciato la decisiva impronta della sua firma indelebilmente incisa nella storia del gioiello contemporaneo.
Il percorso si chiude nella terza parte con un tributo alla maestria creativa, progettuale ed esecutiva di Gianmaria Buccellati esponendo l’unicità assoluta di pezzi come le Coppe di Boscoreale, gli Oggetti Preziosi, la Coppa della regina, la Coppa dell’arcobaleno, la Coppa del Sacro Graal o la Coppa Florentia, un insieme di lavori che dimostra come siano da considerarsi come vere e proprie opere d’arte.
La ricchezza della mostra si completa ed integra con gli stessi ricordi di Gianmaria Buccellati e gli scatti del fotografo Giò Martorana che aprono una prospettiva di lettura originale nell’itinerario visivo dell’esposizione svelando i propositi estetici di uno stile invidiato e ammirato da tutto il mondo.

L’arte della bellezza. I gioielli di Gianmaria Buccellati
a curata di Chiara Tinonin con Gianmaria e Rosie Buccellati
in collaborazione con Consorzio La Venaria Reale, Fondazione Gianmaria Buccellati, Fondazione di Studi dell’Arte Orafa e dei suoi Protagonisti
con il coordinamento di Swiss Luxury Culture Management
catalogo Skira

21 marzo – 30 agosto 2015
prorogata al 29 novembre 2015 

Sale delle Arti
Reggia di Venaria, Torino 

Orari mostra e Reggia: da martedì a venerdì 9.00-17.00; sabato, domenica e festivi 9.30-19.30; lunedì chiuso; ultimo accesso 1 ora prima della chiusura
Ingresso intero €12.00; ridotto gruppi di min. 12 persone, maggiori di 65 anni e quanti previsti €10.00; ridotto over 6 under 21 €6.00; scuole con classi minimo di 18 studenti, ingresso gratuito per 2 accompagnatori ogni 27 studenti €3.00; gratuito minori di 6 anni e quanti previsti da gratuiti 

Info: +39 011 4992333
www.lavenaria.it

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