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MONZA | Villa Reale di Monza | Fino al 26 febbraio 2017

di MATTEO GALBIATI

Oltre alla mostra dedicata a Vivian Maier presso l’Arengario, Monza, negli sfarzosi ambienti del Secondo Piano Nobile della Villa Reale, anch’essa sede di altre rassegne dedicata ai grandi nomi della fotografia, accoglie 140 scatti di uno dei padri assoluti della fotografia: Henri Cartier-Bresson (1908-2004).
Di temperamento diverso rispetto alla Maier, per Cartier-Bresson la fotografia ha assorbito tutta la sua vita professionale: esercizio artistico, documentaristico, reportagistico, storiografico e socio-economico, le sue immagini riportano al centro la dimensione di una realtà, colta sempre nella sua pienezza di vita. Fotografare, per il maestro francese, è vivere.

Henri Cartier-Bresson, France, Paris, Place de l'Europe. Gare Saint Lazare, 1932 © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos

Henri Cartier-Bresson, France, Paris, Place de l’Europe. Gare Saint Lazare, 1932 © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos

Del resto l’immaginario poetico e visivo di Cartier-Bresson, attraverso ogni luogo e situazione in cui si è trovato a fissare gli istanti di vita del mondo, ha sempre elevato al lirismo più alto immagini che si formavano nel “vero”. Per lui il mondo si doveva sentire e vivere, e la fotografia, anche come arte, non poteva essere interpretazione, affermazione o estetizzazione di un linguaggio particolare e personale, ma doveva cogliere la bellezza di quello che ci circonda nel preciso istante in cui la magia dello scatto si compie.
Un gesto alchemico il suo ripetuto nel tempo che ha fissato, sulle sue foto, la congiuntura sinergica ed empatica dell’occhio, del pensiero e dell’umore con l’accadere del mondo. Questo il compito che ha sempre assolto da fotografo, rispettando, in modo assoluto l’identità di quanto fissato in ogni sua fotografia, resa uno spaccato esclusivo di verità. Mai è intervenuto per tagliare, alterare o modificare quello che ha ottenuto attraverso il suo obiettivo, un segno di rispetto per quell’hic et nunc che nelle sue immagini ancor oggi si racconta e vive con quella forte e magica risoluzione originariamente sentita dall’autore.
Le sue sono risposte di immediatezza e di spontaneità generosamente sincere che pongono il nostro sguardo di spettatori in confronto e contatto diretto non solo con la contemporaneità delle storie raccontate attraverso le sue immagini, ma anche con la limpida consapevolezza di un uomo attento alla realtà.

Henri Cartier-Bresson, Mexico, Mexico City, Prostituées, Calle Cuauhtemoctzin, 1934 © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos

Henri Cartier-Bresson, Mexico, Mexico City, Prostituées, Calle Cuauhtemoctzin, 1934 © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos

Nelle nobili stanze della reggia monzese si susseguono nitidi gli esiti della sorprendente percezione che ha reso grande Cartier-Bresson nel cogliere velocemente la sorpresa dello scatto: forme ordinate, scene composte, pulite e schiette sono la miglior attestazione della genuinità di un maestro che ha saputo bloccare quella percezione immediata in foto capaci di trasformare in visioni uniche e speciali l’ordinario. Senza troppe analisi, ha reso la sua macchina fotografia il suo personalissimo “block notes” – come lo stesso maestro amava ripetere – con appuntarsi quelle immagini che sanno “dare un senso al mondo” e di cui sanno rinnovare il demiurgico racconto.
Senza stravolgimenti, senza eccessi, ciascuno scatto ci riporta la bellezza di un immaginario che ri-trova sempre corrispondenze nel reale.
Del fondatore – con Robert Capa, George Rodger, David Seymour e William Vandivert – della famosa agenzia Magnum Photos questa esposizione mette al centro proprio il modus operandi, votato a cogliere il contatto con l’incanto della sorpresa che spezza, alla resa dei conti, la lettura, scontata e ovvia, del quotidiano.
Una fotografia che ancora influenza il lavoro di fotografi in tutto il mondo, ma anche affascina e coinvolge lo sguardo di appassionati e di un pubblico di ogni età ed estrazione.

Henri Cartier Bresson. Fotografo
a cura di Denis Curti
promossa da Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e da Nuova Villa Reale di Monza
in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi
organizzata da Civita Mostre
con il supporto di Cultura Domani 

20 ottobre 2016 – 26 febbraio 2017

Secondo Piano Nobile
Villa Reale di Monza
Viale Brianza 1, Monza 

Orari: da martedì a domenica ore 10.00-19.00; venerdì ore 10.00-22.00; lunedì chiuso; la biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso (comprensivo dell’accesso al Design Museum di Triennale Milano presso il piano Belvedere e a un’immersione gratuità nella Realtà Aumentata per scoprire curiosità e storia della Villa Reale tramite ArtGlass® di ultima generazione)
Mostra con Appartamenti del Secondo Piano Nobile e Belvedere: intero €12.00; ridotto €10.00; ridotto speciale €5.00
Cumulativo Mostra con Appartamenti del Secondo Piano Nobile e Belvedere + Appartamenti Reali: Intero €19.00; ridotto €16.00; ridotto speciale €6.00
ridotto per gruppi di almeno 15 persone e apposite convenzioni e minori di 25 anni; ridotto speciale per scuole e minori di 18 anni; gratuito per minori di 6 anni, disabili e un accompagnatore, tesserati ICOM, giornalisti con tesserino, guide turistiche, due insegnanti per scolaresca, 1 accompagnatore per gruppo di adulti; visite guidate per la mostra (su prenotazione, per gruppi di massimo 30 persone) €70.00; in lingua straniera €100.00; prenotazioni €1.50 a persona; €1.00 a studente per le scuole; prenotazioni visite riservate in orario di chiusura al pubblico: Roberta Campanini roberta.campanini@villarealedimonza.it; per eventi ed attività esclusive in Villa Reale: Silvia Torri, s.torri@villarealedimonza.it 

Info: 199 15 11 40 (da lunedì a venerdì ore 9.00-18.00; sabato ore 9.00-12.00; non attivo domenica e festivi)
+39 02 89096942
www.mostracartierbresson.it
www.villarealedimonza.it
www.civita.it 

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